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Ring 003 - Parliamo di Videogiochi

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:INDEPTH: <strong>Ring</strong>#3<br />

Centro. Eliminando Kain, egli<br />

annullerebbe l’ultimo ostacolo<br />

che lo <strong>di</strong>vide dall’ingresso del<br />

“Centro”, dall’ottenere un potere<br />

in grado <strong>di</strong> cambiare la Storia<br />

(ed ovviamente regnare su<br />

Nosgoth). E questo potere, è<br />

prerogativa esclusiva degli esseri<br />

superumani.<br />

Nell’or<strong>di</strong>to tracciato da questi<br />

presupposti si muove Raziel. A<br />

<strong>di</strong>fferenza degli altri tre personaggi<br />

principali,il ven<strong>di</strong>cativo<br />

succhiasangue vive gli avvenimenti<br />

totalmente ignaro del loro<br />

significato. E a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong><br />

loro, l’unica cosa che lo eleva,<br />

seppur lievemente, dalla sua<br />

con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> “strumento”, è la<br />

Mietitrice d’Anime, un’arma potentissima<br />

e ferale che egli<br />

stesso definisce “parassita senziente”:se<br />

nel primo Soul Reaver<br />

vampiro e spada avevano<br />

un legame simbiotico, in questo<br />

capitolo della saga è l’arma a<br />

manipolare il vampiro per chetare<br />

la sua incontenibile sete <strong>di</strong><br />

morte. Oltre alla spada, il ven<strong>di</strong>catore<br />

possiede una volontà<br />

indomita ed una sorta <strong>di</strong> buonsenso<br />

che gli permettono <strong>di</strong> vedere<br />

oltre le apparenze e realizzare<br />

che la morte <strong>di</strong> Kain<br />

permetterebbe a Moebius <strong>di</strong><br />

spadroneggiare su tutta Nosgoth,<br />

e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> trattenersi<br />

dal reclamare la sua vendetta.<br />

Raziel incarna dunque il tipico<br />

“in<strong>di</strong>viduo comune” e<br />

per tanto apparentemente<br />

impotente <strong>di</strong> fronte alla corrente<br />

della Storia. Un barlume<br />

<strong>di</strong> speranza: questo<br />

suo ruolo lascia evincere<br />

che l’uomo, se armato <strong>di</strong> volontà<br />

e determinazione, è in<br />

grado <strong>di</strong> sollevarsi dal suo<br />

ruolo <strong>di</strong> “strumento”.<br />

Occupiamoci infine <strong>di</strong> due<br />

personaggi che finora non erano<br />

stati considerati:<br />

Janos Audron e Vorador, due<br />

vampiri che a causa delle persecuzioni<br />

degli umani sono stati<br />

costretti a vivere nascosti. Essi<br />

introducono un concetto delicato:<br />

i veri malvagi non paiono<br />

essere i vampiri, bensì gli uomini.<br />

Il primo vede nell’ignoranza<br />

la principale causa della<br />

malferatezza umana: è poi lui a<br />

rendere Raziel partecipe del<br />

fatto che la protezione dei Pilastri<br />

(la cui caduta, ricor<strong>di</strong>amo,<br />

avrebbe segnato la fine del regno<br />

<strong>di</strong> Nosgoth) era in antichità<br />

affidata proprio ai vampiri. Nonostante<br />

tutto ciò che ha patito<br />

a causa loro, l’avito vampiro<br />

non riesce ad o<strong>di</strong>are gli uomini:<br />

piuttosto, li compatisce.<br />

Il secondo invece denigra in<br />

maniera assoluta il “gregge<br />

umano”: ed è sua opinione che<br />

compito primo <strong>di</strong> ogni vampiro<br />

sia proprio assicurarsi che<br />

l’estensione <strong>di</strong> questo “gregge”<br />

non superi una determinata soglia.<br />

___________Considerazioni<br />

Chiarito anche il ruolo <strong>di</strong> questi<br />

due personaggi, è finalmente<br />

possibile passare all’analisi vera<br />

e propria. Raziel scopre <strong>di</strong> essere<br />

lui stesso l’anima <strong>di</strong>struttrice<br />

della Mietitrice d’Anime.<br />

Fin dall’antichità, la lama era<br />

stata forgiata a suo esclusivo<br />

appannaggio. Janos, infatti,<br />

nella sua importane rivelazione<br />

in<strong>di</strong>ca Raziel come una sorta <strong>di</strong><br />

Messia, l’in<strong>di</strong>viduo destinato a<br />

salvare Nosgoth dal suo tragico<br />

