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Rapporto finale/ Final Report (ITA-ENG) - Casa di Carità Arti e Mestieri

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stato affidato il <strong>di</strong>fficile compito <strong>di</strong> creare e mantenere, nel tempo, un ponte fra le singole strutture<br />

educative e quest’ultimo. Come già ricordato, nel luglio 2011, si è tenuto a Torino il primo ed unico<br />

momento interamente de<strong>di</strong>cato a questi soggetti, che hanno avuto modo <strong>di</strong> conoscersi, confrontarsi<br />

e, in parte, anche formarsi.<br />

Dato il loro ruolo cruciale e sperimentale è utile provare a riassumerne criticità e punti <strong>di</strong> forza<br />

nell’ottica <strong>di</strong> una possibile replicabilità dell’esperienza, già esposti parzialmente nel Working<br />

Paper 2 (WP2).<br />

Nella maggior parte dei casi, l’istituzione <strong>di</strong> una figura come quella dell’Asi è risultata positiva perché<br />

ha garantito un ruolo riconosciuto e de<strong>di</strong>cato alla lotta ai pregiu<strong>di</strong>zi e alle <strong>di</strong>scriminazioni. Questi<br />

problemi, presenti come abbiamo visto quoti<strong>di</strong>anamente nelle scuole, vengono per lo più affrontati<br />

nelle pieghe del lavoro <strong>di</strong> docenti ed educatori all’interno delle strutture educative. Le possibilità<br />

generate da un progetto ad hoc hanno permesso <strong>di</strong> sperimentare la presenza <strong>di</strong> una figura con del<br />

tempo de<strong>di</strong>cato per realizzare attività specifiche su questi temi: questo è apparso a tutti i partner<br />

come un punto <strong>di</strong> forza imprescin<strong>di</strong>bile del progetto.<br />

In alcuni contesti è stato possibile in<strong>di</strong>viduare più Asi all’interno della medesima struttura, il che<br />

ha permesso <strong>di</strong> gestire il lavoro in modo con<strong>di</strong>viso. Il feedback su questo aspetto è che il lavoro<br />

è percepito come maggiormente incisivo e agevole laddove vi sia stata la presenza <strong>di</strong> più Asi,<br />

data la possibilità <strong>di</strong> confrontarsi sulle attività, sui contenuti e sul lavoro svolto con gli Student<br />

Team. Invece nei luoghi (ad esempio nel caso <strong>di</strong> Giaveno – i Italia - e nel caso dell’istituto penale<br />

minorile Ferrante Aporti – sempre in Italia) dove c’è stata la presenza <strong>di</strong> un solo Asi ha reso più<br />

faticoso lo svolgimento del lavoro.<br />

Molto interessante a tale proposito è stata l’esperienza spagnola: proprio in un’ottica <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione<br />

e trasversalità e alla luce del grande numero <strong>di</strong> studenti partecipanti, il partner spagnolo ha scelto <strong>di</strong><br />

costituire un comitato ad hoc, il Comitato Cross Community (CC) composto dagli ASI dei due centri<br />

(11 persone in tutto). Questo Comitato si è riunito in incontri perio<strong>di</strong>ci, si è confrontato a <strong>di</strong>stanza<br />

attraverso scambi <strong>di</strong> e - mail, ha compilato in modo congiunto il Diario <strong>di</strong> bordo. Il Comitato si è<br />

occupato <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi aspetti gestionali e <strong>di</strong> contenuto relativi al progetto. In questa esperienza si è<br />

visto che la presenza <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> lavoro sullo stesso tema, è risultata molto arricchente per le<br />

proposte messe in campo e per la possibilità <strong>di</strong> rivedere insieme le attività e <strong>di</strong> adattarle man mano<br />

alle criticità e alle novità emergenti. Questo ci induce a ritenere che una buona modalità <strong>di</strong> azione sul<br />

tema dovrebbe prevedere la presenza <strong>di</strong> Asi che agiscano non in modo isolato ma piuttosto attraverso<br />

la costituzione <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong> lavoro de<strong>di</strong>cati.<br />

Per quanto riguarda la relazione dell’Asi con il contesto scuola, in molti casi (soprattutto laddove la<br />

scuola è <strong>di</strong> grande <strong>di</strong>mensioni), il coinvolgimento del corpo docente nel suo insieme non sempre è<br />

risultata agevole. Alcuni Asi, anzi, hanno sottolineato la <strong>di</strong>fficoltà a far comprendere la vali<strong>di</strong>tà generale<br />

del loro lavoro e le finalità del progetto. In molto casi ciò è da imputare alla mancanza <strong>di</strong> tempo per<br />

curare la relazione, spiegare passo a passo il progetto e le attività previste. In altri la <strong>di</strong>fficoltà è stata<br />

determinata dal mancato riconoscimento, da parte degli insegnanti, della presenza <strong>di</strong> problemi <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>scriminazione e intolleranza all’interno dell’istituto (è quanto accaduto, ad esempio in Francia, dove

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