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editoriale - Guardia Costiera

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Qui di seguito si propone una veloce panoramica<br />

relativa ai principali profili di novità<br />

caratterizzanti l’avvenuta “riforma degli<br />

appalti pubblici”.<br />

La vastità dell’argomento impone, però, di<br />

focalizzare l’attenzione solo su alcuni aspetti<br />

peculiari (quali, ad esempio, le nuove procedure<br />

di affidamento, la disciplina del contenzioso,<br />

l’istituto dell’avvalimento), senza poter<br />

affrontare alcuni importanti temi di portata<br />

generale, tra i quali, ad esempio, il rapporto<br />

tra codice dei contratti e articolo 117 della<br />

Costituzione, che ha già acceso un vivace<br />

dibattito in dottrina, per i paventati profili di<br />

incostituzionalità legati ad un possibile eccesso<br />

di delega.<br />

Il quadro normativo<br />

Preliminarmente, appare utile delineare, seppur<br />

brevemente, il previgente quadro normativo<br />

di riferimento in materia di affidamenti<br />

pubblici.<br />

Il codice dei contratti pubblici (d’ora in avanti<br />

denominato “codice”) è stato approvato<br />

con decreto legislativo<br />

12 aprile 2006, n.163<br />

ed è entrato in vigore,<br />

dopo una vacatio di 60<br />

giorni dalla pubblicazione,<br />

lo scorso 1° luglio.<br />

Tale provvedimento racchiude,<br />

in un unico<br />

corpo normativo, la<br />

disciplina dei contratti di<br />

lavori, servizi e forniture<br />

nei settori ordinari e speciali,<br />

sia di rilievo nazionale<br />

che comunitario,<br />

nonché la disciplina<br />

delle grandi infrastrutture<br />

di carattere strategico e<br />

quella relativa al contenzioso.<br />

Principalmente, il codice,<br />

in attuazione della delega<br />

contenuta nell’articolo 25 della legge 18 aprile<br />

2005, n. 62 (legge comunitaria 2004), recepisce<br />

le direttive comunitarie 17/2004, relativa<br />

agli appalti e alle concessioni di lavori, servizi<br />

e forniture nei settori speciali (gas, energia termica,<br />

elettrica, acqua, trasporti, servizi postali,<br />

estrazioni di petrolio e altri combustibili), e<br />

18/2004, relativa all’unificazione della disciplina<br />

degli appalti e concessioni di lavori, servizi<br />

e forniture nei settori ordinari.<br />

Nel nostro ordinamento (come evidenziato<br />

anche nel quadro sinottico appresso riportato),<br />

prima del recepimento delle citate direttive,<br />

gli appalti pubblici risultavano disciplinati<br />

da un’infinità di norme di diverso rango.<br />

Come noto, inoltre, la potestà normativa statale,<br />

anche in materia di affidamenti pubblici,<br />

è stata nel tempo erosa, oltre che verso l’alto<br />

(in favore dell’UE), anche verso il basso, a<br />

seguito della riforma del Titolo V della Costituzione,<br />

che ha notevolmente ampliato la<br />

potestà legislativa in favore delle regioni.<br />

Uno scenario caratterizzato da una tale frammentarietà,<br />

quindi, permette di apprezzare lo<br />

sforzo compiuto dal legislatore nazionale,<br />

che, in occasione del recepimento del menzionato<br />

pacchetto di direttive europee, ha<br />

introdotto una disciplina unitaria ed organica<br />

di tutte le fasi del processo di realizzazione<br />

degli appalti e delle concessioni di lavori, servizi<br />

e forniture, sia nei settori ordinari, che in<br />

quelli speciali; sia sopra che sotto soglia.<br />

Il codice, quindi, compendia organicamente<br />

l’intera materia in esame:<br />

- semplificandone e rafforzandone la norma-<br />

tiva, con l’obiettivo di rendere il mercato del<br />

“public procurement” più efficiente, integrato<br />

e competitivo;<br />

- modernizzando la disciplina e le procedure<br />

degli affidamenti pubblici, così da consentire<br />

il più esteso impiego delle nuove tecnologie<br />

dell’informazione e delle telecomunicazioni;<br />

- garantendo la massima flessibilità degli strumenti<br />

giuridici utilizzati, in modo da agevolare<br />

le amministrazioni aggiudicatici nella<br />

NOTIZIARIO DELLA<br />

GUARDIA COSTIERA<br />

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