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Area Soci - SIEOG

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• Alcune pazienti hanno problemi di claustrofobia.<br />

• Pazienti molto obese possono non entrare nel<br />

cilindro del magnete.<br />

Sebbene non esistano prove certe di un danno della RM<br />

sul prodotto del concepimento in via di sviluppo, considerando<br />

anche le limitazioni della metodica nel primo<br />

trimestre, è bene non utilizzarla nella prima metà della<br />

gravidanza.<br />

RM DEL CERVELLO FETALE:<br />

QUALI INDICAZIONI?<br />

Le anomalie dello sviluppo corticale e alcune patologie<br />

cerebrali su base infettiva (citomegalovirus, ecc.) rappresentano<br />

attualmente le malformazioni cerebrali da studiare<br />

con la RM fetale per la qualità delle informazioni<br />

significativamente superiore rispetto alla sola indagine<br />

ecografica che si può ottenere. Per la valutazione delle<br />

altre anomalie cerebrali non vi è attualmente univocità<br />

di vedute da parte dei diversi Autori.<br />

Ventricolomegalia: La ventricolomegalia è un segno ecografico<br />

comune a diverse patologie cerebrali dalle quali<br />

principalmente dipende la prognosi; pertanto il riconoscimento<br />

di tali patologie associate è cruciale per un<br />

counselling adeguato. Sebbene l’ecografia consenta il riconoscimento<br />

di buona parte di tale patologie, tuttavia ci<br />

sono alcune condizioni che possono sfuggire al potere<br />

risolutivo delle attuali apparecchiature ecografiche: si tratta<br />

principalmente di anomalie parenchimali quali malformazioni<br />

corticali, eterotopia nodulare periventricolare,<br />

displasie cerebellari e ponto-cerebellari o anomalie<br />

distruttive come leucomalacia periventricolare, emorragia<br />

periventricolare. La RM è particolarmente utile nel<br />

riconoscimento di tali anomalie, in particolare di quello<br />

dello sviluppo corticale, in feti con ventricolomegalia<br />

apparentemente isolata all’ecografia.<br />

Anomalie del corpo calloso: Le anomalie del corpo calloso<br />

(agenesia totale o parziale, ipoplasia e patologie distruttive)<br />

sono frequentemente associate ad altre patologie<br />

del SNC e fanno spesso parte di quadri sindromici complessi<br />

come la Sindrome di Aicardi. La RM consente di<br />

riconoscere anomalie associate non viste con l’ecografia<br />

in percentuali che secondo alcuni Autori arrivano al<br />

60%: si tratta principalmente di anomalie della girazione,<br />

eterotopie nodulari, anomalie cerebellari, del ponte e del<br />

midollo allungato. Nel 25% dei casi di anomalie del corpo<br />

calloso, la RM ha evidenziato anomalie cerebrali associate<br />

che hanno consentito di formulare la diagnosi di una<br />

sindrome specifica con importanti implicazioni per la prognosi<br />

e la valutazione del rischio di ricorrenza.<br />

Anomalie della fossa cranica posteriore: Il riconoscimento<br />

di patologie cistiche della FCP (malformazione di<br />

Dandy-Walker, megacisterna magna, cisti della tasca di<br />

Blake) è possibile con l’ecografia e la diagnosi differen-<br />

42<br />

ziale si basa principalmente sulla scansione sagittale<br />

mediana della FCP, eventualmente ricostruita con l’ausilio<br />

multiplanare dell’ecografia 3D. Questa scansione consente<br />

di valutare il grado di ipoplasia e di rotazione antioraria<br />

del verme cerebellare, la conformazione del quarto<br />

ventricolo e i suoi rapporti con la “cisti” della FCP. La<br />

RM ancora una volta aiuta a riconoscere le patologie<br />

associate sia sottotentoriali (ipoplasia del ponte e del bulbo)<br />

che sovratentoriali (in particolare turbe della girazione)<br />

e di valutare il grado di ipoplasia vermiana al quale<br />

è correlata la severità dell’outcome neonatale.<br />

Anche nella Malformazione di Chiari II la RM può servire<br />

ad aggiungere particolari diagnostici più fini ad una diagnosi<br />

già fatta con l’ecografia, quali la presenza di anomalie<br />

associate come la disgenesia del corpo calloso, l’eterotopia<br />

nodurale periventricolare, la displasia cerebellare,<br />

la siringoidromelia e la diastematomielia (Fig. 2).<br />

Figura 2.Scansione sagittale mediana dell’encefalo in un feto<br />

affetto da Malformazione di Chiari II. La FCP è piccola ed<br />

imbutiforme, il cervelletto è dislocato in basso nel forame<br />

magna, la cisterna cerebello-midollare è obliterata.<br />

Anomalie dello sviluppo corticale: Queste rappresentano<br />

senza dubbio il gruppo di anomalie cerebrali nelle quali<br />

la RM ha apportato un contributo significativo alla diagnosi<br />

prenatale, in quanto la visualizzazione del parenchima<br />

cerebrale con la RM è di gran lunga superiore a<br />

quella dell’ecografia. Polimicrogiria, pachigiria, lissencefalia,<br />

eterotopia della sostanza grigia e schizencefalia possono<br />

essere riconosciute con la RM anche se spesso si<br />

tratta di diagnosi tardive del terzo trimestre.<br />

Trasfusione feto-fetale nelle gravidanze gemellari monocoriali:<br />

In questa severa complicanza della gravidanza gemellare<br />

monocoriale, dalla complessa base fisiopatogenetica,<br />

la mortalità e morbilità fetale sono elevate ed entrambi<br />

i feti sono a rischio di ischemia cerebrale; in particolare,<br />

in caso di morte in utero di uno dei gemelli vi è un<br />

aumentato rischio di danno neurologico nel sopravvissuto,<br />

probabilmente a causa di una ipoperfusione cerebrale<br />

acuta. La RM può pertanto essere utile per riconoscere<br />

lesioni parenchimali ipossiche-ischemiche o

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