Ring 003 - Parliamo di Videogiochi
Ring 003 - Parliamo di Videogiochi
Ring 003 - Parliamo di Videogiochi
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
:RUBRICHE: <strong>Ring</strong>#3<br />
Avantgarde____________________________<br />
[Cover Story]<br />
<strong>di</strong> Nemesis Divina<br />
:Comunicazione <strong>di</strong> Servizio:<br />
Prima <strong>di</strong> lasciarvi alla Cover Story<br />
<strong>di</strong> questo mese, abbiamo ritenuto<br />
opportuno spendere qualche riga<br />
per avvisarvi <strong>di</strong> alcune questioni. La<br />
prima e più importante è sicuramente<br />
quella che vede l'apertura<br />
della rubrica <strong>di</strong> Project <strong>Ring</strong> sul<br />
mensile videolu<strong>di</strong>co Evolution: per<br />
info più dettagliate, proseguite all'INDICE<br />
dove troverete l'apposito<br />
link. Il Progetto cresce, e questa<br />
non è l'unica sorpresa che vi riserva<br />
il 2<strong>003</strong>. Inoltre nei prossimi mesi avrete<br />
modo <strong>di</strong> ritrovare tre <strong>di</strong> noi<br />
sulle pagine <strong>di</strong> un'altra nota rivista<br />
del settore, quale ve lo lasciamo<br />
indovinare. Ci congratuliamo con<br />
Sator Arepo, il Pupazzo Gnawd e<br />
Strix per l'avvenuta assimilazione,<br />
ricordandovi comunque che i tre<br />
continueranno a restare con noi finchè<br />
morte non li colga. In chiusura<br />
un paio <strong>di</strong> note: da questo mese<br />
vengono soppresse Opera Rotas<br />
(ormai irrealizzabile per gli impegni<br />
<strong>di</strong> cui sopra) e Cotta Di Maglia, la<br />
rubrica della posta. L'apertura del<br />
FORUM ha inevitabilmente spostato<br />
il fulcro delle <strong>di</strong>scussioni da un'altra<br />
parte e quin<strong>di</strong> preferiamo rimetterla<br />
a dormire in attesa <strong>di</strong> futuri sviluppi.<br />
Ad ogni modo resta attivo l'in<strong>di</strong>rizzo<br />
cotta<strong>di</strong>maglia@project-ring.com:<br />
se desiderate comunicare <strong>di</strong>rettamente<br />
con la Redazione sapete dove<br />
scrivere.<br />
Buona lettura.<br />
PS: Il famoso speciale esclusivo che<br />
avevamo ventilato nel Prossimo Anello<br />
<strong>di</strong> <strong>Ring</strong>#2 è spostato al prossimo<br />
numero per motivi non <strong>di</strong>pendenti<br />
dalla nostra volontà. Ci scusiamo<br />
con i lettori.<br />
Un occhio attraverso il futuro. Il<br />
nostro è il me<strong>di</strong>um che più in<strong>di</strong>ssolubilmente<br />
viaggia parallelo<br />
alla tecnologia, alfiere del<br />
progresso informatico e altresì<br />
schiavo del transito <strong>di</strong>gitale. La<br />
videointerazione viaggia su binari<br />
in continuo trasformare, un<br />
passaggio <strong>di</strong> testimone tecnologico<br />
quinquennale (nel caso<br />
delle console), un ribaltone che<br />
sovverte l’intendere videolu<strong>di</strong>co<br />
e che riscrive ogni volta, quasi<br />
daccapo, i termini della contesa.<br />
Dicevamo della profonda impuntura<br />
che lega VG e progres-<br />
so tecnologico; in nessun altro<br />
me<strong>di</strong>um è ravvisabile un simile<br />
duetto. La parola scritta è da<br />
tempo fissa in mezzi espressivi<br />
dati e accettati (carta e penna)<br />
ed è solo sottopelle che mutano<br />
le forme del narrare per iscritto,<br />
è solo nell’intimo delle frasi<br />
e del comporre le stesse che il<br />
testo muta <strong>di</strong> forma (perché <strong>di</strong><br />
forme ne ha mutate a centinaia<br />
e sempre ne muta…). Il cinema<br />
propone un movimento già più<br />
ravvicinabile a quello del VG; il<br />
fare cinema è cambiato sotto il<br />
profilo dei mezzi concessi: il<br />
sonoro, il colore, effetti visivi<br />
ed effetti speciali, più svariate<br />
tecniche miste che propongono<br />
sia una rilettura interna al testo<br />
che esterna e dunque tecnologica<br />
(semplicemente si pensi al<br />
bullet-time degli Wachowski).<br />
