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editoriale - Guardia Costiera

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Nella pagina accanto: Angelo De Caro,<br />

guardiano della Lanterna.<br />

In alto: il faro di Alessandria in un’incisione<br />

francesce del 1567 e il faro di Le Cordouan.<br />

Nell’ultima pagina: la chiesa di San Lorenzo e<br />

la Lanterna dall’atlante Pizigano del 1373.<br />

che si espandono non solo nel Mediteranno,<br />

ma dovunque arrivasse la conquista Romana.<br />

A La Coruña, in Spagna, si trova un faro le<br />

cui fondamenta risalgono al II° secolo d.C.,<br />

all’epoca dell’imperatore Traiano, Alla caduta<br />

dell’impero seguono i secoli bui del<br />

Medioevo, anche molte luci sul mare si spengono,<br />

e in quel periodo, soprattutto nel Nord<br />

Europa, sono i campanili dei monasteri a svolgere<br />

questa funzione.<br />

Lungo le coste di un’ Italia, divisa tra comuni<br />

e signorie, con le quattro grandi Repubbliche<br />

Marinare, sorge ancora qualche<br />

torre, soprattutto vicino ai porti dove si svolgono<br />

i commerci, torri che nei secoli subiranno<br />

sostanziali modifiche. L’epoca del<br />

Rinascimento e del Barocco vede sorgere<br />

grandi fari monumentali, veri e propri<br />

castelli in mezzo al mare, come quello di Le<br />

Cordouan,all’estuario della Gironda, in<br />

Francia, opera dell’architetto Louis de Foix<br />

, iniziato nel 1584 e terminato nel 1611, e<br />

quello di Eddystone, in Inghilterra, costruito<br />

su uno scoglio all’ingresso del Canale della<br />

Manica nel 1696, distrutto nel 1703 e ricostruito<br />

più volte.<br />

Fari bellissimi, ma poco adatti a svolgere il<br />

compito per cui erano stati costruiti. Solo a<br />

partire dalla fine del 1700 e nel 1800 i fari<br />

raggiungono la connotazione da noi oggi<br />

conosciuta. Anche la storia dell’illuminazione<br />

dei fari è lunga e travagliata, i combustibili<br />

cambiano nei secoli, dalle fascine di<br />

legna, al carbone, alle candele di spermaceti,<br />

quella materia grassa che si trova<br />

all’interno del cranio dei capodogli e che<br />

hanno la particolarità di non fare fumo,<br />

all’olio di balena e di oliva, a seconda<br />

delle latitudini, per poi, arrivare, dalla metà<br />

del 1800, ai derivati dal petrolio ed infine<br />

all’elettricità.<br />

Molti sono stati i sistemi usati per ampliare la<br />

luce e renderla sempre più visibile, mentre<br />

lungo le coste si accendevano le luci delle<br />

città, molti i nomi di scienziati che hanno<br />

messo a punto lanterne sempre più sofisticate,<br />

ma è stato Augustine Fresnel (1788-1827)<br />

con l’invenzione della sua lente rivoluzionaria,<br />

quella che porta il suo nome e ancora<br />

oggi viene usata in tutti i fari del mondo, a<br />

portare la luce dei fari ad una portata fino ad<br />

allora inimmaginabile.<br />

NOTIZIARIO DELLA<br />

GUARDIA COSTIERA<br />

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