LEZIONI DI LETTERATURA GRECA - Mondadori Education
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TRADUZIONE<br />
D’AUTORE<br />
(G. Cerri)<br />
Omero • Le tematiche dell’Iliade 65<br />
pria salvezza e neppure quella dei familiari, dei concittadini o dei compagni d’armi, bensì la timhv,<br />
l’«onore», e la reputazione di cui godono presso coloro che li circondano. Questo schema culturale<br />
viene definito dagli antropologi come espressione della «civiltà di vergogna», dominata dall’aijdwv", e<br />
cioè appunto dalla «vergogna», dal «pudore» che l’eroe prova nei confronti della collettività se il suo<br />
onore viene intaccato o leso. È per questo motivo che nel I libro Achille, offeso da Agamennone e quindi<br />
privato della timhv dovutagli in quanto capo militare, rinuncia ostinatamente a combattere, senza<br />
preoccuparsi né del buon esito della guerra né della salvezza del contingente greco. Ed è per difendere<br />
il proprio onore di guerriero di fronte ai suoi concittadini che nel XXII libro Ettore sceglie di affrontare<br />
Achille in duello, pur essendo consapevole di mettere così a repentaglio la propria vita e, con essa,<br />
il destino di Troia.<br />
Pur culminando nella rappresentazione della primitiva crudeltà della guerra, che giunge sino all’empia<br />
e spietata violenza inflitta da Achille al corpo di Ettore nel XXII libro, l’Iliade si chiude con un episodio<br />
di ethos totalmente opposto, nel quale vengono rivendicati al mondo eroico i valori della magnanimità<br />
e della compassione. Si tratta dell’incontro tra Achille e Priamo narrato nel XXIV libro (T8), una<br />
sezione che sia nella forma sia nei contenuti si rivela composta in epoca più recente. Essendo opera di<br />
un aedo più tardo, il XXIV libro dell’Iliade testimonia l’emergere di una concezione eticamente più evoluta<br />
tanto del mondo eroico quanto del mondo divino: l’odio, la violenza e la vendetta si ricompongono<br />
nel sentimento di pietà e appaiono soggetti a un nuovo limite etico.<br />
t1<br />
Il proemio dell’Iliade<br />
(Iliade 1,1-7)<br />
I proemi dei due poemi offrono un ottimo esempio della selezione operata sul materiale<br />
epico da parte dell’aedo. Il proemio dell’Iliade dichiara sin dalla prima parola quale sarà il motivo conduttore<br />
principale dell’intero poema: l’ira di Achille. Delle infinite «vie dei canti» che l’aedo poteva seguire<br />
nel repertorio epico sulla guerra di Troia, sceglie questa incentrata sulla mh`ni~ dell’eroe.<br />
metro: esametri dattilici<br />
Mh'nin a[eide qea; Phlhi>avdew ∆Acilh'o"<br />
oujlomevnhn, h} muriv∆ ∆Acaioi'" a[lge∆ e[qhke,<br />
polla;" d∆ ijfqivmou" yuca;" “Ai>di proi?ayen<br />
hJrwvwn, aujtou;" de; eJlwvria teu'ce kuvnessin<br />
5 oijwnoi'siv te pa'si, Dio;" d∆ ejteleiveto boulhv,<br />
ejx ou| dh; ta; prw'ta diasthvthn ejrivsante<br />
∆Atrei?dh" te a[nax ajndrw'n kai; di'o" ∆Acilleuv".<br />
Canta, o dea, l’ira di Achille figlio di Peleo,<br />
rovinosa, che mali infiniti provocò agli Achei<br />
e molte anime forti di eroi sprofondò nell’Ade,<br />
e i loro corpi fece preda dei cani<br />
5 e di tutti gli uccelli; si compiva il volere di Zeus,<br />
dal primo istante in cui una lite divise<br />
l’Atride, signore di popoli, ed Achille divino.<br />
vv. 1-4 Mh`nin ... hJrwvwn: «Canta, o dea, l’ira funesta del Pelide<br />
Achille, la quale innumerevoli dolori arrecò agli Achei, e scagliò<br />
nell’Ade molte anime forti di eroi». • qea;: si tratta della<br />
Musa. • ∆Acilhò~: genitivo corrispondente all’att. ∆Acillevw~;<br />
Achille è detto «Pelide» in quanto figlio di Pèleo. • oujlomevnhn:<br />
l’epiteto, che significa «funesto», viene da o[llumi, «mandare<br />
in rovina, uccidere».<br />
vv. 4-7 aujtou;~ ... ∆Acilleuv~: «e li rese preda per i cani e tutti<br />
gli uccelli, e (così) si compiva il volere di Zeus, da quando per<br />
la prima volta si divisero litigando l’Atride signore degli uomini<br />
e il divino Achille». • teu`ce: imperfetto senza aumento (att.<br />
e[teuce). • kuvnessin: dativo corrispondente all’att. kusiv. •<br />
oijwnoi`si: questo dativo equivale all’att. oijwnoi`~. • ejteleiveto:<br />
imperfetto equivalente all’att. ejtelei`to. • Diasthvthn: aoristo<br />
indicativo duale (senza aumento) corrispondente all’att.<br />
diesthvthn. • ejrivsante: participio duale.