La voce del destino - InMondadori
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86<br />
Eva e ad Amparo, ma aveva quasi subito perso di vista l’amica.<br />
Poi, nel corso <strong>del</strong>la cena di gala, la ritrovò al fianco di Perón.<br />
« Quella ragazza farebbe qualsiasi cosa per arrivare in alto »,<br />
commentò Amparo con una punta di ammirazione nella <strong>voce</strong>.<br />
Il giorno seguente Luce ricevette la visita di Antonio Soriano,<br />
come spesso succedeva da quando lui era uscito di prigione.<br />
Quando Luce gli raccontò di Eva e <strong>del</strong> commento di Amparo,<br />
Antonio ebbe un moto di stizza.<br />
« E quindi quel grassone vorrebbe che anche tu ti lasciassi andare<br />
tra le braccia di militari e potenti pur di salire qualche gradino<br />
nella scala sociale? Certo, ogni strada è lecita per arrivare alla<br />
meta, non è vero? Eva ce lo ha insegnato. Anche quella di sedere<br />
al fianco di un fascista, ammiratore e amico personale di Mussolini<br />
e di Hitler... »<br />
« Non ti sembra di esagerare, Antonio? » chiese Luce con <strong>voce</strong><br />
ferma.<br />
«Sì,èvero. Scusami. Il fatto è che il neo vicepresidente e segretario<br />
alla Guerra, colonnello Perón, ha ventiquattro anni più<br />
di Eva. » Antonio non riusciva a nascondere il suo malumore e<br />
tagliò corto. O almeno cercò di farlo. « Adesso ti saluto. È meglio<br />
che vada. »<br />
Luce si frappose tra l’amico e la soglia <strong>del</strong> piccolo appartamento<br />
che aveva affittato nei pressi <strong>del</strong> Teatro Colón.<br />
« Aspetta, calmati. In fondo non è successo nulla di grave. Eva<br />
si è solo seduta a tavola con un alto ufficiale. »<br />
«Già... solo seduta. Ma non era Eva, il motivo <strong>del</strong>la mia reazione...<br />
»<br />
« E allora quale sarebbe il motivo? »<br />
« Non lo capisci davvero, Luce? »<br />
Gli occhi di Antonio la guardarono con un’intensità che fece<br />
fremere la giovane donna.<br />
« No, Antonio. Non capisco », rispose lei avvicinandosi lentamente<br />
all’uomo.<br />
Le loro labbra si sfiorarono dapprima con timidezza, poi si dischiusero<br />
in un bacio appassionato.<br />
« Ti amo, Luce. Ti amo da quando all’improvviso hai smesso<br />
di essere una bambina. Non avrei potuto sopravvivere in prigione