editoriale - Guardia Costiera

computer o qualsiasi rete che non possiede client o
server fissi, ma un numero di nodi equivalenti (peer)
che svolgono la funzione sia di client sia di server
verso altri nodi della rete.) come Gnutella, Gnutella
2, FastTrack, eDonkey2000, Overnet, DirectConnect,
MP2P..., ovvero reti pubbliche nate a seguito
del successo di Napster, uno dei primi servizi di file
sharing, creato da Shawn Fanning, che nel 2000
ebbe un forte impatto su internet. Fermare il “mercato
nero” della pirateria sembra allora un’impresa
ardua, specialmente se non si arriva ad una collaborazione
di massa. In Italia, per esempio, è stata
votata nel 2004, non senza polemiche, la Legge
128 (21 maggio 2004), chiamata Legge Urbani
che, oltre al finanziamento per alcune attività cinematografiche
e sportive, ha dichiarato “guerra” al
settore del peer-to-peer su internet.
La Legge introduce misure sanzionatorie che
hanno lo scopo di tutelare i diritti d’autore, riguardando
in particolare la cosiddetta pirateria web, lo
scambio illegale via Internet di filmati cinematografici,
audio e filmati musicali protetti da copyright.
Nata per contrastare la diffusione telematica
abusiva di materiale audiovisivo, nonché a sostegno
delle attività cinematografiche e dello spettacolo,
la Legge prevede il ricorso a sanzioni “penali”
anche per chi fa un uso esclusivamente personale di
file protetti:
- chi scarica file protetti da diritto d’autore - il semplice
downloader - è punito con una sanzione
amministrativa pecuniaria di euro 154 e sanzioni
accessorie della confisca del materiale e della pubblicazione
del provvedimento su un giornale quotidiano
a diffusione nazionale (art. 171-ter, comma
2, lett. a-bis);
- chi condivide, cioè chi è uploader, file protetti da
diritto d’autore, anche senza fini di lucro, viene
punito con la reclusione da uno a quattro anni e con
la multa da cinque a quindici mila euro (art. 171ter,
comma 2, lett. a-bis).
Pertanto lo scambio di opere protette, come
avviene tecnicamente nella maggior parte dei sistemi
di file-sharing (eMule, eDonkey2000, mlDonkey,
DC++, etc.), ricade nelle sanzioni penali, poiché i
sistemi di file-sharing più diffusi utilizzano reti Peer
to peer nelle quali ciascun utente è sia client (downloader,
e quindi scarica) che server (uploader, e
quindi condivide) - ossia i file scaricati sono automaticamente
condivisi, anche durante la fase di
scaricamento. C’è chi sostiene che si è passati dall’anarchia
totale alla legge marziale, una vera e
propria caccia alle streghe, criticando soprattutto la
durezza di alcuni passaggi della Legge. Se il tentativo
di combattere l’illegalità diffusa nel web appare
come un’impresa ardua, visti anche e soprattutto i forti
interessi economici che ruotano intorno alle violazioni
NOTIZIARIO DELLA
GUARDIA COSTIERA
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