ATTI 3° SEMINARIO SULL'INSTABILITA' CARPALE (Aprile 1998)
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100 <strong>ATTI</strong> <strong>3°</strong> <strong>SEMINARIO</strong> CHIRURGIA POLSO MANO. ALBA 18/4/<strong>1998</strong><br />
SINTOMATOLOGIA E DIAGNOSI<br />
E’ importante una diagnosi precoce (8, 37). Le lesioni legamentose possono<br />
infatti condurre a malallineamenti delle ossa carpali e ad alterazioni della<br />
cinematica del polso (17, 18); devono quindi essere trattate rapidamente per<br />
evitare la successiva riduzione di mobilità, l’instabilità e l’artrosi del carpo<br />
(37).<br />
Clinicamente la lesione legamentosa è talvolta asintomatica e, proprio per<br />
questo, è tardivamente identificata. Adolfsson (8) riporta che nel 52% dei<br />
casi di polso doloroso postraumatico sono presenti lesioni legamentose.<br />
Qualora la clinica sia positiva, è possibile evidenziare dolore in sede radiale<br />
dorsale al polso, instabilità con grave perdita della normale funzionalità e<br />
debolezza del polso stesso ed ipomobilità dello scafoide che conduce a<br />
disturbi della cinematica carpale (3, 8, 10, 16, 18, 19, 71). Il dolore è talvolta<br />
conseguente a traumi, altre volte compare su base degenerativa, specialmente<br />
nei pazienti di media età. E’ facilmente evocabile alla palpazione in sede<br />
dorsale all’interlinea articolare tra radio e scafoide o volarmente nello spazio<br />
scafolunato. Il test di shift dorsale dello scafoide con dolore accentuato dalla<br />
sub-lussazione dorsale della testa del capitato fuori dalla concavità semilunata<br />
e dallo spostamento dello scafoide sollecitato volarmente tramite una<br />
pressione del dito esaminatore sul tubercolo dell’osso stesso, e quello di<br />
Watson sono positivi (19, 31, 58, 60). Quest’ultimo (44, 59) si effettua premendo<br />
volarmente sul polo distale di scafoide e tentando di forzare il polo<br />
prossimale dorsalmente al di fuori della faccetta radiale: è spesso presente<br />
un click palpabile e/o udibile, causato dalla sub-lussazione dello scafoide<br />
dalla fossa radiale. In particolare il test di shift permette di evidenziare<br />
anche lassità lievi, potendo definirsi come test «attivo» o «provocativo»,<br />
mentre il test di Watson è di solito positivo solo nel caso di lesioni di una<br />
certa importanza e più grossolane.<br />
Nelle forme più sfumate la diagnosi clinica non è agevole; in tal caso risultano<br />
utili radiografie in stress (deviazione radiale ed ulnare), proiezioni a<br />
pugno chiuso o cineradiografie.<br />
L’esplorazione radiologica (proiezioni laterale, anteroposteriore, in inclinazione<br />
radiale, cubitale, dinamiche, in compressione o distrazione, torsione,<br />
pronazione o supinazione, traslazione laterale, con manovre di cassetto) è<br />
indispensabile in tutti i casi (70) e deve essere comparativa con il lato controlaterale:<br />
la proiezione anteroposteriore o laterale in posizione neutra sono<br />
però spesso negative (14, 19, 37, 71). Alcuni Autori ritengono che per osservare<br />
alterazioni carpali radiologiche sia necessaria una lesione completa del<br />
legamento scafolunato interosseo, di quello radioscafolunato e del radiocapitolunato<br />
(18). In caso di lesioni del legamento palmare scafopiramidale (21) è<br />
possibile visualizzare una instabilità radiologica del polso in stati precoci.<br />
Sulle radiografie in proiezione dinamica, in inclinazione radiale o cubitale, in<br />
compressione o distrazione o effettuando manovre di cassetto (37, 38, 70,<br />
86), è talvolta visualizzabile il gap tra semilunare e scafoide, favorito dalla