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LEZIONI DI LETTERATURA GRECA - Mondadori Education

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52<br />

Profilo<br />

Composizione,<br />

pubblicazione,<br />

trasmissione<br />

I poemi come<br />

testimonianza<br />

di oralità<br />

Indizi di oralità<br />

È per questo che la principale caratteristica dei temi epici è la loro tipicità, che si estende<br />

anche alla rappresentazione della psicologia dei personaggi: non a caso, si tende a descrivere<br />

gli aspetti psicologici che tutti possono osservare e che rivestono un interesse collettivo,<br />

e si trascurano invece i risvolti più intimi e privati. Tale tipicità, che è poi alla base delle<br />

varie forme di stilizzazione epica, è diretta a interessare tutti i componenti del gruppo raggiungibili<br />

dalla voce di chi recita nella narrazione epica, la quale è una vera e propria celebrazione<br />

appunto perché in essa si esaltano i valori considerati positivi di quella cultura in<br />

cui l’intera collettività si riconosce. L’epos è dunque il luogo della lode: la violenta lite fra<br />

Achille e Agamennone (Iliade 1) e la presentazione del diverso e non eroico Tersite (Iliade<br />

2) sono solo eccezioni che confermano la regola.<br />

MEMO Definire i poemi omerici: le parole chiave<br />

«enciclopedia tribale» i poemi omerici sono depositari del sapere<br />

e delle tradizioni di una civiltà intera<br />

ecumenicità i poemi omerici sono destinati a tutta la collettività<br />

tipicità i poemi omerici descrivono personaggi e fatti<br />

sottolineando gli aspetti di rilievo per tutta la comunità<br />

3. I poemi omerici tra oralità e scrittura<br />

Stabilita la natura dei poemi omerici dal punto di vista dei contenuti, resta ora da capire<br />

in che modo siano stati composti. All’inizio di questa sezione (p. 45) si è fatto riferimento<br />

alla composizione orale dei poemi: un lungo processo che ha richiesto secoli di elaborazione<br />

prima di giungere alla forma che noi leggiamo oggi, quella che a un certo momento<br />

venne fissata mediante la scrittura.<br />

Uno sforzo che i poemi omerici ci chiedono è quello di avvicinarci a essi dimenticando il<br />

nostro abituale atteggiamento storico-letterario: queste opere sono composte, pubblicate<br />

e trasmesse in un modo non usuale per noi e completamente diverso dalla prassi moderna.<br />

In particolare, i due poemi omerici furono:<br />

1. composti oralmente, senza l’ausilio della scrittura;<br />

2. pubblicati attraverso una recitazione orale davanti a un pubblico di ascoltatori<br />

(quella che chiameremo pubblicazione ‘aurale’, e cioè destinata all’orecchio);<br />

3. trasmessi dapprima oralmente, poi per iscritto.<br />

3.1 L’oralità<br />

Quando si parla di ‘oralità dei poemi omerici’, bisogna fare due precisazioni preliminari.<br />

Innanzitutto, nella prima fase compositiva per ‘oralità’ si intende oralità integrale ovvero primaria,<br />

e cioè la composizione senza il tramite della scrittura. In secondo luogo, per ‘poemi’<br />

si intende non il testo che abbiamo di fronte, ma tutti i suoi stadi anteriori, che dovevano<br />

essere integralmente orali e certo più abbondanti e ricchi di varianti narrative ed espressive:<br />

le redazioni scritte sono venute dopo. In altre parole: i poemi non sono un documento di oralità<br />

– il che sarebbe stato possibile solo con i mezzi moderni di registrazione del suono – ma<br />

una testimonianza di oralità, perché li abbiamo di fronte a noi come un testo scritto.<br />

Il valore dei poemi come testimonianza di poesia orale lo ricaviamo da una serie di indizi<br />

interni. Innanzitutto il metro: l’esametro (vedi p. 46), con la sua regolarità ritmica, è il<br />

segno di una lunga elaborazione orale. In secondo luogo la formularità, che è un forte<br />

indizio di composizione orale, non solo nel senso più banale di fornire un aiuto alla memoria<br />

del cantore, ma anche in quanto strumento compositivo più ampio della parola e aiuto<br />

all’orientamento dell’ascoltatore.

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