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medicale.pdf - Osservatorio Biomedicale Veneto

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Bio<strong>medicale</strong> veneto<br />

20<br />

gnosi medica;<br />

• medicinali veterinari;<br />

• medicinali vegetali tradizionali.<br />

Bio<strong>medicale</strong> veneto tra società del benessere e mercato<br />

Come detto però, sia i dispositivi medicali sia i farmaci vengono acquistati prevalentemente<br />

dalle strutture sanitarie e ospedaliere o direttamente dal consumatore-paziente<br />

e lo stato regola sia gli aspetti informativi-pubblicitari sia le<br />

modalità di rimborso. Entrambi i settori dunque dipendono fortemente dalla<br />

spesa pubblica e dalle modalità organizzative del sistema sanitario.<br />

La convergenza tecnologica invece è relativa ai processi trasversali di ibridazione<br />

di tecnologie che in passato trovavano applicazioni esclusivamente monosettoriali.<br />

L'ICT (information & communication technology) e le biotecnologie<br />

stanno delineandosi come “tecnologie abilitanti” per tutta l'area delle bioscienze,<br />

mentre scoperte nella biochimica, nella biofisica e nell'elettronica stanno<br />

portando a una nuova generazione di applicazioni a cavallo tra DM e farmaci,<br />

come i dispositivi per la somministrazione di farmaci (drug delivery devices),<br />

l'ingegneria tissutale, gli strumenti diagnostici in vitro.<br />

Nonostante tali fattori comuni dunque, si ravvisano prevalere ancora i tratti distintivi<br />

delle due principali aree delle bioscienze, in particolare sono significative<br />

le peculiarità del punto di vista normativo, di gestione dell'innovazione e industriale.<br />

Dal punto di vista normativo infatti, le specifiche Direttive Europee fissano secondo<br />

logiche differenti le procedure per l'autorizzazione alla messa in commercio<br />

dei farmaci e dei dispositivi medici. L'autorizzazione alla commercializzazione<br />

dei farmaci viene rilasciata ad ogni singolo preparato in seguito al superamento<br />

di una serie di test che ne valutano la sicurezza, l'utilità e l'efficacia,<br />

e dopo l'entrata in commercio vengono monitorati gli effetti a lungo termine.<br />

Per i DM è sufficiente il possesso della marcatura CE, che viene concessa con<br />

diversi criteri a seconda della complessità e del livello di rischio della categoria<br />

di appartenenza.<br />

Le differenti procedure autorizzative sottendono poi alcune rilevanti differenze<br />

nella gestione dell'innovazione nei due comparti. Nel settore farmaceutico si segue<br />

un modello di innovazione guidato dalle nuove conoscenze scientifiche: la<br />

selezione di nuovi farmaci avviene tramite un processo di prova ed errore della<br />

durata di almeno 10-12 anni - tra selezione di una molecola, fase di ricerca clinica<br />

e industrializzazione del farmaco -, con costi di sperimentazione elevatissimi.<br />

Mentre nel settore dei DM l'innovazione è caratterizzata dalla progettazione<br />

del livello di sicurezza, qualità e prestazione del dispositivo per conseguire un miglioramento<br />

continuo delle funzionalità, realizzato non solo applicando i progressi<br />

scientifici ma anche attraverso l'interazione con gli utilizzatori, e<br />

dall'ibridazione di tecnologie provenienti da diversi ambiti disciplinari. Ne consegue<br />

che, mentre il ciclo di vita di un farmaco raggiunge i 20 anni della durata<br />

brevettuale, i DM tendono a diventare obsoleti rapidamente, soprattutto se ad alta<br />

tecnologia, e sono meno difendibili sotto il profilo della proprietà intellettuale.<br />

Queste differenti caratteristiche si riflettono poi a livello di struttura industriale.<br />

Il settore dei DM è polverizzato in una molteplicità di nicchie di piccole dimensioni,<br />

in ciascuna delle quali il leader non ha una quota di mercato superiore al<br />

35-40%. Si tratta di un mercato occupato da poche multinazionali e da una miriade<br />

di imprese più giovani e di dimensioni medio-piccole, specializzate su singole<br />

produzioni, che solo in Europa commercializzano oltre 10.000 dispositivi<br />

con livelli di complessità tecnologica e strategica molto diversi tra loro. (Eucomed,<br />

2006)

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