ATTI 3° SEMINARIO SULL'INSTABILITA' CARPALE (Aprile 1998)
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<strong>ATTI</strong> <strong>3°</strong> <strong>SEMINARIO</strong> CHIRURGIA POLSO MANO. ALBA 18/4/<strong>1998</strong> 101<br />
lesione legamentosa (segno di Terry Thomas), ed una rotazione dorsale del<br />
semilunare, con sub-lussazione dorsale del polo prossimale dello scafoide (1,<br />
19). A tale proposito è da ricordare come esistano pareri discordanti sulla<br />
misura del gap significativo per la diagnosi di dissociazione scafolunata: in<br />
letteratura sono riportati valori di normalità fino a 5 mm (25), fino a 3 (15) o<br />
fino a 2 mm (2).<br />
In proiezioni anteroposteriore la carpal height ratio (CHR) è ridotta (0.54),<br />
la sovrapposizione del semilunare sul capitato è maggiore ed il semilunare<br />
assume un profilo più triangolare (43), il piramidale è dorsiflesso, lo scafoide<br />
appare accorciato.<br />
In proiezione laterale l’angolo scafolunato è maggiore di 60° ed il semilunare<br />
e piramidale sono dorsiflessi rispetto al radio e al capitato.<br />
Radiologicamente sono inoltre presenti: allargamento dello spazio scafolunato,<br />
il segno «dell’anello corticale» (sovrapposizione del polo distale di<br />
scafoide sul prossimale), accorciamento dello scafoide, aumento dell’angolo<br />
scafolunato, dislocazione multiplanare dello scafoide in flessione palmare<br />
(17). Lo scafoide è spesso verticalizzato relativamente al radio, specialmente<br />
se la lesione legamentosa è completa od interessa il legamento scafo-trapeziotrapezoidale<br />
ed il polo prossimale può essere sub-lussato dorsalmente al di<br />
fuori della faccetta radiale (13, 43). E’ necessario studiare in ogni caso anche<br />
l’articolazione mediocarpale (10).<br />
In particolare, in acuto e per una prima valutazione clinica è corretto eseguire<br />
una radiografia del polso in proiezione anteroposteriore, una laterale<br />
vera con polso neutro ed una obliqua a 45° con polso pronato di 45° rispetto<br />
alla cassetta radiografica. Nel caso di lesioni croniche o nel caso in cui il<br />
sospetto clinico di una DSL sia particolarmente evidente, potranno essere<br />
effettuate le ulteriori proiezioni sopra elencate (in stress o in scopia) ed in<br />
particolare una proiezione anteroposteriore e laterale in deviazione ulnare e<br />
radiale o una anteroposteriore a pugno chiuso (43).<br />
L’artroscopia normale e dinamica, che è un ottimo mezzo diagnostico per<br />
valutare sia la lesione legamentosa che l’instabilità conseguente (6, 8, 9, 10,<br />
14, 20, 38) permette di visualizzare ottimamente il legamento scafolunato<br />
interosseo, il radioscafolunato, il radiolunato, e le superfici articolari prossimali<br />
di radio, scafoide e semilunare; è comunque da ricordare come l’assenza<br />
di connessioni tra articolazioni radiocarpali e mediocarpali non escluda<br />
un’instabilità scafolunata (10) e come l’esplorazione della parte posteriore<br />
del legamento scafolunato interosseo sia limitata e quella del legamento palmare<br />
scafotrapezoide sia impossibile.<br />
La diagnosi di dissociazione scafolunata è agevole con l’utilizzo di una<br />
RMN sagittale (29, 30) includente capitato, semilunare, radio e scafoide, che<br />
permette di visualizzare i legamenti estrinseci maggiori (radioscafocapitato,<br />
radiolunopiramidale, radiolunato corto, legamenti dorsali radiocarpali) e<br />
quelli intrinseci (scafolunato e scafotrapezoidale).<br />
L’artrografia ha generalmente indicazioni limitate ai pazienti più giovani<br />
(10, 43).