Situazione e tendenze della comunicazione istituzionale in Italia
Situazione e tendenze della comunicazione istituzionale in Italia
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Temi di base<br />
Il dest<strong>in</strong>o organizzativo è ancora <strong>in</strong>certo: la gestione<br />
<strong>della</strong> <strong>in</strong>tranet è assegnata a svariati uffici con<br />
pochissimo personale con qualifiche diverse.<br />
Questa <strong>in</strong>certezza <strong>in</strong>dica difficoltà nei processi di<br />
trasformazione che l’<strong>in</strong>troduzione dell’<strong>in</strong>tranet <strong>in</strong>nesca.<br />
Intranet è non solo una nuova tecnologia che bisogna<br />
imparare ad usare, ma rappresenta un modo di lavorare<br />
che richiede un cambio di mentalità e di<br />
organizzazione: passare dalla separatezza alla<br />
condivisione, dal lavoro diviso al lavoro collaborativo. E’<br />
funzionale al lavoro per team e a una cultura <strong>della</strong><br />
responsabilità esplicita e condivisa. E forse proprio<br />
rispetto a questo c’è ritardo nelle pubbliche<br />
amm<strong>in</strong>istrazioni.<br />
Internet è la tecnologia <strong>della</strong> trasparenza verso<br />
l’esterno, l’<strong>in</strong>tranet richiede collaborazione all’<strong>in</strong>terno<br />
<strong>della</strong> organizzazione. La prima è stata <strong>in</strong> parte digerita<br />
dalla pubblica amm<strong>in</strong>istrazione, ma piuttosto come<br />
vetr<strong>in</strong>a. Intranet sostanzialmente è ancora da<br />
assimilare. Se le pubbliche amm<strong>in</strong>istrazioni riusciranno<br />
ad all<strong>in</strong>eare <strong>in</strong>tranet a <strong>in</strong>ternet, elim<strong>in</strong>ando contemporaneamente<br />
le macchie di leopardo nella <strong>in</strong>frastruttura,<br />
allora la P.A. entrerà veramente nell’era <strong>della</strong><br />
<strong>comunicazione</strong> <strong>in</strong>terattiva. Ora, pare sulla buona strada,<br />
ma il camm<strong>in</strong>o è ancora lungo.<br />
La <strong>comunicazione</strong> <strong>istituzionale</strong> <strong>in</strong><br />
<strong>Italia</strong> e i suoi significati simbolici<br />
Fulvio Ronchi<br />
I caratteri simbolici <strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong> <strong>istituzionale</strong><br />
hanno una valenza storica, politica e semiologica<br />
rilevantissima.<br />
Le tracce dei poteri istituzionali sono costituite , <strong>in</strong><br />
tutto il mondo e <strong>in</strong> ogni epoca, da contenuti simbolici<br />
che esprimono identità, rappresentatività,<br />
valorialità allo scopo di rafforzare all’<strong>in</strong>terno i<br />
sentimenti di appartenenza e di creare, all’esterno,<br />
condizioni di riconoscibilità e di rispetto.<br />
La decl<strong>in</strong>azione – <strong>in</strong> pace e <strong>in</strong> guerra – di questa<br />
rappresentazione offre profili funzionali immensamente<br />
diversificati e non solo riconducibili alla “logica di<br />
potere” ma anche alla “logica di servizio” e una serie di<br />
prestazioni contenute nel quadro <strong>della</strong> pubblica utilità.<br />
Senza simboli nessuna epoca storica avrebbe<br />
caratterizzazioni che legano significati a sentimenti<br />
collettivi. Gli esempi sono <strong>in</strong>numerevoli e qui non<br />
s<strong>in</strong>tetizzabili.<br />
Per quanto riguarda la Repubblica italiana, il<br />
contenitore costituzionale di tutto il nostro<br />
ord<strong>in</strong>amento secondo quanto previsto e prescritto dalla<br />
Costituzione <strong>in</strong> vigore dall’1 gennaio 1948, i simboli<br />
sono parte non trascurabile <strong>della</strong> stessa lettera <strong>della</strong><br />
Carta, esplicitamente agli articoli 12 (bandiera) e 87<br />
