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Area Soci - SIEOG

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ASSENZA DEL SETTO PELLUCIDO E<br />

DISPLASIA SETTO-OTTICA<br />

L’agenesia del setto pellucido è una rara anomalia che si<br />

verifica in 2-3/100.000 individui nella popolazione generale.<br />

Può essere isolata o far parte di un’anomalia complessa<br />

dello sviluppo cerebrale, quale la displasia settoottica,<br />

l’oloprosencefalia, l’agenesia del corpo calloso e le<br />

malformazioni dello sviluppo corticale.Tali anomalie possono<br />

essere difficili da diagnosticare in epoca prenatale<br />

oltre che per il loro management. E’ stata inoltre descritta<br />

la distruzione del setto pellucido secondaria a idrocefalia<br />

severa (Malinger et al., 1993). Quando associata<br />

a ipoplasia dei nervi ottici, l’agenesia del setto pellucido<br />

è un reperto caratteristico della displasia setto-ottica. La<br />

displasia setto-ottica è stata descritta per la prima volta<br />

da De Morsier (De Morsier, 1956) in una serie di 36<br />

autopsie; è una condizione eterogenea caratterizzata da<br />

un fenotipo variabile con ipoplasia dei nervi ottici, assenza<br />

del setto pellucido e ipoplasia ipofisaria e deficit endocrini<br />

secondari. In un discreto numero di casi possono<br />

essere associati schizencefalia, agenesia del corpo calloso<br />

o altre malformazioni corticali (condizione quest’ultima<br />

definita displasia setto-ottica plus). Questa apparente<br />

eterogeneità ha determinato un certo disaccordo<br />

riguardante l’inquadramento della displasia setto-ottica,<br />

se questa patologia può essere considerata un’unica<br />

entità o, piuttosto, un gruppo eterogeneo di casi patologici.<br />

Patogenesi<br />

La maggior parte dei casi di displasia setto-ottica è sporadica<br />

e sono state suggerite diverse ipotesi per spiegarne<br />

la patogenesi. La descrizione in letteratura di un certo<br />

numero di casi a ricorrenza familiare e l’identificazione,<br />

in pazienti con displasia setto-ottica e fenotipi asso-<br />

A B C<br />

17<br />

ciati, di mutazioni in geni con ruolo chiave nei processi<br />

di sviluppo, quali HESX1, SOX2 e SOX3, suggerisce che<br />

una causa genetica sia probabile nei più comuni casi sporadici<br />

di tale condizione. La precisa eziologia della displasia<br />

setto-ottica è più probabilmente multifattoriale, con<br />

implicazione di fattori sia ambientali che genetici (Kelberman,<br />

Dattani, 2008).<br />

Segni ecografici<br />

L’assenza del setto pellucido con corni frontali comunicanti<br />

può essere un’anomalia isolata o far parte di una<br />

malformazione più complessa, come la displasia setto-ottica<br />

o la oloprosencefalia lobare (Lepinard et al., 2005;<br />

Malinger et al., 2005; Pilu et al., 2005). Nella scansione<br />

coronale il reperto ecografico di assenza del setto pellucido<br />

è caratterizzato da un aspetto squadrato dei corni<br />

anteriori comunicanti tra loro, che nella parte inferiore<br />

finiscono a punta. Se la parte anteriore della scissura<br />

inter-emisferica è normalmente sviluppata, il corpo calloso<br />

e il decorso dell’arteria cerebrale anteriore sono<br />

normali e le colonne del fornice non sono fuse ciò è suggestivo<br />

di assenza del setto pellucido non associato ad<br />

oloprosencefalia, nel qual caso va quindi sospettata una<br />

displasia setto-ottica (Fig. 10).<br />

La diagnosi differenziale tra displasia setto-ottica e agenesia<br />

isolata del setto pellucido è molto difficile e può<br />

basarsi su:<br />

- dosaggio dei livelli materni di estriolo nelle urine e<br />

nel siero;<br />

- dosaggi su sangue fetale di ormone della crescita,<br />

ACTH e prolattina;<br />

- misurazione delle dimensioni del nervo ottico e del<br />

chiasma ottico nel terzo trimestre mediante RMN, alla<br />

ricerca di ipoplasia di queste strutture.<br />

Bisogna tenere presente che l’ipoplasia dei nervi ottici<br />

Figura 10. (A) Scansione coronale mediana del cervello di un feto normale di 23 settimane che dimostra i corni frontali<br />

normalmente sviluppati, il ginocchio (CC) e il cavo del setto pellucido (csp).<br />

(B) Displasia setto-ottica. Scansione coronale mediana del cervello di un feto di 29 settimane che mostra l’assenza del<br />

cavo del setto pellucido e la comunicazione tra i corni frontali. E’ evidente il tipico aspetto dei corni frontali con la parte<br />

inferiore a punta. Il ginocchio del corpo calloso è normalmente sviluppato (CC).<br />

(C) Oloprosencefalia lobare. Piano coronale mediano del cervello di un feto di 30 settimane che dimostra l’assenza del<br />

cavo del setto pellucido e del ginocchio del corpo calloso. I corni frontali sono fusi centralmente, così come lo sono le<br />

colonne dei fornici (freccia) che formano un fascio spesso.

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