ATTI 3° SEMINARIO SULL'INSTABILITA' CARPALE (Aprile 1998)
ATTI 3° SEMINARIO SULL'INSTABILITA' CARPALE (Aprile 1998)
ATTI 3° SEMINARIO SULL'INSTABILITA' CARPALE (Aprile 1998)
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LA RICOSTRUZIONE DEL LEGAMENTO SCAFO-LUNATO<br />
M. Zanlungo, S. Cigni, A. Soldini<br />
Centro di Chirurgia della mano e Microchirurgia Nervosa (Resp: M.<br />
Zanlungo), Divisione OT, Presidio Ospedaliero di Voghera (Primario: Prof. P.<br />
Berlanda) - ASL Pavia.<br />
Le fratture e le dislocazioni delle ossa del carpo rappresentano il 2% circa<br />
di tutti i traumi ossei ed il 25% di quelli coinvolgenti il polso (1). In particolare,<br />
la dissociazione scafolunata (DSL) costituisce il 10% di tutti i traumatismi<br />
carpali ed è la più comune causa di instabilità del polso (15, 16, 36, 37); la<br />
percentuale di DSL associata a fratture dello scafoide è bassa (1), ma ne ricalca<br />
l’incidenza (81). Tra le lesioni legamentose associate a traumatismi, piuttosto<br />
rare, quelle dei legamenti scafolunati sono però tra le più comuni (80).<br />
La DSL è una patologia caratterizzata da rottura completa o meno del legamento<br />
scafolunato, fondamentale per la stabilità del polso (70), con eventuali<br />
rotture associate di ulteriori elementi stabilizzatori del carpo, esitante in un’instabilità<br />
rotatoria dello scafoide a livello dell’istmo attorno al legamento radiocapitato<br />
e conseguente movimento asincrono rispetto al semilunare (43, 46).<br />
ANATOMIA NORMALE<br />
Anatomicamente la stabilità del polso dipende da vari fattori. La funzione<br />
stabilizzatrice dei singoli legamenti nel polso normale non è ancora stata stabilita<br />
con precisione (18, 16, 43), così come la precisa anatomia legamentaria<br />
del carpo (70). I legamenti stabilizzanti del polso sono suddivisibili in tre<br />
strati differenti (9, 67, 68, 85): il più superficiale è costituito dalla fascia antibrachiale<br />
strettamente connessa al legamento dorsale del carpo e sul lato<br />
volare al legamento trasverso del carpo. Il secondo strato è costituito dai legamenti<br />
estrinseci: sul lato volare sono presenti il legamento radioscafolunato di<br />
Testut, il radiocarpale volare, il radiopiramidale ed il radioulnocapitato sul<br />
versante radiale, mentre su quello ulnare è presente il legamento ulnolunato,<br />
l’ulnocarpale e l’ulnopiramidale. Sul lato volare è inoltre presente il legamento<br />
raggiato a «V» di Poitrier che dal capitato si dirige verso il radio e l’ulna.<br />
Dorsalmente sono presenti i legamenti intercarpali dorsali, il radiocapitato, il<br />
radiolunopiramidale, il radiouncinato ed il radioscafoideo. Sulla porzione<br />
laterale del polso sono presenti il legamento collaterale radiale, il collaterale<br />
ulnare che rinforza il tendine del flessore ulnare del carpo, il legamento stilopisiforme<br />
ed il legamento stilopiramidale. Sul lato ulnare è presente inoltre la<br />
fibrocartilagine triangolare che unisce il bordo infero-interno del radio alla<br />
base dell’apofisi stiloide cubitale. Il terzo strato è quello dei legamenti intriseci<br />
che sono i più profondi: i legamenti scafolunato dorsale e volare, i legamenti<br />
interossei prossimali e distali (scafocapitato, capitolunato, capitopira-