Situazione e tendenze della comunicazione istituzionale in Italia
Situazione e tendenze della comunicazione istituzionale in Italia
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Prefazione<br />
Luigi Mazzella<br />
(M<strong>in</strong>istro per la Funzione Pubblica f<strong>in</strong>o al 2 dicembre 2004)<br />
Introduco con soddisfazione la pubblicazione di un Rapporto al M<strong>in</strong>istro per la Funzione Pubblica che è frutto di<br />
collaborazione tra l’Amm<strong>in</strong>istrazione di cui ho la responsabilità e il sistema universitario e professionale grazie al<br />
co<strong>in</strong>volgimento <strong>della</strong> Università IULM di Milano e all’<strong>in</strong>iziativa del prof. Stefano Rolando, responsabile del progetto di<br />
ricerca.<br />
È un documento utile e atteso. Che fornisce un profilo aggiornato di una materia <strong>in</strong> forte cambiamento, la <strong>comunicazione</strong><br />
<strong>istituzionale</strong>. Dopo quattro anni dal varo <strong>della</strong> legge 150 del 2000 il progetto si è posto l’ambizioso obiettivo di tentare<br />
di “fotografare” con spirito critico, nel quadro delle istituzioni e delle pubbliche amm<strong>in</strong>istrazioni italiane, sia aspetti<br />
strutturali e organizzativi, sia aspetti creativi (legati cioè a prodotti e servizi) che riguardano le funzioni comprese nel<br />
perimetro di quella legge: l’<strong>in</strong>formazione e la <strong>comunicazione</strong>.<br />
Gli oltre mille questionari ritornati sui duemila <strong>in</strong>viati sono un buon risultato soprattutto se si considera – come il<br />
Rapporto <strong>in</strong>dica – che le risposte esprimono una rappresentazione territoriale e ord<strong>in</strong>amentale.<br />
Conoscere per decidere è prassi di buon governo. In questo caso si trattava, <strong>in</strong> prima istanza, di comprendere se il trend<br />
di attuazione <strong>della</strong> legge è ancora <strong>in</strong> atto, con quale <strong>in</strong>tensità e con quali visibili implementazioni; <strong>in</strong> secondo luogo, se<br />
i livelli di attuazione raggiunti possono comunque essere considerati soddisfacenti; <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, se i problemi segnalati come<br />
irrisolti possono essere affrontati e nel quadro di quali compatibilità.<br />
Non riassumo qui i term<strong>in</strong>i <strong>della</strong> rilevazione, trattati nelle pag<strong>in</strong>e seguenti sia nei profili generali che specifici.<br />
Constato – <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e ai quesiti che ho posto – che il trend di attuazione è <strong>in</strong> fase ancora ascendente, dal momento che<br />
la metà delle Amm<strong>in</strong>istrazioni ha ancora seri problemi attuativi mentre si riscontrano segnali di nuova <strong>in</strong>iziativa e nuova<br />
progettualità <strong>in</strong> vari aspetti del campo operativo.<br />
Rilevo altresì che i livelli di attuazione sono <strong>in</strong>teressanti anche se ancora non soddisfacenti.<br />
Osservo <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e che i problemi irrisolti possono essere materia governabile solo se fanno parte di una strategia che prevede<br />
tempi e modalità differenziate.<br />
Qualche parola di approfondimento. Leggi che dettano pr<strong>in</strong>cipi e implicano modifiche sia nell’assetto organizzativo che<br />
nella cultura delle pubbliche amm<strong>in</strong>istrazioni richiedono sicuramente tempi non brevi per la completa<br />
attuazione. Dal rapporto emerge come uno dei punti pr<strong>in</strong>cipali <strong>della</strong> legge, la conferma di ruolo nelle Amm<strong>in</strong>istrazioni di<br />
un ufficio per presidiare le relazioni con il pubblico, disposto già dal decreto legislativo 29 del 2003, è oggi attuato dai<br />
due terzi delle Amm<strong>in</strong>istrazioni. L’ufficio per presidiare le relazioni con i media - che aveva prima carattere volontario e<br />
che è dunque norma dall’anno 2000 – è attuato circa nella metà delle Amm<strong>in</strong>istrazioni. Il risultato può considerarsi nel<br />
complesso positivo, soprattutto perché riferito ad un vasto <strong>in</strong>sieme di pubbliche amm<strong>in</strong>istrazioni con dimensioni e caratteristiche<br />
molto diversificate.<br />
Meno soddisfacenti sono <strong>in</strong>vece i dati relativi a coord<strong>in</strong>amento, <strong>comunicazione</strong> <strong>in</strong>terna, uso delle tecnologie disponibili,<br />
attività di pianificazione e di valutazione, formazione degli operatori, per i quali si va da un 20% ad un 50% di casi di<br />
attuazione positiva. È <strong>in</strong>teressante constatare che tutto sia oggi <strong>in</strong> movimento, anche se non possono essere considerati<br />
soddisfacenti quei livelli di adeguamento <strong>in</strong>feriori alla metà delle amm<strong>in</strong>istrazioni.<br />
Vorrei concludere questa breve nota <strong>in</strong>troduttiva r<strong>in</strong>graziando tutti coloro che si sono impegnati nel lavoro di rilevazione<br />
e di analisi, rivolgendo al Rettore <strong>della</strong> Università IULM di Milano prof. Giovanni Puglisi un sentito r<strong>in</strong>graziamento per<br />
aver creato le condizioni di lavoro rigoroso e neutrale al servizio dell’istituzione.<br />
Credo che la diffusione di questo Rapporto nelle nostre Amm<strong>in</strong>istrazioni centrali e territoriali – oltre che nelle strutture<br />
di Governo e nel Parlamento – possa costituire un passaggio utile per la presa di coscienza del camm<strong>in</strong>o svolto soprattutto<br />
grazie ad una normativa che il Parlamento ha voluto e varato dopo un lungo iter; ma anche utile per allargare la<br />
condivisione circa il camm<strong>in</strong>o da svolgere e per aprire dunque un esame più vasto, sui risultati e sulle criticità di tema<br />
quale la <strong>comunicazione</strong> <strong>istituzionale</strong>.<br />
Roma, 15 novembre 2004<br />
<strong>Situazione</strong> e <strong>tendenze</strong> <strong>della</strong> <strong>comunicazione</strong> <strong>istituzionale</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> (2000-2004) - Rapporto al M<strong>in</strong>istro per la Funzione Pubblica