La voce del destino - InMondadori
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57<br />
« I tuoi figli. Voglio i tuoi figli. Il Saraceno era come un fratello<br />
per me. Loro lo hanno accoppato in mezzo a una strada come<br />
un cane. »<br />
« Sono cose che succedono ai malviventi... Ma non capisco cosa<br />
c’entrino i miei ragazzi con la morte <strong>del</strong> tuo scagnozzo. »<br />
« Fai pure l’innocente », disse il siciliano, avvicinandosi a Soriano<br />
con aria minacciosa. « Ricordati che non avrò pace sino a<br />
che non l’avrò fatta pagare a te e alla tua famiglia. »<br />
Puccio Basile fece un cenno col capo ai suoi e il terzetto salì<br />
nuovamente in macchina, allontanandosi a gran velocità tra la<br />
polvere di Roque Vázquez.<br />
Soriano rimase immobile sulla soglia. Sarebbero tornati, ne<br />
era certo. Ma i ragazzi non li avrebbero mai trovati.<br />
Luce era invaghita di Antonio Soriano sin da quando era una bambina.<br />
E la sua passione era inversamente proporzionale all’odio che<br />
provava per il fratello maggiore, Glauco. I modi pacati di Antonio,<br />
i capelli neri, la sua prestanza fisica l’avevano conquistata. Ora,<br />
averlo tanto vicino a sé e doversi occupare di lui le faceva battere<br />
il cuore, allontanando dalla sua mente lo spettro <strong>del</strong>la tristezza.<br />
Tutto era accaduto molto in fretta: era stata doña Juana a organizzare<br />
la fuga dei due gemelli da Junín. Per farlo si era rivolta a<br />
un amico di sua figlia Eva, quel Magaldi con il quale si sussurrava<br />
che Eva intrattenesse una relazione. Il grande cantante era anche<br />
un uomo influente i cui desideri difficilmente ricevevano un no<br />
come risposta.<br />
Michele e Antonio Soriano erano stati nascosti in un appartamento<br />
a Buenos Aires. Michele non aveva resistito a lungo e si era<br />
imbarcato alla volta degli Stati Uniti d’America. Antonio invece<br />
era rimasto in città, appagato dalle attenzioni <strong>del</strong>la piccola Luce.<br />
Ogni volta che terminava il pranzo alla mensa <strong>del</strong> pensionato<br />
<strong>del</strong>le monache, Luce ritirava un paio di gamelle d’alluminio da<br />
una sua amica cuoca e correva sino all’appartamento dove alloggiava<br />
Antonio.<br />
« Puoi dirmi che cosa vi è successo di così grave da non poter<br />
mettere il naso fuori casa per mesi? » gli chiese un giorno Luce.