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Situazione e tendenze della comunicazione istituzionale in Italia

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56<br />

Temi di base<br />

Il dest<strong>in</strong>o organizzativo è ancora <strong>in</strong>certo: la gestione<br />

<strong>della</strong> <strong>in</strong>tranet è assegnata a svariati uffici con<br />

pochissimo personale con qualifiche diverse.<br />

Questa <strong>in</strong>certezza <strong>in</strong>dica difficoltà nei processi di<br />

trasformazione che l’<strong>in</strong>troduzione dell’<strong>in</strong>tranet <strong>in</strong>nesca.<br />

Intranet è non solo una nuova tecnologia che bisogna<br />

imparare ad usare, ma rappresenta un modo di lavorare<br />

che richiede un cambio di mentalità e di<br />

organizzazione: passare dalla separatezza alla<br />

condivisione, dal lavoro diviso al lavoro collaborativo. E’<br />

funzionale al lavoro per team e a una cultura <strong>della</strong><br />

responsabilità esplicita e condivisa. E forse proprio<br />

rispetto a questo c’è ritardo nelle pubbliche<br />

amm<strong>in</strong>istrazioni.<br />

Internet è la tecnologia <strong>della</strong> trasparenza verso<br />

l’esterno, l’<strong>in</strong>tranet richiede collaborazione all’<strong>in</strong>terno<br />

<strong>della</strong> organizzazione. La prima è stata <strong>in</strong> parte digerita<br />

dalla pubblica amm<strong>in</strong>istrazione, ma piuttosto come<br />

vetr<strong>in</strong>a. Intranet sostanzialmente è ancora da<br />

assimilare. Se le pubbliche amm<strong>in</strong>istrazioni riusciranno<br />

ad all<strong>in</strong>eare <strong>in</strong>tranet a <strong>in</strong>ternet, elim<strong>in</strong>ando contemporaneamente<br />

le macchie di leopardo nella <strong>in</strong>frastruttura,<br />

allora la P.A. entrerà veramente nell’era <strong>della</strong><br />

<strong>comunicazione</strong> <strong>in</strong>terattiva. Ora, pare sulla buona strada,<br />

ma il camm<strong>in</strong>o è ancora lungo.<br />

La <strong>comunicazione</strong> <strong>istituzionale</strong> <strong>in</strong><br />

<strong>Italia</strong> e i suoi significati simbolici<br />

Fulvio Ronchi<br />

I caratteri simbolici <strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong> <strong>istituzionale</strong><br />

hanno una valenza storica, politica e semiologica<br />

rilevantissima.<br />

Le tracce dei poteri istituzionali sono costituite , <strong>in</strong><br />

tutto il mondo e <strong>in</strong> ogni epoca, da contenuti simbolici<br />

che esprimono identità, rappresentatività,<br />

valorialità allo scopo di rafforzare all’<strong>in</strong>terno i<br />

sentimenti di appartenenza e di creare, all’esterno,<br />

condizioni di riconoscibilità e di rispetto.<br />

La decl<strong>in</strong>azione – <strong>in</strong> pace e <strong>in</strong> guerra – di questa<br />

rappresentazione offre profili funzionali immensamente<br />

diversificati e non solo riconducibili alla “logica di<br />

potere” ma anche alla “logica di servizio” e una serie di<br />

prestazioni contenute nel quadro <strong>della</strong> pubblica utilità.<br />

Senza simboli nessuna epoca storica avrebbe<br />

caratterizzazioni che legano significati a sentimenti<br />

collettivi. Gli esempi sono <strong>in</strong>numerevoli e qui non<br />

s<strong>in</strong>tetizzabili.<br />

Per quanto riguarda la Repubblica italiana, il<br />

contenitore costituzionale di tutto il nostro<br />

ord<strong>in</strong>amento secondo quanto previsto e prescritto dalla<br />

Costituzione <strong>in</strong> vigore dall’1 gennaio 1948, i simboli<br />

sono parte non trascurabile <strong>della</strong> stessa lettera <strong>della</strong><br />

