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editoriale - Guardia Costiera

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di come rocce o alghe. Una volta che le uova si sono<br />

schiuse, i giovani calamari si nutriranno prevalentemente<br />

di larve di crostacei mentre una volta adulti la<br />

loro dieta varierà tra molluschi, crostacei e soprattutto<br />

pesci (che preferiscono).<br />

Entrambe le specie sono pelagiche e popolano prevalentemente<br />

il Mediterraneo e l’Atlantico, dove<br />

sono presenti anche altre specie (circa 20 per il<br />

calamaro), vivono mediamente tra i 30 ed i 300<br />

metri di profondità, spostandosi in branchi e risalendo<br />

in superficie durante la notte alla ricerca di cibo<br />

per tornare in acque più profonde durante le ore<br />

diurne. Data la loro distribuzione pressoché uniforme<br />

in tutto il Mediterraneo, i totani ed i calamari<br />

sono una delle fonti di pesca tra le più importanti<br />

per quanto riguarda i molluschi; per la loro cattura<br />

vengono usate prevalentemente<br />

reti a strascico e reti a circuizione,<br />

con l’uso, di notte, anche di lampade<br />

per attirarli in superficie. Per la<br />

piccola pesca si usano invece prevalentemente<br />

lenze con esca, specialmente<br />

nel periodo autunnale<br />

dove tendono ad avvicinarsi di più<br />

alla costa.<br />

Ad ogni modo, queste specie non<br />

sono apprezzate e predate unicamente<br />

dall’uomo ma rappresentano<br />

una buona fonte di cibo per<br />

diversi mammiferi marini quali delfini<br />

e foche,<br />

oltre a garantire<br />

la base della<br />

dieta di numerose<br />

specie di<br />

pesci predatori.<br />

In cucina<br />

Totani e calamari<br />

sono commercializzati<br />

e consumati<br />

sia freschi<br />

che congelati<br />

dal momento<br />

che in questo<br />

stato si conservano<br />

decisamente a lungo; l’animale fresco ha colori<br />

brillanti che tendono invece ad opacizzarsi con il<br />

tempo, fino ad uno sbiadimento ed un ingiallimento<br />

generale. Questi molluschi, rispetto al pesce, sono<br />

pressoché inodori da crudi mentre acquistano un<br />

profumo caratteristico ed intenso una volta sottoposti<br />

a cottura. Sia il Loligo che il Todarodes sono caratterizzati<br />

da un’alta quantità di tessuto connettivo che<br />

rende le loro carni piuttosto dure, il che consiglia una<br />

28<br />

NOTIZIARIO DELLA<br />

GUARDIA COSTIERA<br />

loro frollatura, per avere il giusto rapporto tra consistenza<br />

e morbidezza, prima di essere consumate.<br />

Dal punto di vista nutrizionale, il calamaro, considerato<br />

più pregiato del totano, ha un basso contenuto<br />

calorico, pur essendo una<br />

buona fonte di proteine, oltre<br />

che di sodio, potassio, calcio,<br />

fosforo e vitamina A. e<br />

B1. Per secoli alla base della<br />

cucina povera dei pescatori<br />

del mediterraneo, la loro<br />

carne si presta a diversi tipi<br />

di preparazione e, d’altro<br />

canto, sono noti presentati in<br />

numerose varianti sul tema; sono ottimi se consumati<br />

semplicemente aperti e cotti sulla griglia così<br />

come più elaborati ripieni ed al forno.<br />

Dal punto di vista alimentare, sarebbe meglio consumarli<br />

con poco olio e come ingredienti delle<br />

insalate di mare astenendosi possibilmente dal<br />

consumarli tagliati ad anelli e fritti, come invece è<br />

tradizione. Ma chi di noi, ogni tanto, non cede ai<br />

peccati di gola?<br />

ANNO VIII N°6 - DICEMBRE 2006

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