PRIME PAGINE - Ministero della Salute
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Le fonti<br />
La disponibilità di dati statistici per lo studio di un fenomeno quale quello degli incidenti domestici in età pediatrica<br />
(0-14 anni) è indubbiamente fondamentale per strategie e misure di prevenzione.<br />
Attualmente, le fonti statistiche ufficiali, disponibili a livello nazionale sul fenomeno e relative a questa sottopopolazione,<br />
sono costituite dalle schede di dimissione ospedaliera (SDO), dalle rilevazioni sulle cause di morte,<br />
dall’indagine multiscopo sulle famiglie “Aspetti <strong>della</strong> vita quotidiana”.<br />
Il flusso informativo delle SDO permette un’analisi dei traumatismi da incidenti domestici per età dell’intervistato,<br />
ma presenta delle criticità relative alla qualità <strong>della</strong> compilazione, in quanto non sempre la causa esterna (infortunio<br />
in ambiente domestico) è indicata. Inoltre, questa fonte è relativa ai soli eventi che hanno dato luogo ad<br />
un ricovero ospedaliero ed esclude i casi che pur hanno dato luogo al ricorso al pronto soccorso.<br />
La rilevazione sulle cause di morte dà conto dei decessi per cause violente identificati come incidenti in ambiente<br />
domestico, ma sconta una sottostima dei casi reali a causa <strong>della</strong> frequente mancanza dell’indicazione, da parte<br />
del medico, del luogo dell’incidente.<br />
L’indagine multiscopo sulle famiglie “Aspetti <strong>della</strong> vita quotidiana” è un indagine campionaria sulle famiglie che,<br />
dal 1993, fornisce una stima <strong>della</strong> popolazione coinvolta in incidenti domestici nei tre mesi precedenti l’intervista<br />
e del numero di eventi verificatisi 2 .<br />
L’evento deve presentare le seguenti caratteristiche:<br />
– compromissione temporanea o definitiva delle condizioni di salute a causa di ferite, fratture, contusioni, lussazioni,<br />
ustioni o altre lesioni;<br />
– accidentalità dell’evento (indipendenza dalla volontà umana);<br />
– essersi verificato in una abitazione (all’interno o in locali adiacenti ad essa), indipendentemente dal fatto che si<br />
tratti dell’abitazione <strong>della</strong> famiglia stessa o di altri parenti, amici, vicini, ecc.<br />
Questa fonte ha quindi il vantaggio di rilevare anche quegli eventi che non hanno dato luogo ad ospedalizzazione<br />
del soggetto.<br />
La dimensione stimata del fenomeno, tuttavia, suggerisce alcune cautele nell’utilizzo dei dati in riferimento alla<br />
popolazione in età pediatrica.<br />
1. Le persone coinvolte<br />
La tavola 1 mostra come la popolazione coinvolta in incidenti domestici ammonti a circa 80 mila persone<br />
in tre mesi: si tratta cioè di un fenomeno relativamente raro, che rende le stime affette da un errore crescente<br />
al crescere del dettaglio dell’informazione.<br />
2 Nel 1999 è stato effettuato un approfondimento per rilevare anche cause, luoghi e conseguenze.