medicale.pdf - Osservatorio Biomedicale Veneto
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Bio<strong>medicale</strong> veneto<br />
31<br />
EUCOMED Industry Profile,<br />
2003<br />
32<br />
Dati riportati da OECD Health<br />
Data 2006. Il confronto è<br />
effettuato a parità di potere<br />
d'acquisto<br />
48<br />
La capacità di un'impresa e di un sistema produttivo di competere sul mercato<br />
internazionale si misura da vari indicatori, quali la quota di export sul fatturato,<br />
la produzione di brevetti internazionali, gli investimenti diretti all'estero, il riconoscimento<br />
e l'affermazione globale di marchi d'impresa, la presenza nei segmenti<br />
a maggiore innovazione e redditività, ecc.<br />
Dopo aver analizzato la struttura produttiva, si intende quindi fare il punto su<br />
quelli che sono i punti di forza e debolezza del bio<strong>medicale</strong> veneto per metterne<br />
in luce le potenzialità e le opportunità di sviluppo, tenendo conto delle particolarità<br />
del mercato della salute e del benessere, sopra descritte.<br />
Ancora una volta infatti, va sottolineato che il mercato dei dispositivi medici, nonostante<br />
sia caratterizzato da una domanda prevalentemente pubblica, a differenza<br />
del farmaceutico che è un mercato globale sostanzialmente omogeneo,<br />
è invece estremamente diversificato e frammentato in una molteplicità di<br />
nicchie di mercato, più o meno ampie sia in termini di volumi che di imprese<br />
(per apparecchiature molto innovative e sofisticate si arriva a contare poche decine<br />
di pezzi venduti all'anno nel mondo da sole 4-5 imprese).<br />
3.1 Il mercato bio<strong>medicale</strong> nel mondo<br />
Bio<strong>medicale</strong> veneto tra società del benessere e mercato<br />
3. LA COMPETITIVITÀ<br />
delle imprese biomedicali venete<br />
Va premesso, innanzitutto, che il mercato mondiale dei dispositivi medici è rappresentato<br />
in massima parte da paesi dotati di sviluppate infrastrutture sanitarie,<br />
tanto che quasi l'80% del mercato complessivo è rappresentato da sette paesi<br />
soltanto: Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Italia, Regno Unito,<br />
31<br />
Spagna . Questo perché la maggior parte dei dispositivi medici può essere utilizzata<br />
soltanto in presenza di strutture sanitarie e capacità professionali adeguate,<br />
mentre si stima che nel mondo quasi cinque persone su sei vivano in<br />
aree in cui la maggior parte dei dispositivi medici non può essere utilizzata a causa<br />
della totale assenza di queste condizioni necessarie.<br />
Una seconda necessaria premessa riguarda la mancanza di uno sforzo sistematico<br />
a livello internazionale di raccogliere, integrare e diffondere i dati e le informazioni<br />
di base sullo stato e l'evoluzione dell'industria biomedica.<br />
Per quantificare le dimensioni del mercato bio<strong>medicale</strong> è necessario partire<br />
dall'esame delle dinamiche della spesa sanitaria complessiva dei paesi economicamente<br />
avanzati, costituita - come si è visto - dalle spese sostenute dai cittadini,<br />
dai servizi pubblici e dagli investimenti in tecnologie mediche.<br />
32<br />
I dati OCSE (2005) mettono in luce che la spesa sanitaria europea è pari a<br />
quasi il 9% del Pil per una spesa pro-capite di quasi 2.000 euro, superiore a<br />
quella del Giappone attestato a 1.775 euro, ma sensibilmente inferiore a quella<br />
degli Stati Uniti che supera i 4.800 euro, spendendo in sanità oltre il 15% del<br />
Pil (Figura 7e Figura 8).<br />
L'Italia rappresenta il quarto mercato della salute a livello europeo, con una<br />
spesa in rapporto al Pil sulla media europea, mentre a livello di spesa procapite<br />
con 2.079 euro è inferiore a quasi tutti i partner avanzati.<br />
In generale, la quota principale di risorse destinate alla sanità proviene dal finanziamento<br />
pubblico (entrate generali dello Stato e assicurazioni sociali sani-