Quaderni di escursionismo n° 2 - GPS - MS Mountain
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<strong>Quaderni</strong> <strong>di</strong> <strong>escursionismo</strong> <strong>n°</strong> 2 - <strong>GPS</strong> www.msmountain.it<br />
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Selezionando un waypoint dalla schermata precedente compare il sottomenù "Visiona Waypoint",<br />
dal quale oltre al simbolo ed all'identificativo, possiamo vedere coor<strong>di</strong>nate, altitu<strong>di</strong>ne e fare alcune<br />
operazioni come cancellarlo, variare simbolo, nome e coor<strong>di</strong>nate (ci si sposta sulle rispettive righe e<br />
si preme Enter), oltre alla già nominata funzione "vai a" che lo pone come obbiettivo da<br />
raggiungere, nella schermata della <strong>di</strong>rezione (schermo 3). La funzione proietta consente <strong>di</strong> tracciare<br />
un nuovo waypoint conoscendo azimut e <strong>di</strong>stanza da uno noto (quello selezionato in quel<br />
momento), operazione poco usata come caccia/pesca che interessano poco l'escursionista. La<br />
funzione mappa centra la mappa sul waypoint in esame.<br />
Le funzioni qua riportate ed i relativi schermi e tasti sono quelle dell'Etrek modello base, in altri<br />
<strong>GPS</strong> <strong>di</strong>fferiscono ma i concetti sono essenzialmente gli stessi.<br />
4.3-Alcuni consigli su come procedere "sul campo"<br />
Premesso che che chi inizia ad utilizzare il <strong>GPS</strong> deve, un po' alla volta, crearsi il suo modo <strong>di</strong><br />
procedere personalizzato in base alle sue esigenza, in questo paragrafo cercherò <strong>di</strong> spiegare come io<br />
utilizzo lo strumento per ottenere i tracciati che vengono presentati nel sito. Ovviamente queste<br />
in<strong>di</strong>cazioni sono solo <strong>di</strong> massima, ci si può confrontare e scambiarsi opinioni in merito.<br />
Innanzitutto, come detto, ho scelto <strong>di</strong> operare in coor<strong>di</strong>nate metriche UTM/UPS e con il sistema<br />
WGS84. La scelta <strong>di</strong> utilizzare le coor<strong>di</strong>nate metriche è dovuta al fatto che sulle carte si possono<br />
misurare agevolmente le <strong>di</strong>stanza dal reticolo e che le <strong>di</strong>stanze sono "visualizzabili" più<br />
semplicemente che non gra<strong>di</strong>-minuti-secon<strong>di</strong> (questo concetto verrà poi illustrato nel capitolo<br />
de<strong>di</strong>cato all'elaborazione dei dati).<br />
All'inizio dell'escursione occorre (ovviamente) accendere lo strumento e lasciare che aggiorni il<br />
proprio database interno, cosa che generalmente avviene in pochi minuti, a seconda del numero <strong>di</strong><br />
satelliti visibili. Una volta che lo strumento si è stabilizzato, io provvedo ad azzerare la traccia attiva<br />
in memoria (se non l'ho già fatto dopo avere scaricato quella dell'escursione precedente) anche per<br />
azzerare il poco tracciato memorizzato stando fermi mentre il gps si aggiornava: per la <strong>di</strong>versa<br />
precisione della posizione che aumenta a mano a mano che riceve il segnale dai <strong>di</strong>versi satelliti<br />
infatti vi potrete trovare una <strong>di</strong>stanza percorsa <strong>di</strong> alcuni metri anche solo stando fermi. In ogni caso<br />
questo è uno scrupolo, si tratterebbe solo <strong>di</strong> avere uno o due tratti in più che possono essere<br />
eliminati in fase <strong>di</strong> elaborazione. Per lo stesso motivo comunque azzero anche (dal menù del Trip<br />
Computer) la <strong>di</strong>stanza percorsa ed il tempo dell'escursione.<br />
Il <strong>GPS</strong> registra automaticamente il percorso mentre ci muoviamo (se la registrazione della traccia è<br />
attiva, nell'Etrek base non è <strong>di</strong>sinseribile, in altri modelli invece si ), per cui non devo fare altro che<br />
procedere nella mia escursione tenendolo in posizione favorevole per la ricezione. Ovvero in mano,<br />
perlomeno se non ho bastoncini e nei tratti in cui la ricezione può essere <strong>di</strong>fficoltosa (bosco, pareti<br />
rocciose, ecc.) o attaccato alle cinghie dello zaino con un moschettone o in una tasca (con l'antenna<br />
esposta) facilmente raggiungibile quando devo leggerlo. Nel caso che voglio tracciare percorsi in<br />
zone boschive preferisco farlo in primavera, quando vi sono meno foglie, per avere una ricezione<br />
maggiore. State sempre attenti a quando posate lo zaino onde non battere lo strumento su sassi e<br />
rigarlo, l'ideale sarebbe una custo<strong>di</strong>a che lasci scoperta l'antenna.<br />
Quando mi trovo in un punto che ritengo sia utile ricordare, utilizzo la funziona marca Waypoint e<br />
lo memorizzo, assegnandogli un identificativo che può essere anche solo un numero (negli Etrek<br />
viene proposto in automatico un numero progressivo a partire dall'ultimo utilizzato, che può essere<br />
confermato), oppure scrivendo un nome a piacere (in modo non molto agevole per il limitato<br />
numero <strong>di</strong> tasti). Personalmente denomino sul posto i waypoint che intendo tenere in memoria<br />
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