LEZIONI DI LETTERATURA GRECA - Mondadori Education
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PERCORSI<br />
Letterature<br />
NEI SECOLI<br />
Dai poemi omerici<br />
al poema cavalleresco<br />
Ipoemi omerici esercitarono un influsso enorme sulla poesia epica delle età successive, non solo nel<br />
mondo greco e romano, ma anche sui poemi cavallereschi del Quattrocento e del Cinquecento.<br />
Generalmente in questi casi la conoscenza e la ripresa di Omero non erano dirette, bensì mediate<br />
dall’Eneide di Virgilio; ma poiché Virgilio aveva costruito numerosi episodi seguendo molto da vicino il<br />
modello omerico, tematiche e strutture narrative dell’Iliade e dell’Odissea giunsero indirettamente a<br />
influenzare l’elaborazione di passi composti in un’epoca molto lontana e in un contesto socio-politico<br />
profondamente differente.<br />
Apparentemente, si potrebbe riconoscere un’analogia fra i poemi omerici e i poemi cavallereschi: in entrambi<br />
i casi, infatti, la corte, che si configura come il committente e al tempo stesso il destinatario dell’opera,<br />
gioca un ruolo fondamentale. Ma in realtà sia la funzione sia la tecnica compositiva sono molto diverse. I<br />
poemi omerici sono un’‘enciclopedia’ nella quale viene trasmesso il sapere di un’intera collettività che nell’epos<br />
si rispecchia, mentre i poemi cavallereschi hanno come scopo primario l’intrattenimento. Inoltre, l’epos<br />
omerico rappresenta la fissazione di un lunghissimo processo compositivo avvenuto per via orale; i<br />
poemi cavallereschi, al contrario, nascono per iscritto e si configurano intenzionalmente come una poesia<br />
colta e artisticamente elaborata.<br />
1. Omero e Virgilio<br />
Le riprese di Omero nell’Eneide virgiliana sono<br />
numerosissime, e vanno dalla struttura generale del<br />
poema, che nella prima metà si ispira all’Odissea e<br />
nella seconda all’Iliade, ai singoli episodi, in un<br />
gioco intertestuale di ripresa e variazione tanto dotto<br />
t1<br />
quanto allusivo. In occasione dei giochi funebri in<br />
onore di Patroclo, ad esempio, si svolge anche una<br />
gara di corsa, nella quale si sfidano soprattutto tre<br />
eroi, Antiloco, Aiace e Odisseo (che risulterà poi il<br />
vincitore):<br />
La gara di corsa ai funerali di Patroclo<br />
(Iliade 23,754-785)<br />
Disse così e s’alzò subito il rapido Aiace d’Oileo,<br />
e Odisseo accorto e poi il figlio di Nestore<br />
Antìloco: egli coi piedi vinceva tutti i giovani.<br />
Stettero fermi in fila; Achille segnò la mèta.<br />
Passato il segno, la loro corsa divenne serrata e subito allora<br />
fu in testa il figlio d’Oileo, dietro volava Odisseo glorioso,<br />
vicinissimo; come al petto di donna dalla bella cintura<br />
è vicina la spola, quando la tira con le mani, ben forte,<br />
passando la trama attraverso l’ordito, e accosto al petto<br />
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