(onorificenze, tra altre disposizioni) ma <strong>in</strong>direttamente<br />
<strong>in</strong> molteplici aspetti che mo<strong>della</strong>no i caratteri formali<br />
dei profili istituzionali. Se ne deduce l’ovvia necessità<br />
che, attorno a tali valori, vi sia presidio, gestione,<br />
monitoraggio. In questi anni – e certamente negli anni<br />
che questo Rapporto prende <strong>in</strong> considerazione (2000-<br />
2004) – la Presidenza <strong>della</strong> Repubblica, per impulso del<br />
Presidente Ciampi, ha rappresentato un luogo di<br />
attenzione costante <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e alla cura dei valori<br />
simboli costituzionali.<br />
L’argomento è trattato nella consapevolezza del quadro<br />
– anche simbolico – rappresentato dalla <strong>in</strong>tegrabilità<br />
del pr<strong>in</strong>cipio di appartenenza a diverse dimensioni<br />
territoriali e istituzionali (dal livello locale a quello<br />
regionale, dal livello nazionale e a quello comunitario),<br />
ma anche dell’importanza di salvaguardare, per ciascuno<br />
di quei livelli, una specificità, una riconoscibilità e una<br />
alimentazione vitale nel rapporto tra le s<strong>in</strong>gole<br />
istituzioni e i cittad<strong>in</strong>i.<br />
È giusto pertanto che questo segmento costituisca una<br />
componente delle politiche e delle funzioni<br />
comunicative di ciascuna istituzione, di ciascuna<br />
pubblica amm<strong>in</strong>istrazione e che al tema sia consacrato<br />
uno spazio autonomo di rilevazione e commento nelle<br />
pag<strong>in</strong>e di questo Rapporto.<br />
Prima di commentare le tabelle dei dati che raccolgono<br />
le risposte delle Amm<strong>in</strong>istrazioni, va ricordato che nel<br />
più vasto perimetro del tema <strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong><br />
simbolica (un accenno è anche presente nel<br />
questionario proposto alle Amm<strong>in</strong>istrazioni) si colloca<br />
anche uno dei campi applicativi di maggiore<br />
funzionalità ed efficacia sociale <strong>della</strong> stessa<br />
<strong>comunicazione</strong> pubblica, ovvero il campo <strong>della</strong><br />
segnaletica (urbana, stradale, ospedaliera, dei servizi<br />
pubblici, eccetera). Che è terreno ancora poco esplorato<br />
da una ricognizione accurata dei livelli di qualità,<br />
efficacia e razionalità e, qu<strong>in</strong>di, da misure di generale<br />
modernizzazione e adeguamento che produrrebbero una<br />
rilevante <strong>in</strong>cidenza nella percezione di utilità da parte<br />
dei cittad<strong>in</strong>i. R<strong>in</strong>viando ad una auspicabile analisi di<br />
settore la possibilità di generare contributi qualificati<br />
sulla materia, prendiamo qui <strong>in</strong> esame ciò che è stato<br />
oggetto <strong>della</strong> rilevazione promossa dalla Funzione<br />
Pubblica e coord<strong>in</strong>ata dalla amici dell’Università IULM di<br />
Milano.<br />
In generale e <strong>in</strong> s<strong>in</strong>tesi si nota che le pubbliche<br />
amm<strong>in</strong>istrazioni:<br />
• hanno e utilizzano una connotazione simbolica <strong>in</strong><br />
larga maggioranza dei casi di <strong>comunicazione</strong> (83,7%)<br />
• utilizzano simboli grafici per connotare visivamente<br />
particolari eventi (75%)<br />
• hanno di recente agito <strong>in</strong>novativamente sulla<br />
segnaletica (45,1%)<br />
• considerano la loro immag<strong>in</strong>e formale ricavabile da<br />
aspetti comunicativi e di décor buona nel 64,2% dei<br />
casi.<br />
<strong>Situazione</strong> e <strong>tendenze</strong> <strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong> <strong>istituzionale</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> (2000-2004) - Rapporto al M<strong>in</strong>istro per la Funzione Pubblica