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La voce del destino - InMondadori

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56<br />

e l’avambraccio sinistro. Con l’altra mano stringeva il coltello, la<br />

cui punta premeva sulla carotide <strong>del</strong>la preda.<br />

Michele caricò il pugno destro, seguì con la spalla e con il corpo<br />

lo slancio <strong>del</strong> colpo, che si abbatté sul volto <strong>del</strong> Saraceno con<br />

la dirompente potenza di un maglio d’acciaio.<br />

Il malvivente sgranò gli occhi. Il dolore gli impedì di reagire,<br />

anzi fu tale da fargli abbandonare la presa. Michele continuò a<br />

colpire il siciliano come una furia. Sentì le ossa <strong>del</strong>la testa frantumarsi<br />

sotto le nocche sanguinanti, ma non si fermò sino a che il<br />

capo <strong>del</strong> Saraceno non fu ridotto a poltiglia sanguinolenta. Allora<br />

lo abbandonò nell’oscurità <strong>del</strong> vicolo.<br />

« Questo per quello che hai fatto a nostro padre e per quello<br />

che stavi per fare a mio fratello. »<br />

Antonio si alzò. Con una mano si tamponò la ferita al braccio<br />

e pose l’altra sulla giugulare <strong>del</strong>l’uomo steso a terra.<br />

«È morto! » disse scuotendo il capo.<br />

Quando Carmelo Soriano li vide arrivare a bordo di una berlina<br />

scura sentì un brivido lungo la schiena. Aveva vissuto con la paura<br />

di quel momento per ognuno dei trenta giorni che erano seguiti<br />

alla morte <strong>del</strong> Saraceno. I due ragazzi gli avevano parlato <strong>del</strong><br />

loro insensato gesto la stessa sera in cui avevano consumato la<br />

vendetta. E lui aveva deciso di mandarli via da Junín.<br />

Puccio Basile indossava un abito elegante, alla moda americana.<br />

L’autista rimase al volante <strong>del</strong>l’auto, mentre i due guardaspalle<br />

entrarono nel negozio, seguiti dal loro capo.<br />

Basile prese un’arancia dalla cassetta e si mise a sbucciarla prima<br />

ancora di parlare. Quindi, con un pesante accento siciliano,<br />

disse: « Lo sai chi sono, vero? »<br />

« Lo immagino », rispose Soriano.<br />

« Bene, allora saprai anche il motivo per cui sono qui. »<br />

« E invece non ne ho idea. Volete <strong>del</strong>la frutta? »<br />

« Fai pure lo spiritoso, Carmelo Soriano, ma ti assicuro che<br />

noi sappiamo essere più spiritosi di te. »<br />

« Che cosa vuoi, Basile? » chiese il commerciante mantenendo<br />

la calma e guardandolo fisso negli occhi.

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