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editoriale - Guardia Costiera

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46<br />

NOTIZIARIO DELLA<br />

GUARDIA COSTIERA<br />

In alto: i parenti in attesa davanti<br />

alla Delegazione di spiaggia di<br />

Casamicciola Terme e il 1° Mar.<br />

NP Antonio Visone.<br />

zazione e negli uomini<br />

della <strong>Guardia</strong> <strong>Costiera</strong><br />

che si stavano prodigando<br />

da ore senza<br />

alcun risparmio di<br />

energie nelle ricerche e<br />

che, con l’aiuto della<br />

buona sorte, prima o<br />

poi avrebbero riportato<br />

i tre ragazzi sani e<br />

salvi a casa. Del resto<br />

proprio Ischia, in un<br />

passato ancora troppo<br />

recente, aveva vissuto<br />

sulla propria pelle<br />

un altro dramma che<br />

aveva scosso la comunità<br />

isolana, ed in quei<br />

momenti il pensiero di molti andava anche ai tre<br />

pescatori del M/P Padre Pio che nel giugno del 2005<br />

erano scomparsi nelle acque antistanti il porto di<br />

Casamicciola. Intanto le operazioni di ricerca continuavano<br />

strenuamente e senza sosta anche<br />

durante la notte con l’impiego di tutti i mezzi navali<br />

disponibili secondo schemi di ricerca a percorsi<br />

paralleli che comprendevano la copertura di tutto<br />

il tratto di mare compreso tra le isole di Ischia e<br />

Ventotene verso sud-ovest.<br />

Anche tra la popolazione civile il forte spirito<br />

di solidarietà spingeva alcuni esperti diportisti a<br />

chiedere al Capo del Circondario Marittimo di<br />

Ischia di poter concorrere alle operazioni di<br />

ricerca. Questi, comprendendo lo stato d’animo<br />

dei volontari ed anche al fine di non lasciare<br />

nulla di intentato, ipotizzando un eventuale ricovero<br />

dei naufraghi in una delle tante baie dell’isola<br />

difficilmente raggiungibili via terra e non<br />

servite da copertura telefonica, disponeva<br />

che si dividessero in due gruppi con a<br />

bordo di ciascuno un militare dell’Autorità<br />

Marittima ed effettuassero con rotte opposte<br />

il periplo dell’isola. Anche tale tentativo<br />

risultava tuttavia vano. Il porto di Ischia<br />

nel frattempo era divenuto un via vai di<br />

motovedette che scalavano a turno il predetto<br />

approdo, sia per fare rifornimento di<br />

carburante sia per trovare qualche attimo<br />

di respiro dopo ore ed ore di ricerche in<br />

mare che con il passare del tempo si era<br />

andato progressivamente ingrossando.<br />

Con le prime luci dell’alba anche i velivoli<br />

riprendevano le operazioni setacciando<br />

ripetutamente le zone di mare assegnate.<br />

I familiari dei tre ragazzi, ormai da oltre<br />

venti ore in trepidante attesa di una notizia<br />

che non arrivava mai, erano consapevoli<br />

della imponente macchina dei soccorsi che<br />

dal primo istante della vicenda stava cercando di<br />

riportare a casa il natante disperso ed il suo equipaggio<br />

ed, in fondo, in tutti c’era la certezza che<br />

prima o poi ciò sarebbe avvenuto. Alle ore 09:55<br />

la M/V CP 280, al Comando del 1° M.llo Antonio<br />

Visone, nocchiere tanto abile nell’analizzare le<br />

correnti in zona quanto audace da condurre la<br />

propria unità aldilà degli schemi assegnati, là<br />

dove il proprio istinto di “vecchio” lupo di mare lo<br />

aveva spinto con una felice intuizione, intercettava<br />

il natante disperso a circa 20 miglia a Sud dell’isola<br />

di Ventotene (punto di coordinate 40° 27,42’<br />

Lat. Nord - 013° 25,34’ Long. Est).<br />

“Li abbiamo trovati, sono salvi!” Queste le poche<br />

parole emozionate diramate dall’equipaggio<br />

della M/V CP 280 via VHF. In pochi minuti la<br />

notizia faceva il giro del Golfo ed ovviamente<br />

giungeva alle famiglie dei tre ragazzi che gonfi<br />

di commozione e di gratitudine si stringevano<br />

agli amici ed agli uomini della <strong>Guardia</strong> <strong>Costiera</strong><br />

che con loro avevano vissuto un incubo che sembrava<br />

non finire mai.<br />

Intanto dalla M/V CP 280 i ragazzi venivano<br />

descritti in buone condizioni e si annunciava di li<br />

a poco l’arrivo nel porto di Casamicciola Terme.<br />

Nell’abbraccio caloroso di una coinvolta e stremata<br />

folla in porto si sintetizza il felice epilogo di<br />

una indimenticabile disavventura da naufraghi<br />

per una notte vissuta anche con un pizzico di<br />

incoscienza da tre giovani appassionati pescatori<br />

sportivi. Nelle poche parole di commozione di<br />

un padre diramate dagli Organi di informazione<br />

a mezzo stampa e televisione locale il sentito ringraziamento<br />

per il brillante operato degli uomini<br />

della <strong>Guardia</strong> <strong>Costiera</strong> tanto sotto il profilo professionale<br />

quanto sotto l’aspetto umano.<br />

ANNO VIII N°6 - DICEMBRE 2006

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