Carta, esplicitamente agli articoli 12 (bandiera) e 87<br />

(onorificenze, tra altre disposizioni) ma <strong>in</strong>direttamente<br />

<strong>in</strong> molteplici aspetti che mo<strong>della</strong>no i caratteri formali<br />

dei profili istituzionali. Se ne deduce l’ovvia necessità<br />

che, attorno a tali valori, vi sia presidio, gestione,<br />

monitoraggio. In questi anni – e certamente negli anni<br />

che questo Rapporto prende <strong>in</strong> considerazione (2000-<br />

2004) – la Presidenza <strong>della</strong> Repubblica, per impulso del<br />

Presidente Ciampi, ha rappresentato un luogo di<br />

attenzione costante <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e alla cura dei valori<br />

simboli costituzionali.<br />

L’argomento è trattato nella consapevolezza del quadro<br />

– anche simbolico – rappresentato dalla <strong>in</strong>tegrabilità<br />

del pr<strong>in</strong>cipio di appartenenza a diverse dimensioni<br />

territoriali e istituzionali (dal livello locale a quello<br />

regionale, dal livello nazionale e a quello comunitario),<br />

ma anche dell’importanza di salvaguardare, per ciascuno<br />

di quei livelli, una specificità, una riconoscibilità e una<br />

alimentazione vitale nel rapporto tra le s<strong>in</strong>gole<br />

istituzioni e i cittad<strong>in</strong>i.<br />

È giusto pertanto che questo segmento costituisca una<br />

componente delle politiche e delle funzioni<br />

comunicative di ciascuna istituzione, di ciascuna<br />

pubblica amm<strong>in</strong>istrazione e che al tema sia consacrato<br />

uno spazio autonomo di rilevazione e commento nelle<br />

pag<strong>in</strong>e di questo Rapporto.<br />

Prima di commentare le tabelle dei dati che raccolgono<br />

le risposte delle Amm<strong>in</strong>istrazioni, va ricordato che nel<br />

più vasto perimetro del tema <strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong><br />

simbolica (un accenno è anche presente nel<br />

questionario proposto alle Amm<strong>in</strong>istrazioni) si colloca<br />

anche uno dei campi applicativi di maggiore<br />

funzionalità ed efficacia sociale <strong>della</strong> stessa<br />

<strong>comunicazione</strong> pubblica, ovvero il campo <strong>della</strong><br />

segnaletica (urbana, stradale, ospedaliera, dei servizi<br />

pubblici, eccetera). Che è terreno ancora poco esplorato<br />

da una ricognizione accurata dei livelli di qualità,<br />

efficacia e razionalità e, qu<strong>in</strong>di, da misure di generale<br />

modernizzazione e adeguamento che produrrebbero una<br />

rilevante <strong>in</strong>cidenza nella percezione di utilità da parte<br />

dei cittad<strong>in</strong>i. R<strong>in</strong>viando ad una auspicabile analisi di<br />

settore la possibilità di generare contributi qualificati<br />

sulla materia, prendiamo qui <strong>in</strong> esame ciò che è stato<br />

oggetto <strong>della</strong> rilevazione promossa dalla Funzione<br />

Pubblica e coord<strong>in</strong>ata dalla amici dell’Università IULM di<br />

Milano.<br />

In generale e <strong>in</strong> s<strong>in</strong>tesi si nota che le pubbliche<br />

amm<strong>in</strong>istrazioni:<br />

• hanno e utilizzano una connotazione simbolica <strong>in</strong><br />

larga maggioranza dei casi di <strong>comunicazione</strong> (83,7%)<br />

• utilizzano simboli grafici per connotare visivamente<br />

particolari eventi (75%)<br />

• hanno di recente agito <strong>in</strong>novativamente sulla<br />

segnaletica (45,1%)<br />

• considerano la loro immag<strong>in</strong>e formale ricavabile da<br />

aspetti comunicativi e di décor buona nel 64,2% dei<br />

casi.<br />

<strong>Situazione</strong> e <strong>tendenze</strong> <strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong> <strong>istituzionale</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> (2000-2004) - Rapporto al M<strong>in</strong>istro per la Funzione Pubblica

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