editoriale - Guardia Costiera
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quello di pattugliare tutta la Zona Economica<br />
Esclusiva del Senegal, dalla città di Saint Louis<br />
all’estremo Nord del Paese nei pressi del confine<br />
mauritano, sino al limite Sud coincidente con il<br />
fiume Gambia e con la città di Casamance, tutte<br />
zone che assieme a Kayar e Mbour, hanno registrato<br />
il maggior numero di partenze di cayuccos,<br />
al fine di intercettare e segnalare alle locali<br />
Autorità, uniche competenti ad intervenire, le<br />
piroghe dirette verso le Canarie.<br />
In tale compito si veniva supportati dalle Unità<br />
della Marina Senegalese, cui compete il diritto di<br />
fermo e controllo, e dalle forze di polizia locali<br />
(la “Gendarmerie” e la “Police Nationale”), i cui<br />
rappresentanti sono stati imbarcati per tutta la<br />
durata delle navigazioni operative.<br />
8<br />
NOTIZIARIO DELLA<br />
GUARDIA COSTIERA<br />
Le differenze con l’Italia<br />
Molte sono le differenze tra le<br />
operazioni svolte in Atlantico e<br />
quelle che la <strong>Guardia</strong> <strong>Costiera</strong> è<br />
quotidianamente abituata ad<br />
affrontare nel “Mare Nostrum”.<br />
Il comportamento dei<br />
clandestini<br />
Nelle acque del Canale di Sicilia,<br />
l’individuazione dei clandestini<br />
determina, nella maggior<br />
parte dei casi, un’operazione<br />
SAR con conseguente trasbordo<br />
o rimorchio sino al porto italiano,<br />
spesso Lampedusa, meta finale<br />
predeterminata della traversata<br />
dal confine libico-tunisino, fermi<br />
restando i successivi accertamenti<br />
di polizia giudiziaria. In Senegal,<br />
viceversa, la consapevolezza<br />
del fatto che l’intercettazione<br />
comporta il respingimento alla<br />
frontiera, con rimpatrio in quella<br />
terra che si cercava di abbandonare,<br />
rende decisamente meno<br />
collaborativi i disperati presenti<br />
sull’imbarcazione in legno. Tutto<br />
ciò è dovuto, ovviamente, alla<br />
possibilità di intervenire direttamente<br />
nelle acque dello Stato di<br />
partenza o di transito. E’ altrettanto<br />
evidente che se in Italia<br />
sono le stesse persone imbarcate<br />
ad avvertire le Autorità preposte,<br />
con cellulari o satellitari, comunicando<br />
la propria posizione, in<br />
Senegal una tale opzione è da<br />
escludere ab origine. Anzi, a<br />
seguito dell’individuazione del caiucco dall’alto,<br />
tramite gli aerei inseriti nel dispositivo, si è notata<br />
la tendenza, conseguente all’avvistamento, alla<br />
modifica - talora radicale - degli elementi del moto<br />
(specialmente la rotta) con ovvie conseguenze<br />
sulla capacità di scoperta da parte dell’Unità<br />
Navale. Giungere nella zona di interesse parecchie<br />
ore dopo la segnalazione, a causa della<br />
distanza dal target plottato, significa confrontarsi<br />
con aree di ricerca molto estese e, di riflesso, vedere<br />
ridotte le possibilità di concludere positivamente<br />
l’operazione.<br />
Il tipo di imbarcazioni<br />
A fronte del classico peschereccio nordafricano o<br />
del gommone, l’immigrazione dall’area sub tropi-<br />
ANNO VIII N°6 - DICEMBRE 2006