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LEZIONI DI LETTERATURA GRECA - Mondadori Education

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66<br />

Antologia<br />

Guida<br />

alla lettura<br />

STRUTTURA<br />

7 versi:<br />

Dall’ira alla contesa Il proemio vero<br />

e proprio dell’Iliade si estende per<br />

v. 1 contiene l’invocazione alla Musa<br />

e la dichiarazione del contenuto<br />

vv. 2-3 alludono sinteticamente alle vicende belliche<br />

che porteranno alla morte molti valorosi guerrieri<br />

di entrambi gli schieramenti<br />

vv. 4-5 toccano un tema che verrà sottolineato spesso<br />

nel corso del poema: la triste sorte riservata ai<br />

cadaveri lasciati insepolti, preda di cani randagi<br />

e uccelli rapaci<br />

v. 5 allude alla promessa che nel corso del I libro<br />

Zeus farà a Teti di vendicare l’offesa arrecata<br />

ad Achille favorendo in guerra le sorti dei Troiani<br />

(vv. 493-530): la boulhv, la «decisione» del dio<br />

darà inizio a una fase della guerra in cui<br />

Agamennone e il suo esercito saranno la parte<br />

soccombente; l’anticipazione dei contenuti<br />

comincia dunque a spostarsi dal<br />

macrocontesto, rappresentato dall’intero<br />

poema, al microcontesto, coincidente con<br />

il I libro<br />

vv. 6-7 introducono al tema specifico del I libro:<br />

la contesa fra Agamennone e Achille che segna<br />

l’inizio della mh'ni"<br />

GENERI LETTERARI Il proemio: fra invocazione<br />

alla Musa... Il mondo epico lega<br />

la creatività e la sapienza poetica dell’aedo all’azione<br />

Variabilità e indipendenza dei proemi La necessità di<br />

adattare i proemi alle diverse occasioni esecutive comportò<br />

ovviamente che queste sezioni introduttive<br />

mantennero una notevole variabilità e indipendenza:<br />

il proemio dell’Iliade, come anche quello dell’Odissea<br />

(vedi T11), sono solo due tra i molti che vennero<br />

composti nel corso della prassi epica per introdurre<br />

singole recitazioni o diverse organizzazioni narrative.<br />

I due proemi alternativi dell’Iliade Ne sono prova, in<br />

particolare, i due proemi dell’Iliade, alternativi a quello<br />

‘vulgato’. Uno, secondo la testimonianza del pitagorico<br />

e peripatetico Aristosseno (IV-III secolo a.C.),<br />

era attestato in alcune ejkdovsei", «copie, edizioni» antiche<br />

del poema omerico:<br />

PER APPROFON<strong>DI</strong>RE<br />

I proemi alternativi dell’Iliade<br />

ispiratrice di un dio, in particolare della Musa (o delle Muse),<br />

divinità tutelare dell’arte poetica. Questa concezione<br />

trova la sua dimostrazione più evidente nel proemio,<br />

dove l’elemento caratteristico è proprio l’invocazione alla<br />

dea (v. 1) preposta all’ispirazione del canto: l’aedo le<br />

chiede di infondergli quella conoscenza dell’oi[mh («via del<br />

canto») prescelta, che (vedi T37) si riteneva provenisse<br />

al cantore da una sfera esterna e superiore.<br />

...e dichiarazione dei contenuti Ma la funzionalità del<br />

proemio non si limitava a questo: esso assolveva anche<br />

al compito, non secondario, di introdurre l’argomento<br />

della successiva narrazione, anticipandone il tema mitico.<br />

In altre parole il proemio orientava l’attesa del pubblico,<br />

facendo capire quale segmento del mito, ossia quale<br />

parte degli eventi compresi in una vasta saga eroica,<br />

l’aedo stava per affrontare. Muovendosi infatti nell’ambito<br />

di cicli di leggende che il pubblico ben conosceva<br />

nel loro svolgimento, l’aedo di volta in volta poteva cominciare<br />

il racconto da un momento qualsiasi di una<br />

determinata saga eroica, o scegliendolo da solo o adattandolo<br />

alle esigenze imposte dall’uditorio e dall’occasione.<br />

Prima di dare inizio al canto era dunque necessario<br />

che il cantore facesse capire al suo pubblico da dove<br />

avrebbe preso le mosse e verso quali eventi mitici<br />

avrebbe proceduto la sua narrazione: il proemio dell’Iliade<br />

fa capire che la oi[mh seguita tratterà gli eventi del<br />

ciclo mitico troiano dalla mh'ni" (v. 1) di Achille in<br />

avanti.<br />

“Espete nu`n moi, Mou`sai, ∆Oluvmpia dwvmat∆ e[cousai,<br />

o{ppw~ dh; mh`niv~ te covlo~ q∆ e{le Phleivwna<br />

Lhtou`~ t∆ ajglao;n uiJovn∑ oJ ga;r basilhì colwqeiv~...<br />

Narratemi ora, o Muse che abitate le case dell’Olimpo,<br />

in che modo l’ira colse il Pelide<br />

e lo splendido figlio di Latona. Costui infatti, adirato<br />

col re, ...<br />

Questo proemio alternativo attribuisce maggior rilievo,<br />

rispetto a quello ‘vulgato’, al motivo dell’ira di Apollo,<br />

ponendo quest’ultima sullo stesso piano della mh'ni" di<br />

Achille nella richiesta di ispirazione rivolta alle Muse.<br />

Nel testo iliadico ‘vulgato’, infatti, la menzione di<br />

Apollo e della sua ira compare solo dopo la conclusio-

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