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editoriale - Guardia Costiera

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en 1.300 giornalisti provenienti da paesi quali<br />

Argentina, Australia, Belgio, Croazia, Finlandia,<br />

Francia, Giappone e via in un lungo elenco alfabetico<br />

fino all’Ungheria.<br />

Come ogni anno il Salone di Genova è anche<br />

momento di incontro tra istituzioni e operatori, tra<br />

pubblico e istituzioni, insomma, un’occasione<br />

La staff al completo della<br />

trasmissione “Navigare Informati”<br />

presente in fiera per la consegna<br />

dell’omonimo premio<br />

Il Ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio<br />

ghiotta per tutti per mettere in chiaro le proprie<br />

intenzioni o per avanzare proposte costruttive. Di<br />

queste occasioni la quarantaseiesima edizione del<br />

salone genovese ne ha ospitate 142, tra convegni,<br />

dibattiti, presentazioni, dimostrazioni e gare sportive.<br />

Tra gli interventi più significativi troviamo<br />

quello del Ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio,<br />

il quale ha affermato: “Nessun pregiudizio sui<br />

diportisti, potenzieremo le aree marine protette.”<br />

Altri interventi importanti sono stati quelli del vicepresidente<br />

del Consiglio dei Ministri Massimo D’Alema<br />

e del ministro dei Trasporti Bianchi, il primo<br />

ha affermato: “Basta con i preconcetti verso i<br />

diportisti. Sì a un patto con le imprese per la crescita<br />

della nautica.” Il ministro Bianchi si è compiaciuto<br />

dello stato di salute del settore nautico e ha<br />

affermato: “Ha la più alta capacità di generare ricchezza<br />

fra tutti i settori dell’industria marittima, con<br />

un moltiplicatore che per ogni euro investito mette<br />

in moto una produzione di 4,5 euro.” L’atteggiamento<br />

favorevole del mondo politico nei confronti<br />

del settore nautico è molto importante, non possiamo<br />

che auspicare che si concretizzi il Patto di crescita<br />

tra le imprese di settore e il Governo propo-<br />

sto dal vicepresidente del Consiglio dei Ministri<br />

Massimo D’Alema.<br />

Vediamo ora le barche che gli operatori, nazionali<br />

e internazionali, hanno voluto proporre al<br />

mercato italiano in occasione dell’ultimo salone<br />

genovese. Le novità, ossia barche viste per la<br />

prima volta dal pubblico, sono tante e in parte le<br />

Il Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi<br />

avevamo già viste in occasione del salone di Cannes,<br />

il quale ha preso vita in settembre. Cercheremo<br />

di citare quelle che riteniamo maggiormente<br />

interessanti per il grande pubblico, pur tuttavia,<br />

parlando anche di barche per pochi, ossia, quei<br />

superyacht che quest’anno a Genova erano numerosi<br />

come non mai. Tra i natanti, dunque barche<br />

non registrate, intendiamo segnalare inizialmente<br />

le derive, ossia le piccole imbarcazioni a vela non<br />

cabinate, destinate a chi cerca un mezzo semplice<br />

da gestire e sicuramente economico. Non sono<br />

mai molte le novità in questo segmento, ma quest’anno<br />

le aziende ne hanno proposte tre, ossia,<br />

l’Open 5.00, una barca tecnica di circa 5 metri di<br />

lunghezza, il Laser Aura, piccola deriva dedicata<br />

in modo particolare ai neofiti ma capace di regale<br />

emozioni anche ai più esperti e poi Trug, una<br />

barca decisamente originale realizzata con materiali<br />

pregiati e in grado di esprimere performance<br />

di rilievo, anche se, non è proprio la barca che si<br />

può utilizzare ovunque e sempre. Come di consueto<br />

nel padiglione riservato alle derive c’era anche<br />

il Centro Nautico Adriatico, cantiere impegnato<br />

con successo crescente nello sviluppo di progetti<br />

NOTIZIARIO DELLA<br />

GUARDIA COSTIERA<br />

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