medicale.pdf - Osservatorio Biomedicale Veneto
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3. La competitività delle imprese biomedicali venete<br />
nali, soprattutto europei, e le imprese esportatrici rappresentavano il 68% del<br />
campione (38 su 60). Le imprese “produttive” erano responsabili per i maggiori<br />
flussi di export e coprivano l'87% del fatturato esportato, ma nelle classi dimensionali<br />
inferiori si notavano mediamente volumi e quote medie di export<br />
sul fatturato meno elevate, come sensibilmente più basso è il numero delle imprese<br />
esportatrici. Tuttavia, mentre la percentuale delle imprese esportatrici era<br />
quasi simile in tutti i sottosettori indagati, le quote medie esportate risultavano<br />
assai diverse (Tabella 47): il settore delle apparecchiature e arredo tecnico era<br />
quello in cui i flussi di export erano più consistenti (58% del fatturato totale<br />
esportato e una media di export sul fatturato del 50%), seguivano le imprese<br />
del settore “terapia e riabilitazione” (20% del fatturato esportato su flussi totali<br />
di export e quote medie di export su fatturato del 34% circa), della diagnostica<br />
(10% del fatturato totale esportato e quote medie di export su fatturato del 25%<br />
circa), e dei “materiali di consumo e mezzi di contrasto” (12% del fatturato totale<br />
esportato e quote medie di export su fatturato del 19% circa).<br />
Tabella 47<br />
Esportazioni bio<strong>medicale</strong> veneto per comparto, anno 2003<br />
Comparto %<br />
esportato (euro)<br />
Tutte le imprese Solo imprese Percentuale di imprese<br />
Fatturato campionate esportatrici esportatrici nella classe<br />
Quote medie Quote medie Imprese %<br />
Diagnostica 13.221.904 10% 14,62 25,11 (9) 56,3<br />
Terapia e riabilitazione 25.819.523 20% 19,63 33,90 (11) 57,9<br />
di cui ortopediche<br />
e di riabilitazione 7.206.09 15% 12,54 27,6 (5) 45,5<br />
Materiali di consumo 16.169.119 12% 12,50 18,75 (4) 33,3<br />
Attrezzature<br />
e arredo tecnico 76.100.002 58% 30,76 49,33 (8) 61,6<br />
Totale 131.310.548 100%<br />
TERZA PARTE<br />
Come si è visto molti dispositivi biomedici si riferiscono a segmenti di mercato di<br />
modesta dimensione su scala nazionale ed è quindi indispensabile per i produttori<br />
regionali ragionare in termini di mercato internazionale, se vogliono creare<br />
economie di scala sufficienti ad ammortizzare la forte incidenza dei costi di ricerca<br />
e sviluppo. Inoltre anche la necessità di certificazione di qualità dei prodotti<br />
e dei processi produttivi finisce per essere un fattore di differenziazione importante<br />
ed in qualche caso elemento condizionante per la sopravvivenza stessa<br />
di molte piccole imprese.<br />
Le politiche di contenimento della domanda sanitaria pubblica, che copre una<br />
quota rilevante del mercato non solo in Italia ma anche a livello europeo, stanno<br />
provocando - e prevedibilmente negli anni a venire accentueranno - non solo<br />
un rallentamento del mercato ma potranno portare, anche nel nostro paese,<br />
processi d'aggregazione di imprese o l'acquisizione delle imprese più piccole<br />
da parte di grandi gruppi. Il rischio più evidente per le imprese venete è che le<br />
imprese maggiori finiscano per occupare interamente anche le attività di nicchia,<br />
dove tradizionalmente esse operano.<br />
3.3 L'innovazione e la ricerca<br />
Il contesto delle PMI distrettuali come quelle venete evidenzia dinamiche innovative<br />
incentrate sulla componente dell'interazione (es. committente e fornitore),<br />
con una prevalenza di innovazioni di natura incrementale - piuttosto che in-<br />
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