PRIME PAGINE - Ministero della Salute
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cune parti del corpo umano con elementi in tensione, ma si deve fare i conti con condizioni come:<br />
– i cortocircuiti,<br />
– le manovre sugli interruttori elettrici dove avviene una interruzione di circuiti con correnti elevate.<br />
A causa di queste condizioni possono verificarsi emissioni di calore molto intense e concentrate, con possibili<br />
emissioni di gas e vapori surriscaldati e tossici, irraggiamento e raggi ultravioletti.<br />
Queste condizioni possono verificarsi quando il bambino tira con forza il cavo di un elettrodomestico, di<br />
una piantana o di una lampada da tavolo; il cavo infatti potrebbe rompersi o la trazione determinare la<br />
fuoriuscita <strong>della</strong> presa dalla relativa sede. In entrambi i casi potrebbe generarsi un arco elettrico che andrebbe<br />
ad interessare la parte del corpo più vicina del bimbo: normalmente la manina oppure il viso. I<br />
danni possibili sono lo shock elettrico e/o le ustioni, oltre alla proiezione di piccole particelle di materiale<br />
incandescente.<br />
Pertanto è opportuno assicurarsi che il quadro di comando dell’appartamento non sia accessibile al bambino e<br />
limitare per quanto possibile l’ingombro di cavi a vista.<br />
Particolare attenzione deve essere posta dai genitori quando, per esigenze di lavoro in casa (postazione di computer,<br />
stampante, scanner e altro) o per l’uso concentrato in un’unica zona <strong>della</strong> casa di molti elettrodomestici<br />
(TV, stereo, dvd, play station), si usano prese multiple comunemente chiamate “ciabatte elettriche”, che diventano<br />
un’attrazione irresistibile per i più piccoli.<br />
Effetti <strong>della</strong> corrente elettrica sul corpo umano<br />
– Tetanizzazione. Perdita del controllo volontario del muscolo colpito, ad esempio l’azione eccitomotoria di una<br />
corrente esterna può provocare la contrazione spasmodica <strong>della</strong> mano facendo si che la mano si chiuda sulla parte<br />
in tensione. Il valore di soglia di tetanizzazione al di sopra del quale è possibile rimanere attaccati alla parte<br />
in tensione è:<br />
• per la corrente alternata a 50 Hz: 10-15 mA;<br />
• per la corrente continua: 100-300 mA.<br />
– Arresto <strong>della</strong> respirazione. L’effetto di una corrente esterna può provocare una paralisi <strong>della</strong> respirazione<br />
per inibizione dei centri nervosi che la comandano o per tetanizzazione dei muscoli addetti alla respirazione stessa<br />
provocando l’asfissia.<br />
– Fibrillazione ventricolare. L’effetto di una corrente esterna può provocare la fibrillazione ventricolare<br />
ovvero le fibrille del ventricolo si contraggono in modo scoordinato e il cuore non riesce più a spingere il<br />
sangue nei vasi e viene meno la circolazione sanguigna. Questo è un fenomeno irreversibile che porta alla<br />
morte per lesioni al tessuto celebrale o al muscolo cardiaco, a meno di non usare, in un tempo molto limitato<br />
dell’ordine dei tre minuti, un apparecchio defibrillatore. L’apparecchio defibrillatore attraverso una