destino. I Pilastri, secondo le<br />

sue parole, sono in realtà opera<br />

dei vampiri, e proprio i vampiri<br />

possono assolvere al meglio il<br />

compito <strong>di</strong> proteggerli. La vera<br />

causa della corruzione del prezioso<br />

monumento non è dunque<br />

la mancata morte <strong>di</strong> Kain,<br />

ma l’allontanamento dei vampiri<br />

dai Pilastri.<br />

E’ compito <strong>di</strong> Raziel “rimettere<br />

apposto le cose”, servendosi<br />

del potere <strong>di</strong> cui è stato investito.<br />

In seguito Janos viene ucciso<br />

dagli uomini, ed il suo cuore<br />

viene trasportato nella fortezza<br />

dei cavalieri Sarafan. Siamo nel<br />

passato <strong>di</strong> Nosgoth, periodo in<br />

cui Raziel stesso è ancora un<br />

cavaliere <strong>di</strong> questo or<strong>di</strong>ne. Il<br />

nostro vampiro dunque si reca<br />

alla fortezza, deciso a riprendere<br />

il cuore <strong>di</strong> Janos per salvargli<br />

la vita: lì incontra il vecchio sé<br />

stesso, lo uccide, e la Mietitrice<br />

si rivolge contro <strong>di</strong> lui. Essendo<br />

(così pare) deceduti tutti coloro<br />

la cui morte era necessaria<br />

per assolvere il compito per cui<br />

la lama era stata creata, essa<br />

non aveva più ragione <strong>di</strong> esistere.<br />

Anche Raziel deve morire<br />

(<strong>di</strong> nuovo), per poi (<strong>di</strong> nuo-<br />

23<br />

vo) risorgere quando il “cerchio”<br />

sarà prossimo a richiudersi.<br />

Ecco il paradosso: l’anima <strong>di</strong><br />

Raziel (ovvero la Mietitrice) che<br />

reclama la morte del suo stesso<br />

corpo.<br />

Donando a Raziel il ruolo <strong>di</strong><br />

“Messia”, gli sceneggiatori <strong>di</strong>ssipano<br />

totalmente le speranze<br />

<strong>di</strong> cui questo personaggio era<br />

latore. In nessun caso, sembrano<br />

voler suggerire con la<br />

tragica situazione in cui lo abbandonano<br />

all’epilogo, in nessun<br />

caso un semplice uomo<br />

può cambiare la Storia. E<br />

pare che ad<strong>di</strong>rittura gli esseri<br />

apparentemente elevati<br />

siano altrettanto schiavi<br />

della Storia. Una tesi che ha<br />

valore tanto all’interno dell’universo<br />

<strong>di</strong>egetico quanto al suo<br />

esterno, e che quin<strong>di</strong> ci porta a<br />

pensare che anche il fati<strong>di</strong>co<br />

apoftegma che recita “la Storia<br />

ha orrore dei paradossi” sia<br />

altrettanto suscettibile ad una<br />

applicazione nella realtà al <strong>di</strong><br />

fuori dello schermo. Cosa sono,<br />

allora, i “paradossi” tanto temuti<br />

dalla Storia? Per ottenere<br />

tale risposta, pren<strong>di</strong>amo in considerazione<br />

le figure <strong>di</strong> Raziel,<br />

Vorador e Janos.<br />

Entrambi sono la sublimazione<br />

<strong>di</strong> due atteggiamenti opposti,<br />

ma che al contempo si manifestano<br />

come reazione ad una<br />

unica constatazione: la miseria<br />

umana. Nel caratterizzare gli<br />

uomini, gli sceneggiatori li<br />

tacciano <strong>di</strong> ignoranza, povertà<br />

<strong>di</strong> spirito e vanagloria:<br />

in <strong>di</strong>retta contrapposizione a loro<br />

pongono Janos e Vorador,<br />

che rappresentano i due atteggiamenti<br />

(o<strong>di</strong>o e compassione)<br />

che un non appartenente all’umanità<br />

può avere verso <strong>di</strong> essa.<br />

Un’amara considerazione inizia<br />

a stagliarsi all’orizzonte.<br />

“Questo mondo è al <strong>di</strong> là della<br />

redenzione”. Così <strong>di</strong>ce Vorador.<br />

Janos (la compassione) muore,<br />

e Kain, alla fine del gioco, asserisce<br />

che deve rimanere morto<br />

(introducendo una figura, quella<br />

dei misteriosi Hylden, che<br />

probabilmente verrà ripresa nel<br />

sequel).<br />

“La storia ha orrore dei paradossi”...<br />

A questo punto non<br />

resta che riunire l’evento a cui<br />

il termine “paradossi” si riferisce<br />

(la <strong>di</strong>partita <strong>di</strong> un Messia,

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