La voce del destino - InMondadori
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Narra la leggenda che quando gli dei Tuatha de’ Danaan abbandonarono<br />
le terre dei celti fecero dono agli uomini degli oggetti<br />
che li avrebbero resi simili a loro: una spada, una pietra, un calderone<br />
e una lancia. Quest’ultima, appartenuta al dio Lugh, era capace<br />
di rendere invincibile chiunque ne fosse entrato in possesso.<br />
Nei secoli la lancia passò per le mani di molti mitici guerrieri,<br />
sino a giungere in quelle di un ignaro centurione pretoriano,<br />
Longino d’Isauro.<br />
Con essa, così si legge nel Vangelo di Giovanni, Longino trafisse<br />
il costato di Cristo agonizzante sulla croce. Dalla ferita sgorgarono<br />
sangue e acqua dotati di miracolosi poteri.<br />
Dopo lungo peregrinare la <strong>La</strong>ncia di Longino approdò infine,<br />
come sacra reliquia, nelle sale <strong>del</strong> museo Hofburg di Vienna. Da<br />
lì Adolf Hitler la prelevò nel marzo <strong>del</strong> 1938, dopo aver annesso<br />
l’Austria alla Germania nazista. C’è chi sostiene che uno dei motivi<br />
<strong>del</strong>l’Anschluss fosse la convinzione <strong>del</strong> Führer che la <strong>La</strong>ncia<br />
di Longino custodisse davvero poteri sovrannaturali. Come quello<br />
di rendere invincibile il suo possessore.<br />
Portato a Norimberga ed esposto nella cattedrale di Santa Caterina,<br />
il prezioso reperto divenne oggetto di una vera e propria<br />
venerazione da parte <strong>del</strong>l’intero gotha <strong>del</strong>l’ideologia nazista.<br />
Quando i bombardieri alleati incominciarono a seminare il loro<br />
carico di morte sulle città tedesche, la lancia fu nascosta in un segretissimo<br />
bunker sotterraneo.<br />
Alle 14.10 <strong>del</strong> 30 aprile 1945, dopo indagini serrate accompagnate<br />
da misteriosi suicidi, gli alleati riuscirono a individuare il<br />
caveau sotto lo Schmiedgasse, il Vicolo dei fabbri. In quegli stessi<br />
istanti, a Berlino, Adolf Hitler si suicidava.<br />
Il generale Patton recuperò la lancia. E oggi si può nuovamente<br />
ammirarla in una teca <strong>del</strong> museo Hofburg.<br />
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