NN. 69/70 LUGLIO-AGOSTO/SETTEMBRE-OTTOBRE 2009 - EPA
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Come anticipato, più volte avevamo avuto modo di<br />
ascoltare i loro litigi, ed anche durante le visite che<br />
facemmo a casa loro, Anna ci aveva confidato che la<br />
sorella era piuttosto malandata e che toccava a lei<br />
curarla. Cosa che le era di gran peso, visto che anche<br />
lei non era più giovane ed aveva i suoi acciacchi. Poi ci<br />
aveva detto di soffrire per l’egoismo della sorella, alla<br />
quale piaceva solo leggere, mentre lei, Anna, avrebbe<br />
tanto desiderato conversare.<br />
Su quel divano, io e mia moglie, eravamo quindi più<br />
che predisposti ad ascoltare gli sfoghi della nostra<br />
ospite.<br />
Ma le cose non andarono proprio così.<br />
Si, inizialmente Anna ritornò alle lagnanze che già<br />
conoscevamo, aggiungendo qualche particolare nuovo<br />
sulle nipoti, che non le davano grande aiuto, e che,<br />
soprattutto, non alleviavano quello che lei descrisse<br />
come il più gran male che l’affliggeva: la solitudine.<br />
La solitudine ci spiegò più volte, è la cosa più brutta che<br />
ci sia. Nessuna delle due sorelle aveva avuto figli. La<br />
speranza di rompere quel cerchio fatto di nulla, era<br />
dunque riposta nella volontà di nipoti, che avevano la<br />
loro vita, e soprattutto un legame diverso e meno<br />
intenso di quello di un figlio.<br />
Forse qualche domanda. La richiesta di precisazioni,<br />
dopo essere entrati in possesso di alcuni elementi<br />
biografici, come il fatto di non avere figli. Fatto sta che<br />
in quel momento Anna iniziò a parlare della sua vita.<br />
Quanti anni condensò in quelle parole? La sua età non<br />
l’abbiamo mai decifrata con certezza, come anticipato.<br />
Una volta ci aveva detto di averne <strong>70</strong> e la sorella 87.<br />
Un’altra volta, ad una mia osservazione nella quale<br />
esprimevo confusione su certe date, lei disse di averne<br />
73.<br />
Io credo che Anna abbia quasi ottant’anni. Ma è solo<br />
una mia supposizione.<br />
Forse nella sua testa il tempo ha perso la connotazione<br />
quantitativa. È rimasto solo un flusso continuo che non<br />
può essere spezzettato per esigenze di misurazione.<br />
In fondo ripeto, neanche io saprei dire quanti anni<br />
trascorsero dall’inizio alla fine della sua narrazione. E<br />
neanche i minuti che ci occorsero per ascoltare la sua<br />
storia seduti sul divano.<br />
Posso rammentare poche cose esterne al suo racconto.<br />
Vi furono rare interruzioni da parte nostra. Poche<br />
domande e pochi commenti. Parlò solo Anna. La sua<br />
voce risuonò nel salotto nitida, alternandosi al solo tic<br />
tac della sveglietta.<br />
Qualche volta mi sono guardato le mani. Un paio di<br />
volte il mio sguardo si è incrociato con quello di mia<br />
moglie (Anna era in mezzo a noi due). Ricordo che<br />
Anna ha posato il bicchiere con il tè freddo, solo verso<br />
la fine della narrazione.<br />
Il resto sono le parole di Anna. Che snocciolavano fatti.<br />
Svolte. Praticamente una vita.<br />
Ma quel flusso ininterrotto, non era omogeneo al suo<br />
interno. Vi era un nucleo centrale, in cui la<br />
condensazione emotiva era massima. Difficile anche qui<br />
quantificare. Ma quel nucleo aveva finalmente anche un<br />
supporto quantitativo certo, su cui poggiare. Cinque<br />
anni.<br />
Anna in quel nucleo conosce la felicità. Quella assoluta.<br />
Quella che molti di noi accarezzano solamente nella<br />
propria vita, e nonostante ciò, ne restano inebetiti.<br />
Lei invece c’è passata proprio in mezzo. Si è ritrovata<br />
inzuppata di un fiume di cui era divenuta elemento<br />
inscindibile.<br />
La felicità di Anna certo, ha come complice la gioventù.<br />
Ma da sola basterebbe? La felicità di Anna è un uomo.<br />
Benedetto. Che per lei e nell’ambiente dove lui lavora, è<br />
più semplicemente Benny.<br />
Benny divide il suo amore tra Anna ed un’altra. Anna<br />
non è gelosa. In fondo lui, quell’altra, l’ha conosciuta<br />
prima di lei. E quando li vede insieme, lei non soffre,<br />
anzi è deliziata per quello che riescono a fare.<br />
E se anche non fosse così, ad Anna basterebbe leggere<br />
la gioia negli occhi di Benny, quando le sue labbra<br />
sfiorano la sua rivale, per provarne una gioia quasi<br />
eguale. Perché Anna e Benny sono in perfetta simbiosi.<br />
E su questo anche Benny deve ammettere, che non vi è<br />
differenza tra la loro sintonia, e quella che lui ha con<br />
l’altra, la sua tromba.<br />
Benny suona jazz. Ha i capelli impomatati all’indietro,<br />
due baffetti intriganti da siciliano nato in territorio<br />
coloniale. Ha una band in cui sono tutti grandi amiconi.<br />
La musica li accomuna, la lealtà li unisce.<br />
Lui è un po’ il leader. Ma c’è molta democrazia.<br />
Anna e Benny si sposano. E viaggiano per festeggiare la<br />
loro unione. Lui ci è abituato, il jazz si sa, tira molto e<br />
per sbarcare il lunario bisogna seguire le occasioni un<br />
po’ dove capita.<br />
Anna ride sulla nave che li porta in paesi che non ha<br />
mai visto. Usi diversi. Lingue che non comprende. Per<br />
lei il mondo è stato il corso Umberto.<br />
Non si sente persa però, perché ha accanto Benny, che<br />
ostenta la sicurezza di chi conosce.<br />
Ad Anna tutto sembra un sogno, tanto è bello. Un<br />
viaggio così, pensa, se lo possono permettere solo le<br />
gran dame.<br />
Certo se Benny non fosse qui per suonare, non<br />
starebbero lì a passeggiare con la brezza marina che<br />
rinfresca i polmoni. Un motivo in più per voler bene alla<br />
sua amica-rivale.<br />
Poi la sera è il gran momento. In quella sala c’è gente<br />
che loro non frequenterebbero mai nella vita normale.<br />
Ricchi, potenti, nobili. Tutti però, a quell’ora, zittiscono<br />
o quasi, le luci si spengono e il buio cala senza fare<br />
distinzioni di rango.<br />
OSSERVATORIO LETTERARIO Ferrara e l’Altrove A<strong>NN</strong>O XIII – <strong>NN</strong>. <strong>69</strong>/<strong>70</strong> <strong>LUGLIO</strong>-<strong>AGOSTO</strong>/<strong>SETTEMBRE</strong>-<strong>OTTOBRE</strong> <strong>2009</strong> 9