editoriale - Guardia Costiera

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Chi ha letto il “Codice da Vinci” non può non essere d’accordo: il finale del libro non è all’altezza dell’intreccio narrativo che, fin dalle prime pagine, cattura l’attenzione del lettore. Una sensazione di delusione si insinua, allo stesso modo, anche in coloro che affrontano la ben più impegnativa lettura di un altro codice, quello degli appalti. Anche in questo caso, infatti, chi - sicuramente per motivi d’ufficio, più che per passatempo o 54 NOTIZIARIO DELLA GUARDIA COSTIERA DI ROBERTO CIANCHINI intimo gaudio - si avventura tra le disposizioni del predetto codice, viene spiazzato dal finale. La disciplina particolarmente complessa del regime transitorio e dell’entrata in vigore, difatti, mette a disagio anche il lettore più attento, assalito dal sospetto che, nonostante abbia evidenziato con colori diversi tutti i passaggi chiave, dovrà comunque procedere a parecchie, ulteriori ed approfondite letture del testo normativo, prima di muoversi speditamente nel mix di vecchie e nuove procedure. ANNO VIII N°6 - DICEMBRE 2006
Qui di seguito si propone una veloce panoramica relativa ai principali profili di novità caratterizzanti l’avvenuta “riforma degli appalti pubblici”. La vastità dell’argomento impone, però, di focalizzare l’attenzione solo su alcuni aspetti peculiari (quali, ad esempio, le nuove procedure di affidamento, la disciplina del contenzioso, l’istituto dell’avvalimento), senza poter affrontare alcuni importanti temi di portata generale, tra i quali, ad esempio, il rapporto tra codice dei contratti e articolo 117 della Costituzione, che ha già acceso un vivace dibattito in dottrina, per i paventati profili di incostituzionalità legati ad un possibile eccesso di delega. Il quadro normativo Preliminarmente, appare utile delineare, seppur brevemente, il previgente quadro normativo di riferimento in materia di affidamenti pubblici. Il codice dei contratti pubblici (d’ora in avanti denominato “codice”) è stato approvato con decreto legislativo 12 aprile 2006, n.163 ed è entrato in vigore, dopo una vacatio di 60 giorni dalla pubblicazione, lo scorso 1° luglio. Tale provvedimento racchiude, in un unico corpo normativo, la disciplina dei contratti di lavori, servizi e forniture nei settori ordinari e speciali, sia di rilievo nazionale che comunitario, nonché la disciplina delle grandi infrastrutture di carattere strategico e quella relativa al contenzioso. Principalmente, il codice, in attuazione della delega contenuta nell’articolo 25 della legge 18 aprile 2005, n. 62 (legge comunitaria 2004), recepisce le direttive comunitarie 17/2004, relativa agli appalti e alle concessioni di lavori, servizi e forniture nei settori speciali (gas, energia termica, elettrica, acqua, trasporti, servizi postali, estrazioni di petrolio e altri combustibili), e 18/2004, relativa all’unificazione della disciplina degli appalti e concessioni di lavori, servizi e forniture nei settori ordinari. Nel nostro ordinamento (come evidenziato anche nel quadro sinottico appresso riportato), prima del recepimento delle citate direttive, gli appalti pubblici risultavano disciplinati da un’infinità di norme di diverso rango. Come noto, inoltre, la potestà normativa statale, anche in materia di affidamenti pubblici, è stata nel tempo erosa, oltre che verso l’alto (in favore dell’UE), anche verso il basso, a seguito della riforma del Titolo V della Costituzione, che ha notevolmente ampliato la potestà legislativa in favore delle regioni. Uno scenario caratterizzato da una tale frammentarietà, quindi, permette di apprezzare lo sforzo compiuto dal legislatore nazionale, che, in occasione del recepimento del menzionato pacchetto di direttive europee, ha introdotto una disciplina unitaria ed organica di tutte le fasi del processo di realizzazione degli appalti e delle concessioni di lavori, servizi e forniture, sia nei settori ordinari, che in quelli speciali; sia sopra che sotto soglia. Il codice, quindi, compendia organicamente l’intera materia in esame: - semplificandone e rafforzandone la normativa, con l’obiettivo di rendere il mercato del “public procurement” più efficiente, integrato e competitivo; - modernizzando la disciplina e le procedure degli affidamenti pubblici, così da consentire il più esteso impiego delle nuove tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni; - garantendo la massima flessibilità degli strumenti giuridici utilizzati, in modo da agevolare le amministrazioni aggiudicatici nella NOTIZIARIO DELLA GUARDIA COSTIERA 55
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