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NN. 69/70 LUGLIO-AGOSTO/SETTEMBRE-OTTOBRE 2009 - EPA

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Castello Estense di Ferrara Foto © Melinda B. Tamás-Tarr<br />

Castello Estense di Ferrara Foto © Melinda B. Tamás-Tarr<br />

difensiva e di altre tre torri. Nel 1476 Ercole I d'Este<br />

decise di stabilirsi nella fortezza la quale, attraverso<br />

numerose modifiche, assunse sempre di più la funzione<br />

di reggia signorile. La famiglia abbandonò così la<br />

precedente residenza del Palazzo Municipale e, a<br />

cominciare dal Cinquecento si devono i primi interventi di<br />

abbellimento del castello, in particolare con la<br />

sistemazione della "Via Coperta", ovvero un corridoio<br />

sopraelevato che unisce il Castello Estense al Palazzo del<br />

Municipio, all'interno della quale Alfonso I d'Este vi<br />

collocò i cosiddetti Camerini d'alabastro, ovvero delle<br />

sfarzose stanze contenenti importanti opere appartenute<br />

a Dosso Dossi, Tiziano e Antonio Lombardo. Oggi l'antica<br />

dimora è sede di alcuni uffici della provincia di Ferrara ed<br />

è la sede espositiva delle mostre organizzate da Ermitage<br />

Italia.<br />

Sede dell'Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio, il Duomo,<br />

detto Basilica Cattedrale di San Giorgio Martire,<br />

rappresenta uno degli edifici storici più importanti della<br />

città. La grandiosa facciata della cattedrale, costruita in<br />

stile romanico da Guglielmo degli Adelardi, presenta<br />

numerosi e articolati particolari di rilievo quali logge,<br />

arcate, statue, rosoni e bassorilievi. Alcuni particolari,<br />

postumi alla creazione della facciata, presentano<br />

caratteristiche gotiche come il Giudizio universale posto<br />

sul protiro sorretto da due ippogrifi o la statua della<br />

Madonna col bambino posta in una loggia sopra il portale<br />

centrale. Sul lato destro della basilica che corre lungo<br />

Piazza Trento e Trieste era un tempo presente una<br />

seconda entrata denominata Porta dei Mesi,<br />

completamente demolita durante un restauro<br />

settecentesco. L'interno della chiesa risulta<br />

completamente differente rispetto al corpo esterno. È<br />

predominante lo stile barocco, che decora<br />

completamente le tre navate, mentre nelle cappelle<br />

laterali si possono ammirare numerosi dipinti del<br />

Guercino, del Garofalo e di Francesco Francia. Il<br />

campanile in marmo rosa e bianco lo si fa attribuire a<br />

Leon Battista Alberti anche se, nella sua forma attuale,<br />

risulta incompleto. (Fonte: Wikipedia.)<br />

Cattedrale di San Giorgio di Ferrara<br />

(Fonte: Wikipedia)<br />

Nota: Durante le mie ricerche ho trovato una relazione del<br />

prof. Puletti Euro, in occasione ad una serata di studi di<br />

Costacciaro, in cui accenna, che le molte opere di Ludovico<br />

Carbone da Costacciaro, insigna umanista del Cinquecento<br />

sono custodite sparse nelle biblioteche nazionali ed estere; di<br />

lui si tratta, poi, in Olanda, Ungheria ed in altri Paesi. Per<br />

questo motivo ritengo opportuno citare suo nome e riportare<br />

in breve alcune sue notizie – basandomi alla relazione del<br />

prof. Puletti –, però, non si deve confondere con Lodovico<br />

Carbone, umanista ferrarese del secolo prima, di quello<br />

Quattrocento. Quasi tutte le opere di Carbone da Costacciaro<br />

terminano con la seguente dedica, tradotta dal latino: «Lode<br />

a Dio ed alla Vergine Annunziata».<br />

Ludovico Carbone, o Carboni, è stato, senza ombra di<br />

dubbio, il più illustre soggetto cui Costacciaro abbia dato i<br />

natali in campo letterario. Nacque a Costacciaro nel 1532, fu<br />

Maestro (cioè a dire ‘rettore’) dello Studio perugino, nell’anno<br />

15<strong>70</strong>, fiorì attorno al 1585, e morì, a Venezia (dov’è<br />

presumibilmente sepolto), circa l’anno 1590. Nell’anno 1551,<br />

cioè a dire all’età di diciannove anni, lasciò la propria firma<br />

all’interno della Grotta di Monte Cucco, e, visto che<br />

l’esplorazione di tale cavità, in quei tempi assolutamente<br />

pionieristica ed assai rischiosa, richiedeva un’età quanto meno<br />

matura, vale a dire giunta almeno sui trent’anni, possiamo da<br />

ciò arguire come Carbone, precoce e grande, non lo fosse<br />

stato solo in campo letterario, ma, anche, speleologico. Poco<br />

o nulla ci è stato tramandato circa l’educazione ricevuta da<br />

Carbone. È, però, assai probabile che egli conducesse i suoi<br />

primi studi presso gli eruditissimi Frati Francescani Minori<br />

Conventuali di Costacciaro. Dovette, poi, passare a formarsi in<br />

ambito ecclesiastico eugubino, al tempo del grande Vescovo<br />

(poi Cardinale, e, infine, Papa, con il nome di Marcello II)<br />

Marcello Cervini. Nell’opera Interior homo (‘l’uomo interiore’),<br />

Carbone ringrazia espressamente, per gli insegnamenti<br />

ricevuti, l’“Ill.mo ac Rev.mo Dominus Octavio Accorombono”,<br />

Eugubino, vescovo di Fossombrone. Agli ammaestramenti<br />

dell’Accoromboni, Carbone confessa di dovere molto del suo<br />

successo e di quello di quest’opera. Dalla lettura d’alcune altre<br />

delle sue opere sappiamo, poi, che egli fu, per molti anni,<br />

allievo dei Padri Gesuiti ed in particolare di Padre Claudio<br />

Acquaviva, che diverrà Ministro generale della Compagnia di<br />

Gesù (allora detta “Societas Iesu”), ed al quale, in progresso<br />

di tempo, Carbone dedicherà l’opera Vir iustus (‘l’uomo<br />

giusto’). È altresì plausibile, che, proprio presso i Gesuiti (i<br />

quali, come si sa, hanno sempre tenuto in gran conto la<br />

rigorosa preparazione culturale), Carbone fosse ordinato<br />

sacerdote. È, infatti, impensabile, che, in epoca<br />

controriformistica, si potesse giungere ad essere Magister<br />

Sacrae Theologiae (cioè ‘Maestro di Sacra Teologia’) e<br />

scrivere, liberamente ed in maniera diffusa, sulla dottrina<br />

cristiana ed il catechismo, senza essere almeno divenuto<br />

50<br />

OSSERVATORIO LETTERARIO Ferrara e l’Altrove A<strong>NN</strong>O XIII – <strong>NN</strong>. <strong>69</strong>/<strong>70</strong> <strong>LUGLIO</strong>-<strong>AGOSTO</strong>/<strong>SETTEMBRE</strong>-<strong>OTTOBRE</strong> <strong>2009</strong>

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