La voce del destino - InMondadori
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come ufficiale nelle SS nel 1932. Subito dopo aveva raggiunto il<br />
grado di capitano. <strong>La</strong> sua scheda, quella che era custodita negli<br />
archivi <strong>del</strong> Reich, recitava: numero di matricola 31170, altezza<br />
1,76 cm, lingue conosciute: tedesco, spagnolo, francese, inglese<br />
e italiano. Professione ufficiale: imprenditore nel ramo <strong>del</strong>l’esportazione.<br />
Si era sposato giovane, poi aveva abbandonato la moglie incinta<br />
e si era infilato in un mare di guai. Quando, nel 1935, aveva<br />
tentato di darsela a gambe e fuggire in Argentina, navigava nei<br />
debiti. Le SS lo avevano però intercettato lungo il percorso e l’avevano<br />
rimpatriato. Accusato di diserzione, furto di documenti,<br />
gioco d’azzardo e appropriazione indebita, era stato radiato dall’esercito.<br />
Era stata necessaria l’intercessione di Himmler perché<br />
Fuldner non incorresse in più gravi sanzioni. Furono in molti a<br />
pensare che si trattasse soltanto di una messa in scena per fare di<br />
lui uno strumento al servizio <strong>del</strong>la causa nazista. Una volta dietro<br />
le quinte, Fuldner avrebbe potuto operare nella maniera migliore<br />
per portare a compimento il piano che gli era stato cucito su misura.<br />
Quello che la scheda non diceva era che Fuldner riusciva a<br />
ordire raggiri con l’abilità di un mago. <strong>La</strong> stessa abilità che mostrava<br />
nei rapporti con l’altro sesso.<br />
Perón, determinato a portare la conversazione su argomenti<br />
meno burrascosi, si rivolse al pugile: « Come pensate di battere<br />
il nostro El Tigre? <strong>La</strong> boxe è uno sport che mi appassiona ».<br />
« Da quello che ho potuto vedere in alcune foto e filmati, Chago<br />
Martínez ha un modo irruente di combattere. Penso che<br />
aspettarlo al varco in attesa che si scopra possa essere una buona<br />
tattica... Ma, mi raccomando, eccellenza, non rivelate questi segreti<br />
al mio avversario... » concluse sorridendo Michele Soriano.<br />
Fu solo verso la fine <strong>del</strong> pranzo che Perón assunse un’aria seria<br />
e si rivolse ai suoi ospiti: la comunità italiana e quella tedesca erano<br />
le più numerose in Argentina.<br />
« Signori, prima che la nostra serata abbia termine vorrei dirvi<br />
una cosa. Il governo ha preso una decisione molto importante,<br />
ma per ora è e deve restare segreta: vi prego quindi di non parlarne<br />
con nessuno », esordì. « Il nostro paese si appresta a scendere in<br />
guerra al fianco degli Alleati. Sono troppe e troppo forti le pres-