La voce del destino - InMondadori
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«È una storia lunga, piccola. Un giorno te la racconterò.»<br />
Piccola... Quando avrebbe smesso di trattarla come una sorella<br />
minore? Non si accorgeva che lei gli moriva dietro?<br />
In fondo Antonio aveva poco più di vent’anni e lei quattordici.<br />
Sei anni di differenza non erano molti. E Luce stava diventando<br />
una donna. Una bellissima donna.<br />
Michele Soriano si era guardato intorno come se fosse sbarcato<br />
da un altro pianeta. New York di notte pareva un’autentica esplosione<br />
di luci e di colori.<br />
Terminate le lunghe procedure burocratiche per l’immigrazione<br />
– l’Argentina e, soprattutto, l’Italia rimanevano paesi nemici<br />
per gli Stati Uniti, schierati apertamente dalla parte degli Alleati<br />
nel conflitto che si stava combattendo in Europa –, il ragazzo si<br />
era dato da fare per cercare un lavoro. Aveva trovato un posto da<br />
cameriere in un ristorante all’angolo tra Mulberry e Grand Street,<br />
a Little Italy. Sopra il ristorante c’era una piccola stanza, che Michele<br />
divideva con l’altro giovane inserviente <strong>del</strong> locale.<br />
Il lavoro era duro, ma ben retribuito e, con le mance che riusciva<br />
a riscuotere, Michele era convinto che presto avrebbe potuto<br />
mandare qualche aiuto al gemello Antonio che, a Buenos Aires,<br />
non se la cavava molto bene.<br />
Quella sera aveva appena finito il servizio e stavano riassettando<br />
la sala, quando due uomini entrarono a passo veloce e sicuro.<br />
Il proprietario <strong>del</strong> ristorante aveva appena contato l’incasso e l’aveva<br />
chiuso a chiave nel cassetto dietro il bancone. Michele stava<br />
spazzando il pavimento. Uno dei due si fermò accanto alla porta,<br />
tenendo d’occhio la sala. L’altro estrasse una grossa pistola a tamburo<br />
e tracciò un semicerchio con l’arma spianata, prima di puntarla<br />
verso il proprietario <strong>del</strong> ristorante.<br />
« State tutti fermi e non vi succederà nulla. E tu consegnami<br />
l’incasso. Svelto! » disse il rapinatore sporgendosi oltre il bancone.<br />
Il proprietario esitò qualche istante. Questo fu sufficiente per<br />
scatenare la reazione <strong>del</strong> malvivente, che lo percosse con la mano<br />
armata.<br />
Michele vide il terrore dipinto sul volto bonario <strong>del</strong> suo datore