Rapporto finale/ Final Report (ITA-ENG) - Casa di Carità Arti e Mestieri
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copertura <strong>di</strong> argomenti socialmente più accettabili. (…) Questo razzismo latente, sottile, non conduce, in<br />
genere, ad atti <strong>di</strong> aperta ostilità. Alimenta, però, un clima <strong>di</strong> ambiguità e <strong>di</strong> sospetti espressi per sottointesi” 9 .<br />
Spesso gli stereotipi e l’intolleranza passano infatti anche attraverso i giochi, gli scherzi tra gli studenti<br />
e questa intolleranza, <strong>di</strong> basso profilo ma quoti<strong>di</strong>ana, in qualche modo è più <strong>di</strong>fficile da affrontare<br />
rispetto a quando intervengono gravi atti <strong>di</strong>scriminatori. È importante una reazione imme<strong>di</strong>ata e chiara<br />
a questo livello <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminazione evitando reazioni eccessive che possono provocare una “corsa alle<br />
armi” ma anche sapendo che una sottovalutazione del fenomeno potrebbe essere rischiosa.<br />
A fronte <strong>di</strong> problematiche così <strong>di</strong>ffuse, un punto <strong>di</strong> partenza fondamentale all’avvio del progetto Cross<br />
Community Schools, è stata la con<strong>di</strong>visione della necessità che la scuola affronti imme<strong>di</strong>atamente<br />
questi problemi senza tacerli o sottovalutarli. Come già si notava nel Working Paper 1 (WP1),<br />
l’educazione antirazzista deve <strong>di</strong>venire uno degli obiettivi che si pone l’educazione all’intercultura, in<br />
quanto “educazione alla <strong>di</strong>versità”. Il lavoro sui giovani deve partire dalla premessa che è il contatto<br />
tra le <strong>di</strong>verse comunità che promuove la maggior comprensione e abbatte le barriere. Per incoraggiare<br />
la maggiore comprensione e il rispetto reciproco tra le <strong>di</strong>verse comunità <strong>di</strong> appartenenza occorre<br />
partire dalla riflessione sulle singole identità, sulle speranze e sui timori <strong>di</strong> ciascuno, dove i simboli e<br />
gli emblemi, la formazione dell’identità e delle tra<strong>di</strong>zioni culturali sono <strong>di</strong>scusse apertamente. Occorre<br />
promuovere il rispetto per le <strong>di</strong>versità, l’apprezzamento per l’inter<strong>di</strong>pendenza, la comprensione <strong>di</strong> ciò<br />
che è comune e <strong>di</strong> ciò che è <strong>di</strong>verso nelle tra<strong>di</strong>zioni e valorizzare i benefici della risoluzione del conflitto<br />
attraverso i mezzi non-violenti. Occorre introdurre aspetti <strong>di</strong>dattici innovativi con l’attenzione alla<br />
<strong>di</strong>mensione relazionale e affettiva, a partire dalla consapevolezza che nessuno apprende se non si<br />
sente accolto e riconosciuto, se non sente <strong>di</strong> essere parte <strong>di</strong> un gruppo e <strong>di</strong> una classe.<br />
Respingere il razzismo significa, infatti, essenzialmente contrastare la costruzione dell’altro come<br />
nemico e una visione stereotipata <strong>di</strong> esso.<br />
9 Eckmann, Davolio, Educare al confronto: antirazzismo. Aspetti teorici e supporti pratici, <strong>Casa</strong>grande<br />
e<strong>di</strong>tore, 2009, p. 29.