Come saggiamente annota<br />
Francesco Alinovi nel saggio<br />
‘Serio Videoludere’ 1 : “In mezzi<br />
espressivi più maturi lo sviluppo<br />
della tecnologia è messo al<br />
servizio del soggetto che si<br />
vuole rappresentare […] le innovazioni<br />
in campo del hardware<br />
sono la conseguenza <strong>di</strong> necessità<br />
software”. Qualcuno eccepirà<br />
la necessità <strong>di</strong> upgrade<br />
tecnici per ampliare la tavolozza<br />
espressiva del VG (è pensabile<br />
uno Shen Mue su Atari<br />
2600?), d’altra parte questo<br />
viene a riprova dell’inadeguatezza<br />
dell’attuale concezione<br />
dell’ambient videoespressivo.<br />
Laddove altri mezzi espressivi<br />
sgorgano in forma semidefinitive,<br />
il VG è un ente informe,<br />
privo <strong>di</strong> scheletro o carapace,<br />
un essere molle e flaccido. Da<br />
questa indefinibilità <strong>di</strong> fondo si<br />
può d’altra parte evincere la<br />
potenzialità notevole <strong>di</strong> un me<strong>di</strong>um<br />
che, a questo sta<strong>di</strong>o evolutivo,<br />
cresce esponenzialmente<br />
senza limiti o <strong>di</strong>rezioni predefinite.<br />
Il VG dei giorni nostri è<br />
ancora massa molle, ma uno<br />
scheletro comunicativo si prospetta<br />
all’orizzonte, ben <strong>di</strong> là<br />
del morbido videointrattenimento.<br />
Ma, come si <strong>di</strong>ceva in<br />
apertura, gettiamo uno sguardo<br />
2<br />
oltre. Si parlava del filo doppio<br />
che interlaccia VG e tecnocrescendo,<br />
allora proviamo a delineare<br />
lo scenario futuro: da che<br />
parte andremo? Lo si è chiesto<br />
nel Forum <strong>di</strong> RING e le risposte<br />
sono state abbastanza eloquenti<br />
in proposito, tutti aspettano<br />
una crescita (come da programma)<br />
legata ai mezzi espressivi,<br />
non ai mo<strong>di</strong>. Si prospettano<br />
balzi evolutivi in seno<br />
all’interattività o all’intelligenza<br />
artificiale, altri invocano una<br />
maggiore influenza sensoriale<br />
che ottunda l’u<strong>di</strong>to (sonoro <strong>di</strong>namico<br />
relazionato alle situazioni<br />
lu<strong>di</strong>che), la vista (occhiali<br />
che immergano totalmente nell’<br />
ambiente <strong>di</strong> gioco) e persino<br />
l’olfatto. In uno scenario completamente<br />
utopico (<strong>di</strong>stopico?)<br />
potremmo persino ipotizzare<br />
microchip sottopelle che, oltre<br />
a svolgere funzioni generiche<br />
(carta d’identità, <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to,<br />
check up me<strong>di</strong>co, ecc…) si occupi<br />
<strong>di</strong> stimolare opportune zone<br />
del cervello (dunque sintetizzando<br />
l’ambiente au<strong>di</strong>ovisivolfattivo<br />
<strong>di</strong>rettamente nel nostro<br />
cervello). Tornando con i<br />
pie<strong>di</strong> nel 2<strong>003</strong>, il risultato della<br />
<strong>di</strong>scussione è stata una notevole<br />
attesa nei confronti <strong>di</strong> periferiche<br />
e <strong>di</strong> un potenziato calcolo<br />
computazionale. In definitiva<br />
l’evolvere del videogioco è legato<br />
ad una maratona tecnologica<br />
che porta ad ogni tappa ad<br />
un allargamento delle prospettive<br />
d’azione. Ma è la corsa<br />
l’approccio migliore? Non sarebbe<br />
forse il caso <strong>di</strong> fermarsi e<br />
riflettere? Quanti pensatori<br />
hanno dato vita alle loro più<br />
importanti tematiche, mentre<br />
correvano? Molto pochi, temo.<br />
Notoriamente, conviene sedere<br />
oziosamente sotto un albero in<br />
primavera, <strong>di</strong>stendere le gambe<br />
e incrociare la mani sul petto…<br />
e aspettare che una mela ci cada<br />
sulla testa.<br />
[ 1 Tratto dal volume “Per una cultura<br />
dei videogames – teorie e<br />
prassi del videogiocatore ”. A cura<br />
<strong>di</strong> Matteo Bittanti, E<strong>di</strong>zioni Unicopli,<br />
2002.]