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ATTI 3° SEMINARIO SULL'INSTABILITA' CARPALE (Aprile 1998)

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ELEMENTI DI BIOMECCANICA DEL CARPO<br />

Daghino W.<br />

Divisione di Ortopedia e Traumatologia - ASL 18 di Alba - Regione Piemonte<br />

INTRODUZIONE<br />

La funzione principale del polso è la trasmissione delle forze dalla mano<br />

all’avambraccio e viceversa.<br />

Richiamandosi all’anatomia questa complessa articolazione è costituita da<br />

10 segmenti ossei (epifisi distale di radio ed ulna e le 8 ossa carpali, divise in<br />

due filiere, prossimale e distale) e di ben 33 diversi legamenti (1). In generale,<br />

nessun tendine è però attaccato direttamente alle ossa carpali, pur essendoci<br />

vari sistemi tendinei che incrociano l’articolazione del polso dorsalmente e<br />

volarmente (7).<br />

Tali premesse anatomo-funzionali spiegano la difficoltà nel discriminare i<br />

meccanismi che consentono l’esecuzione dei fini, molteplici e articolati<br />

movimenti fisiologici propri di questa articolazione.<br />

ARTICOLARITÀ<br />

Semplificando al massimo, si possono individuare due fondamentali tipi di<br />

movimento: quelli sul piano frontale e quelli sul piano sagittale. L’abduzione<br />

e l’adduzione sono i movimenti elementari riferiti al piano frontale, la flessione<br />

palmare e quella dorsale (estensione) quelli riferiti al piano sagittale. La<br />

circumduzione infine è un movimento complesso derivante dalla combinazione<br />

in vari gradi dei movimenti elementari di entrambi i piani.<br />

In particolare, per quanto concerne i movimenti sul piano frontale si osserva<br />

un’escursione di 15° in abduzione (inclinazione radiale) e di 45° in adduzione<br />

(inclinazione ulnare) (fig. 1). Contribuiscono a garantire questa escursione<br />

articolare sia la radio-carpica (per 10° in abduzione e 20° in adduzione)<br />

che la medio-carpica (5° in abduzione e 25° in adduzione). L’osservazione<br />

delle componenti articolari evidenzia che ai gradi estremi di questi movimenti<br />

si apprezza anche una variazione di posizione tra radio e carpo e tra le ossa<br />

carpiche, con movimento reciproco delle due filiere; in particolare, nell’inclinazione<br />

radiale si apprezza un atteggiamento in flessione e pronazione della<br />

filiera carpale prossimale, con estensione e supinazione di quella distale.<br />

L’esatto inverso succede durante l’inclinazione ulnare (fig. 2).<br />

Sul piano sagittale si osservano movimenti di flessione palmare, con escursione<br />

di 85° (50° attribuibili alla radio-carpica e 35° alla medio-carpica). (fig.<br />

3).

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