Libretto - Radio Rai

C a n d i d e : i l m o n d o è 4 / 3 p i g r e c o e r r e t r e
Foto di scena dall’allestimento di Candide del Teatro Carlo Felice
Reims, avesse potuto conoscerla, a L’Elisir d’amore, a Don Pasquale, a Le
Grand Macabre, opere nelle quali, utilizzando sia il sentimentale che il
grottesco e quanto può accostarsi all’uno o all’altro o condividerne un
po’ la natura e confondervisi, il puro divertimento è quel che domina.
Il vaudeville, dunque, pur al gradino più basso del gradus ad operam di
Bernstein, si erge con la sua qualità sublime, e con un po’ di marameo,
a fronte del blasonato “dramma musicale wagneriano” (che, ricordiamolo,
Bernstein pone al vertice dei generi del suo modo di intendere il teatro
musicale), facendo crollare tutto un impianto basato appunto sui generi,
che di per sé non producono nulla, ma che indifferentemente accolgono
qualsiasi cosa abbia una sufficiente dignità d’aspetto (ogni riferimento al
massenetismo, anche di Massenet, e al verismo è puramente voluto).
Ma si trattino pure i casi citati come opere che costituiscono la solita
eccezione che conferma la regola, in questo caso proprio non sapremmo
come poi, seguendo ancora l’argomentazione di Bernstein, si possano dividere
l’operetta e il musical alla sua maniera, chiamando in causa per
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