PRIME PAGINE - Ministero della Salute
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verdura e di frutta, colazione insufficiente, assunzione frequente di cibo fuori dai pasti principali<br />
È importante invece la prevenzione e il trattamento precoce degli eccessi ponderali, poiché con il crescere dell’età<br />
si formano delle cellule, dette adipociti, e le possibilità di successo delle diete diventano molto scarse.<br />
LA TERAPIA<br />
La visita pediatrica costituisce il primo indispensabile passo nella<br />
cura dell’obesità. Il medico, escluse alcune rare patologie quali<br />
endocrinopatie o malattie genetiche che possono comportare<br />
sovrappeso, dovrà indagare sulle abitudine di vita e nutrizionali<br />
del nucleo familiare.<br />
È importante che tutta la famiglia sia presente alla visita e venga<br />
attivamente coinvolta. Spesso, al colloquio, i genitori utilizzano<br />
frasi quali “il bambino ha sempre fame”, “noi non sappiamo più<br />
cosa fare”, “dottore, non ci ascolta”; ciò mostra chiaramente che<br />
bisogna motivare ed assistere l’intera famiglia nel percorso atto<br />
a promuovere i cambiamenti alimentari. Per un buon successo<br />
<strong>della</strong> terapia dietetica, nel processo educativo ad una corretta<br />
alimentazione devono anche essere interessati, oltre ai genitori,<br />
tutti coloro (nonni, baby-sitter, operatori scolastici) che possono<br />
accudire il bambino durante la giornata.<br />
La terapia dietetica in età pediatrica non si deve porre come obiettivo<br />
cali ponderali rapidi, troppo spesso solo transitori, ma cambiamenti<br />
comportamentali permanenti delle abitudini alimentari,<br />
basati sulla educazione qualitativa e quantitativa all’assunzione degli<br />
alimenti. Dobbiamo infatti ricordare che trattamenti dietetici<br />
utilizzabili in età adulta possono non tenere conto delle diverse necessità nutrizionali specifiche di ogni epoca dell’età<br />
evolutiva.<br />
Controlli periodici da parte del pediatra per valutare i risultati ottenuti e l’applicazione del programma concordato<br />
saranno fondamentali nella gestione del paziente obeso. Solo in rari casi, selezionati eventualmente con l’ausilio<br />
di un dietologo, potrà essere necessario impostare una dieta ipocalorica; nella maggior parte dei casi sarà<br />
invece sufficiente fare seguire una dieta normocalorica con mantenimento del peso, in quanto l’accrescimento<br />
staturale comporterà di fatto una riduzione del sovrappeso.<br />
La correzione delle errate abitudini alimentari non è tuttavia sufficiente se non viene affiancata da uno stile di vita<br />
volto a mantenere un ottimale consumo energetico.<br />
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