La TOSCANA - Dicembre 2013

Giuseppe Verso Paoletti
Alla Galleria Via Larga in mostra
“I volti e i paesaggi” di Versus
di Pier Francesco Listri
Versus fra Pier Francesco Listri e Giuliano Borselli
Sebbene intrinsecamente fiorentino
Versus non è minimamente
vittima del provincialismo pittorico
toscano, lo salvano una solidissima
cultura classica e non solo, le sue
tante soste all’estero e perfino, sebbene
sembri strano, il lungo sodalizio discepolare
col grande Annigoni, dal quale semmai ha
preso quelle incantate suggestioni nordiche
del pittore lombardo.
Inutile aggiungere che impressionismo ed
espressionismo sono rimasti nella memoria
fondamento.
Versus, sebbene appartato, è una presenza
di cultura non solo figurativa nel caotico panorama
dell’attualità. La sua coerente e costante
attività testimonia di una arte pittorica
che sebbene con radici profonde nella
sua terra, si esprime con ricchezza europea.
Versus è un narratore unico di volti e di paesaggi
sempre nuovi, seppure carichi di tanta
storia non solo pittorica.
artistica di Versus e ne tornano echi nelle
sue opere.
Guardando la sua ormai ultracinquantennale
pittura, del resto già universalmente riconosciuta
e affermata, se ne traggono alcune
abbastanza ovvie notazioni. La prima è la
ricchezza dei materiali su cui opera che accanto
all’innocenza della tela ne arricchiscono
la matericità, legni sugheri stoffe e
quant’altro a dare una anche fisica consistenza
alla raffigurazione pittorica. La seconda
notazione è che prima di tutto Versus
è un davvero grande ritrattista. Le sue sanguigne
hanno una libertà di segno e insieme
una fedeltà fisiognomica che i suoi ritratti
sono tra i più belli della nostra stagione.
Ma accanto ai ritratti, ci sono i suoi paesaggi,
quasi tutti colti nella molteplice realtà
toscana ma mai ‘toscaneggianti’, qui
meglio che altrove si esprime quella sua
pittura di forme sommosse e di dense apparizioni
pittoriche che rendono queste tele
subito riconoscibili e cariche di solidità e di
Versus
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