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Area Soci - SIEOG

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sto schema classificativo. Recentemente<br />

è stata descritta un’altra<br />

variante: l’oloprosencefalia interemisferica<br />

mediana (sintelencefalia), che<br />

colpisce soprattutto il prosencefalo<br />

dorsale; essa rappresenta un’eccezione<br />

alla regola del coinvolgimento in<br />

senso antero-posteriore (Simon et al.,<br />

2002) e potrebbe essere una forma<br />

a sé stante (Fig. 11).<br />

Nella oloprosencefalia alobare si ha<br />

una mancata divisione del prosencefalo<br />

longitudinalmente nei due emisferi<br />

cerebrali, trasversalmente in<br />

telencefalo e diencefalo e orizzontalmente<br />

nei tratti e bulbi olfattivi. E’<br />

caratterizzata da un singolo ventricolo<br />

cerebrale primitivo con un’ampia<br />

cisti dorsale. Nessuna fra le strutture<br />

della linea mediana è presente, compresa la falce<br />

cerebrale, la scissura interemisferica, il setto pellucido, il<br />

corpo calloso e il terzo ventricolo, e i talami sono fusi sulla<br />

linea mediana.<br />

La varietà semilobare è caratterizzata dalla presenza di ventricoli<br />

laterali rudimentali con corni posteriori abbozzati,<br />

sviluppo parziale della scissura interemisferica e della falce<br />

cerebrale, presenti solo posteriormente. Sono presenti<br />

inoltre sia la fusione parziale dei talami che l’agenesia parziale<br />

del corpo calloso. Il setto pellucido è assente.<br />

La varietà lobare è caratterizzata dalla fusione dei corni<br />

frontali, che mostrano un’ampia comunicazione col terzo<br />

ventricolo, agenesia parziale del corpo calloso e assenza<br />

del setto pellucido.<br />

Occorre sottolineare che l’oloprosencefalia è l’unica<br />

malformazione cerebrale descritta nella quale la parte<br />

posteriore del corpo calloso si forma in assenza della formazione<br />

della parte anteriore.<br />

Segni ecografici<br />

La diagnosi prenatale di oloprosencefalia è possibile (Fig.<br />

12) e i criteri diagnostici sono ben<br />

stabiliti (Pilu et al., 1987). La diagnosi<br />

precoce nel primo trimestre di<br />

oloprosencefalia alobare è riportata<br />

in letteratura e si basa sulla visualizzazione<br />

di un ventricolo unico<br />

(Turner et al., 1999; Blaas et al.,<br />

2000) (Fig. 12).<br />

L’evidenziazione di anomalie dei<br />

ventricoli cerebrali sul piano assiale<br />

del cervello fetale e di anomalie della<br />

faccia sono di solito il primo passo<br />

del processo diagnostico (Paladini<br />

e Volpe, 2007). In ogni caso, la<br />

diagnosi definitiva può essere difficile,<br />

soprattutto nei casi di oloprosencefalia<br />

lobare. Infatti, la diagnosi<br />

della forma lobare richiede il piano<br />

coronale mediano per dimostrare<br />

Figura 11. Lo schema rappresenta le diverse varianti dell’oloprosencefalia, a confronto<br />

con un cervello normale.<br />

21<br />

l’assenza del cavo del setto pellucido e la fusione centrale<br />

dei corni frontali (Fig. 10) che comunicano con il<br />

terzo ventricolo (Pilu et al., 1992).<br />

L’aspetto dei corni frontali, che assumono una forma<br />

squadrata “a scatola”, in sezione coronale ricorda quello<br />

della displasia setto-ottica (Fig. 10). La presenza della<br />

fusione delle colonne del fornice e l’assenza del normale<br />

sviluppo della scissura interemisferica nella sua parte<br />

più rostrale aiuta a differenziare l’oloprosencefalia lobare<br />

dalla displasia setto-ottica (Fig. 10). Recentemente, per<br />

differenziare queste due entità si è fatto ricorso ad un<br />

segno ecografico addizionale: nell’oloprosencefalia lobare<br />

l’arteria cerebrale anteriore è spesso spinta anteriormente<br />

al di sotto dell’osso frontale da un ponte di tessuto<br />

corticale anormale tra i due giri frontali (Bernard<br />

et al., 2002).<br />

Questo segno, detto del “serpente sotto la teca cranica”<br />

è chiaramente visibile nella sezione longitudinale<br />

mediana del cervello fetale (Fig. 13).<br />

La RMN è utile in quanto può consentire la valutazione<br />

dei nervi ottici nel terzo trimestre. Nell’oloprosencefalia<br />

A B<br />

Figura 12. (A) Oloprosencefalia alobare: piano assiale del cervello di un feto a<br />

13 settimane che mostra i talami fusi (T), l’assenza delle strutture della linea<br />

mediana e una cavità monoventricolare.<br />

(B) Oloprosencefalia semilobare: sezione assiale di un cervello fetale a 22 settimane.<br />

La scissura interemisferica (freccia) è presente posteriormente ma<br />

assente anteriormente e crea un ventricolo unico.

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