Ring 003 - Parliamo di Videogiochi
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:RUBRICHE: <strong>Ring</strong>#3<br />
State of the fart_________________________<br />
[Kakka Banzai: Ghost in the Shell]<br />
<strong>di</strong> Amano76<br />
"sono io che ho scorreggiato o è un gioco Bandai?"<br />
Antico proverbio giapponese<br />
Molti tie-in sono<br />
merda. Ne puzzano<br />
perfino, anche<br />
se sono su cd<br />
e i cd non hanno<br />
odore (d'altronde non ce l'ha<br />
neanche il gas nervino).<br />
Alcuni, puzzano meno. Magari<br />
perchè invece <strong>di</strong> essere stati<br />
cagati come capitava, sono stati<br />
frutto <strong>di</strong> fatiche constatabili e<br />
sulla superficie del <strong>di</strong>sco ottico<br />
è rimasto un pò <strong>di</strong> quel sudore<br />
che c'è voluto per tirarli fuori.<br />
In questo giro <strong>di</strong> pochi eletti<br />
bazzica Ghost in Shell, e il<br />
motivo è presto detto: è Sony.<br />
Per carità, nessun partitismo<br />
qui, solo una considerazione<br />
simpatica circa la capacità della<br />
conquistatrice dei 32-bit <strong>di</strong> valutare<br />
il mercato dei videogiochi<br />
e trovare infallibilmente gli spazi<br />
in cui inserirsi. Nel caso dei<br />
titoli ispirati a cartoni o manga<br />
è già notevole l'aver scelto l'opera<br />
<strong>di</strong> Shiroo, <strong>di</strong> lettura non<br />
facile e <strong>di</strong> una popolarità non<br />
esattamente nazionale, ma ancor<br />
più notevole è che il prodotto<br />
finale tenga fede alla sua ispirazione<br />
almeno quanto <strong>di</strong>mostri<br />
una propria "personalità"<br />
nel sapere intrattenere (per<br />
breve tempo purtroppo).<br />
_______Ghost in the ascella<br />
Diciamolo subito: questo titolo<br />
non è un formidabile poker<br />
sfuggito alle attenzioni dei re-<br />
censori occidentali. Ci sono solo<br />
una coppia <strong>di</strong> jack (Jumpin'<br />
Flash) e un asso, rappresentato<br />
peraltro dai filmati a cartoni<br />
animati, aspetto non universalmente<br />
apprezzato.<br />
Realizzati da Production I.G.<br />
(che nello stesso periodo era al<br />
lavoro su un altro Ghost in the<br />
Shell, quello <strong>di</strong> Mamoru Oshii)<br />
gli spezzoni in animazione utilizzano<br />
una colorazione artificiosa,<br />
chiamata "Animo", che<br />
<strong>di</strong>mostra senza mezzi termini la<br />
sua (in)natura da macintosh,<br />
ma che allo stesso tempo vale<br />
da punto <strong>di</strong> congiunzione con le<br />
riconoscibili tavole a colori <strong>di</strong><br />
mastro-Shiroo. A operare il recupero<br />
è nientemeno che Toshihiro<br />
Kawamoto, noto character<br />
designer <strong>di</strong> Cowboy be-bop,<br />
qui <strong>di</strong>rettore delle animazioni 1 ,<br />
che ha adattato il tratto <strong>di</strong> Shiroo<br />
senza perderne i clichè, e<br />
che si è prestato alla capace<br />
regia <strong>di</strong> Shinji Takagi, uno dei<br />
padri della serie Yarudra 2 .<br />
E non finisce qui: a <strong>di</strong>spetto<br />
<strong>di</strong> un lungometraggio, quello <strong>di</strong><br />
Oshii, che privilegiava i temi<br />
dell'opera originale tralasciando<br />
il caratteristico background<br />
meccanico e il "popoloso" cast<br />
che componeva la squadra<br />
Ghost nel manga, il gioco <strong>di</strong><br />
Kenji Sawaguchi restituisce la<br />
ribalta ai fuchikoma, ai battibecchi<br />
tra Bato e Togusa, a Boma<br />
e Pazu (che appaiono in<br />
due scene, ma almeno appaiono)<br />
e soprattutto al character<br />
design dell'autore, complesso e<br />
dettagliato eppure totalmente<br />
abbandonato nel film a cartoni.<br />
L'aspetto narrativo del gioco<br />
non è da sottovalutare: contribuisce<br />
a creare un atmosfera<br />
molto attigua a quella dell'opera<br />
originale, grazie a caratterizzazioni<br />
che non "ripetono" pe<strong>di</strong>ssequamente<br />
quelle del manga,<br />
ma che riescono allo stesso<br />
tempo a reggersi sulle proprie<br />
46<br />
Genere: Azione<br />
Etichetta: Sony<br />
Sviluppatore: eXact<br />
Sistema: PlayStation<br />
Giocatori: Fino a 1<br />
Versione: Giapponese<br />
Anno: 1997<br />
gambe e a costruire un plot<br />
cre<strong>di</strong>bilmente affine. Un vero e<br />
proprio asso nella manica del<br />
team eXact, che ha saputo rielaborare<br />
con inventiva gli spunti<br />
offerti dalla fonte.<br />
__Poligoni poveri ma onesti<br />
(per ipocrisia?)<br />
E su quello stesso altare ove è<br />
stata deposta in offerta un bella<br />
fetta del budget <strong>di</strong> produzione<br />
(le sequenze d'animazione sono<br />
state tra le più costose nella<br />
storia dei full motion a cartoni)<br />
sono anche state sacrificate le<br />
viscere della giocabilità, lasciando<br />
una gocciolante traccia<br />
<strong>di</strong> avversari preve<strong>di</strong>bili. Tuttavia<br />
una <strong>di</strong>fficoltà tanto con<strong>di</strong>scendente<br />
non deve essere<br />
fraintesa per una pigra trascuratezza<br />
dei programmatori. Il<br />
tentativo è stato quello <strong>di</strong> concentrare<br />
gli sforzi sulla componente<br />
narrativa a <strong>di</strong>spetto <strong>di</strong><br />
quella strategica, mirando eminentemente<br />
ad accontentare<br />
più il fan che il giocatore me<strong>di</strong>o,<br />
e se la decisione è deprecabile<br />
per il suo poco coraggio<br />
pure non se ne può ignorare la