Rapporto finale/ Final Report (ITA-ENG) - Casa di Carità Arti e Mestieri
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CONCLUSIONI<br />
32<br />
Suggerimenti pratici<br />
Per lavorare sulla <strong>di</strong>scriminazione, è efficace utilizzare strumenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso tipo, da<br />
variare molto: questo permette <strong>di</strong> rendere meno monotone le attività, creare situazioni <strong>di</strong><br />
appren<strong>di</strong>mento vivaci e <strong>di</strong> sperimentare quelle più efficaci per il gruppo.<br />
È importante, nel scegliere gli strumenti <strong>di</strong> lavoro, tenere presenti due finalità fondamentali<br />
per un’educazione sui temi della lotta alla <strong>di</strong>scriminazione: favorire la presa <strong>di</strong> coscienza e la<br />
conoscenza dei problemi e aiutare a sviluppare competenze <strong>di</strong> azione.<br />
Il progetto Cross Community Schools ha messo in luce come le <strong>di</strong>scriminazioni, i pregiu<strong>di</strong>zi e gli<br />
stereotipi siano presenti a vari livelli nelle scuole. A livello in<strong>di</strong>viduale, dal momento che ciascuno <strong>di</strong><br />
noi è portatore <strong>di</strong> stereotipi e pregiu<strong>di</strong>zi che spesso influiscono aprioristicamente nel rapporto con gli<br />
altri. A livello interpersonale, manifestandosi nelle relazioni tra giovani o tra gruppi <strong>di</strong> giovani, spesso<br />
in conflitto e <strong>di</strong>visi anche sulla base <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminazioni <strong>di</strong> genere, razziali, <strong>di</strong> appartenenza sociale…<br />
Infine, vi è il permanere <strong>di</strong> un livello istituzionale <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminazione, più o meno accentuato a seconda<br />
degli Stati e dei contesti: questo può manifestarsi sia con la negazione della presenza <strong>di</strong> problemi <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>scriminazione (come nell’egualitaria società francese, dove a ciò consegue un mancato impegno a<br />
lavorare al suo superamento) sia con una mancanza <strong>di</strong> impegni <strong>di</strong> spesa e <strong>di</strong> intervento da parte delle<br />
autorità competenti.<br />
Tutti questi problemi, a vario livello, influiscono negativamente sul lavoro nelle classi e spesso sono <strong>di</strong><br />
impe<strong>di</strong>mento per la formazione <strong>di</strong> gruppi classe coesi e inclusivi, rendendo assai più <strong>di</strong>fficile il lavoro<br />
degli insegnanti.<br />
Per fare fronte a questi problemi, l’esperienza dello Spazio del <strong>di</strong>alogo sperimentata nel progetto, è<br />
risultato essere uno strumento potenzialmente efficace ed utile, che necessita però <strong>di</strong> un attento<br />
investimento <strong>di</strong> risorse (non tanto finanziarie, quanto in termini <strong>di</strong> tempo e <strong>di</strong> impegno) e un’attenta<br />
riflessione sulle modalità <strong>di</strong> attuazione più efficaci, alla luce dell’esperienza realizzata in questi due anni.<br />
A tal fine si è raccontato, nel presente <strong>Rapporto</strong> <strong>di</strong> ricerca, quali siano i punti salienti per una<br />
pianificazione e gestione delle attività funzionale a un lavoro efficace nella lotta agli stereotipi e<br />
alle intolleranze. Dalla scelta degli argomenti attraverso i quali affrontare il tema della <strong>di</strong>seguaglianza<br />
alla pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> uno spazio (lo Spazio del <strong>di</strong>alogo) idoneo a accogliere il confronto tra i giovani<br />
e la realizzazione <strong>di</strong> attività de<strong>di</strong>cate. Dalla selezione degli studenti con i quali avviare un lavoro alla<br />
scelta <strong>di</strong> strumenti efficaci e adattati alle <strong>di</strong>verse finalità. Tutti questi elementi possono contribuire<br />
a “reagire positivamente alla <strong>di</strong>versità”, cioè a promuovere l’inclusione per “stimolare il <strong>di</strong>battito,<br />
incoraggiare atteggiamenti positivi e adottare strutture scolastiche e sociali che possano affrontare le nuove