12.06.2013 Views

Area Soci - SIEOG

Area Soci - SIEOG

Area Soci - SIEOG

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Questo può essere il risultato di normali varianti nello<br />

sviluppo cerebellare; oppure un’aumentata pressione causata<br />

dal verme in via di sviluppo può provocare a sua volta<br />

una invaginazione e deiscenza cistica della tasca Blake;<br />

oppure, come ipotizzato da Robinson e Goldstein (2007),<br />

la chiusura tardiva del quarto ventricolo può essere causata<br />

da una tardiva fenestrazione della tasca di Blake. In<br />

alcuni casi, il verme non “chiude” il quarto ventricolo in<br />

utero e nonostante il suo aspetto normale può erroneamente<br />

essere posta una diagnosi di ipoplasia della parte<br />

inferiore del verme. Questa osservazione può spiegare<br />

il risultato di Limperopoulos et al. (2006) di un normale<br />

reperto alla RM postnatale nel 32% dei casi di ipoplasia<br />

della parte inferiore del verme diagnosticata in epoca prenatale.<br />

Attualmente, crediamo che la diagnosi di diverse<br />

forme di ipoplasia vermiana non dovrebbe essere formulata<br />

prima della 24 a settimana gestazionale.<br />

A quest’epoca l’esame neurosonografico del verme<br />

dovrebbe includere un’accurata valutazione dei diametri<br />

vermiani e della sua superficie sul piano sagittale mediano,<br />

la dimostrazione, nello stesso piano, di un quarto ventricolo<br />

di normali dimensioni e di forma triangolare e della<br />

scissura primaria (a volte anche di quella secondaria)<br />

a partenza dal fastigium. Nei casi in cui il verme rimane<br />

aperto e non vengono rilevate anomalie associate, si<br />

dovrebbe essere estremamente cauti nel fare diagnosi<br />

di ipoplasia della parte inferiore del verme; in questo caso,<br />

il verme deve essere misurato e comparato con i nomogrammi<br />

disponibili (Malinger et al., 2001).<br />

DIFFICOLTA’ NELLA<br />

DIFFERENZIAZIONE ECOGRAFICA<br />

TRA EMISFERI CEREBELLARI E VERME<br />

Il verme fetale appare all’ecografia come una struttura<br />

distinta, di maggiore ecogenicità rispetto agli emisferi cerebellari<br />

circostanti. Considerando che emisferi e verme<br />

sono strutturalmente molto simili, non è chiaro perché<br />

appaiono di diversa ecogenicità. Una possibile risposta a<br />

questa domanda può essere data dalla differenza tra i folia<br />

cerebellari ed i lobuli vermiani: mentre i folia cerebellari<br />

sono piatti ed il liquido cerebrospinale (LCS) ed i vasi<br />

aracnoidei sono disposti superficialmente, le profonde<br />

scissure vermiane permettono al LCS ed ai vasi aracnoidei<br />

invece di penetrare in profondità nel verme. L’interfaccia<br />

tra verme, vasi aracnoidei e LCS sembrerebbe<br />

responsabile della caratteristica iperecogenicità del verme.<br />

Quando il verme è completamente o parzialmente<br />

assente e non esiste una protrusione cistica del quarto<br />

ventricolo, come accade nella MTRS, gli emisferi cerebellari<br />

rimangono a stretto contatto tra di loro; nell’agenesia<br />

completa, la quantità LCS e di vasi aracnoidei nella<br />

zona di contatto aumenta dando origine ad un pattern<br />

iperecogeno che può erroneamente essere interpretato<br />

come un verme normale (Fig. 3); nel caso di agenesia<br />

vermiana inferiore, la parte mediana può essere riempita<br />

dalla parte inferiore del cervelletto e mimare un verme<br />

normale (Fig. 4).<br />

34<br />

Figura 3. Piano assiale a 25 settimane gestazionali che<br />

mostra un cervelletto apparentemente normale di un<br />

bambino con diagnosi postnatale di agenesia vermiana.<br />

Notare che gli emisferi cerebellari non hanno una normale<br />

forma rotonda e che la zona iperecogena centrale<br />

non ha l’aspetto di un normale verme (freccia).<br />

Figura 4. Ingrandimento di un piano sagittale mediano a 33<br />

settimane gestazionali in un feto con agenesia vermiana che<br />

dimostra la dislocazione dell’emisfero cerebellare verso la<br />

linea mediana.La freccia indica il margine tra la parte superiore<br />

del verme e l’emisfero dislocato verso la linea mediana.<br />

Notare la forma anormale del quarto ventricolo (4) e<br />

l’assenza di scissure primarie e secondarie.Comparare con<br />

le figure 1C e 2E. Cisterna magna (CM).<br />

La diagnosi di agenesia isolata del verme può essere estremamente<br />

difficile anche quando c’è una storia familiare<br />

positiva (Fig. 5 A-C). La presenza di anomalie solitamente<br />

associate con agenesia vermiana, come encefalocele<br />

occipitale, polidattilia o reni cistici, dovrebbe indirizzare<br />

l’operatore ad esaminare attentamente il verme cerebellare.<br />

In caso di sospetta agenesia isolata del verme senza<br />

una chiara comunicazione tra quarto ventricolo e<br />

cisterna magna, raccomandiamo di cercare eventuali segni<br />

indiretti che potrebbero aiutare nella diagnosi.<br />

Uno sforzo deve essere fatto per esaminare il cervelletto<br />

in piani ortogonali. Nel piano assiale, un diametro transcerebellare<br />

inferiore dell’atteso può essere il primo segno<br />

di diagnosi di rombencefalosinapsi; in questi pazienti, i folia<br />

dei due emisferi sono in diretta continuità. Un altro segno<br />

può essere dato dal fatto che i due emisferi non protrudono<br />

nella cisterna magna ed appaiono in diretta continuità<br />

sul piano assiale (Fig. 3). Il piano sagittale mediano<br />

permette la visualizzazione del verme, del quarto ventricolo,<br />

del ponte, del midollo allungato, della cisterna

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!