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Ring 003 - Parliamo di Videogiochi

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:RECENSIONI: <strong>Ring</strong>#3<br />

Sei Pezzi da Mille________________________<br />

[Grand Theft Auto: Vice City]<br />

<strong>di</strong> Sator Arepo<br />

“Che io mi ricor<strong>di</strong>, ho sempre voluto fare il gangster.”<br />

Ray Liotta in Quei Bravi Ragazzi<br />

L’avevano spe<strong>di</strong>to a Dallas ad ammazzare un pappone negro<br />

<strong>di</strong> nome Wendell Durfee. Non era sicuro <strong>di</strong> farcela. Il Consiglio<br />

dei gestori <strong>di</strong> casinò gli aveva offerto il viaggio. In prima<br />

classe. Avevano attinto dai loro fon<strong>di</strong> neri. L’avevano pagato.<br />

Gli avevano dato sei pezzi da mille.<br />

James Ellroy, Sei Pezzi da Mille<br />

_________Fergeddabou<strong>di</strong>d<br />

Fondamentalmente,<br />

GTA: Vice City è<br />

un gioco orribile,<br />

con i suoi mille <strong>di</strong>fetti<br />

accatastati in<br />

un concept non più fresco come<br />

una volta, il tutto impreziosito<br />

da idee fiche, che però assumomo<br />

la stessa simbolica valenza<br />

<strong>di</strong> una passata <strong>di</strong> zucchero<br />

a velo sopra una forma <strong>di</strong><br />

sterco <strong>di</strong> vacca. Uno <strong>di</strong> quegli<br />

sterchi duri da lancio.<br />

Cominciando dallo zucchero a<br />

velo, è doveroso segnalare la<br />

cura posta nell’allestimento della<br />

colonna sonora. Dieci stazioni<br />

ra<strong>di</strong>ofoniche si contendono<br />

circa nove ore <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussioni<br />

folli e della miglior merda musicale<br />

partorita negli anni ottanta:<br />

dalla A <strong>di</strong> (Bryan) Adams<br />

alla doppia Zeta <strong>di</strong> Ozzy Osbourne.<br />

Molto carino da parte<br />

<strong>di</strong> Rockstar Games trapanarci<br />

con Two Minutes to Midnight<br />

mentre cavalchiamo una Harley<br />

look-alike, oppure deliziarci con<br />

un mambo ven<strong>di</strong>cativo <strong>di</strong> Tito<br />

Puente nel quartiere cubano.<br />

Del resto, <strong>di</strong>etro a questa feature<br />

non si cela una idea folgorante;<br />

è bastata la volontà <strong>di</strong><br />

acquistare i <strong>di</strong>ritti delle canzoni.<br />

Ah, e i sol<strong>di</strong>. Ci sono voluti pure<br />

i sol<strong>di</strong>.<br />

Passiamo quin<strong>di</strong> alla decisione<br />

<strong>di</strong> attribuire finalmente una<br />

personalità (ed un nome: Tommy<br />

Vercetti) al precedentemente<br />

tabuloraso protagonista. Una<br />

caratterizzazione resa anche<br />

grazie al doppiaggio <strong>di</strong> Ray<br />

Liotta, il quale, poverino, si impegna,<br />

risaltando nella me<strong>di</strong>o-<br />

crità recitativa dei comprimari,<br />

oltretutto appesantiti da battute<br />

caricate all’inverosimile 1 che,<br />

invece <strong>di</strong> dare compiutezza alla<br />

storia, strappano easy sorrisetti<br />

e si <strong>di</strong>menticano subito. No<br />

perché la storia, nonostante gli<br />

investimenti fatti, continua ad<br />

essere un mero pretesto per<br />

macinar missioni, e non bastano<br />

certo le citazioni cinefile a<br />

dare un tono all’ambiente 2 . Del<br />

resto non c’è Michael Mann a<br />

scrivere/<strong>di</strong>rigere le cut scenes<br />

<strong>di</strong> GTA: Vice City, quanto un<br />

regista impegnato più a far notare<br />

le piccole chicche del motore<br />

grafico (le sequenze sovraesposte<br />

alla luce solare si<br />

sprecano) che a raccontare per<br />

immagini.<br />

Tutta la componente <strong>di</strong> zucchero<br />

a velo, riassumendo, è<br />

<strong>di</strong>visibile in due parti: quella facilmente<br />

ottenibile versando<br />

sol<strong>di</strong> (ed il portafogli <strong>di</strong> Rockstar<br />

Games ha una certa capienza),<br />

e quella che denota una<br />

buona volontà realizzativa,<br />

ma con risultati per la maggior<br />

parte amatoriali.<br />

Ciò che rimane è lo sterco <strong>di</strong><br />

vacca. Sì insomma, il gioco.<br />

25<br />

Genere:<br />

Simulatore <strong>di</strong> figlio<br />

<strong>di</strong> puttana<br />

Etichetta: Rockstar Games<br />

Sviluppatore: Rockstar North<br />

Sistema: PS2<br />

Giocatori:<br />

Svariati milioni<br />

in tutto il mondo<br />

Versione: PAL<br />

Anno: 2002<br />

________Rinunci a Satana?<br />

Si viaggia fondamentalmente in<br />

due mo<strong>di</strong> per le strade <strong>di</strong> Vice<br />

City: a pie<strong>di</strong> o con un mezzo <strong>di</strong><br />

trasporto. (Niente cavalli; piantatela<br />

quin<strong>di</strong> con la melo<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />

Epona.)<br />

Per quanto riguarda i veicoli,<br />

l’ampliamento del parco macchine,<br />

unitamente ad un’accurata<br />

<strong>di</strong>versificazione delle prestazioni,<br />

riesce ad appassionare,<br />

soprattutto grazie all’introduzione<br />

delle moto. Meravigliose<br />

da guidare. Dispiace solo<br />

che lo scenario non sia poi così<br />

suscettibile alla devastazione<br />

perpretrabile su gomma…<br />

Viaggio su una decappottabile<br />

color oro quando noto, all’angolo<br />

<strong>di</strong> un incrocio, un bar con tavolini<br />

all’aperto. Sorrido con un<br />

sorriso ebete à la Tom Cruise e<br />

mi <strong>di</strong>rigo contro detti allestimenti.<br />

Dopo che, a seguito dell’<br />

urto, la mia auto si cappotta,<br />

rivelando una perfetta cementificazione<br />

tra tavoli e marciapiede,<br />

penso: “Qui qualcuno<br />

non ha giocato a Crazy Taxi…”<br />

I responsabili della sezione<br />

“su suola”, sarebbero invece da<br />

arrestare in blocco e condurre<br />

in quella terribile caserma del<br />

G8. Vedere Tommy Vercetti in<br />

movimento è infatti il metodo

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