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medicale.pdf - Osservatorio Biomedicale Veneto

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Bio<strong>medicale</strong> veneto<br />

48<br />

Unioncamere del <strong>Veneto</strong> - Il<br />

<strong>Veneto</strong> delle imprese, Rapporto<br />

2006<br />

49<br />

In <strong>Veneto</strong> le attività maggiormente<br />

in crisi sono state la chimica-petrolchimica<br />

(-5,9% rispetto<br />

al 2004), le pelli, il cuoio<br />

e le calzature (-4,6%), le gioiellerie<br />

e orologerie (-4,1%), le<br />

occhialerie (-3,7%) e il tessile e<br />

l'abbigliamento (-2,9%).<br />

66<br />

Bio<strong>medicale</strong> veneto tra società del benessere e mercato<br />

bio<strong>medicale</strong>, ma soprattutto dà conto dell'imprescindibile valore che il contesto<br />

socio-economico del <strong>Veneto</strong> rappresenta per lo sviluppo e la competitività<br />

delle imprese.<br />

I rapporti del settore bio<strong>medicale</strong> con il tessuto produttivo regionale vanno infatti<br />

necessariamente inquadrati nel generale contesto economico italiano - di<br />

bassa crescita, e di terziarizzazione che sta progressivamente allineando la<br />

struttura produttiva del Paese a quella di molti Paesi Europei -, e in quello veneto<br />

in particolare.<br />

Nell'arco degli ultimi cinque anni in Italia il numero di imprese è aumentato del<br />

4,5%, principalmente nel settore dei servizi alle imprese e alle persone<br />

(+12,6%), mentre ha visto una lieve flessione del manifatturiero (-0,8%) e un<br />

48<br />

aumento del commercio (+3,8%) .<br />

In linea con le trasformazioni in atto nel Paese, anche la struttura produttiva del<br />

<strong>Veneto</strong> ha visto aumentare complessivamente del 2,1% negli ultimi cinque anni<br />

la consistenza delle imprese attive, registrando un incremento nel settore dei<br />

servizi alle imprese e alle persone delle imprese pari al 14,4% (quello afferente<br />

alla sanità privata è cresciuto addirittura del 31,5%), a fronte di una variazione<br />

negativa dell'agricoltura (-13,3%), una flessione del manifatturiero (-3,4%) e di<br />

49<br />

un lieve aumento del commercio (+1,6%) . Da questi dati emerge una accresciuta<br />

accelerazione del processo di terziarizzazione in <strong>Veneto</strong>, la più elevata<br />

tra le principali regioni settentrionali. Essa conferma la crescente propensione<br />

all'esternalizzazione (anche su scala internazionale) di attività di servizi prima<br />

svolte internamente dalle imprese manifatturiere, conseguente ai processi di internazionalizzazione<br />

del sistema produttivo, e di un maggiore fabbisogno di<br />

servizi alla persona.<br />

Occorre ricordare tuttavia che il processo di terziarizzazione non va considerato<br />

antitetico rispetto all'industrializzazione, in quanto riflette i processi di riorganizzazione<br />

delle funzioni produttive e di servizio interne alle stesse imprese industriali,<br />

che restano ancora l'attività predominante in termini di valore aggiunto<br />

e danno linfa allo sviluppo del Paese.<br />

In questo senso le aziende italiane da alcuni anni stanno attuando dei percorsi<br />

di crescita che non si basano più esclusivamente sull'incremento delle dimensioni<br />

aziendali ma puntano al miglioramento degli assetti organizzativi. Da un<br />

lato le aziende si stanno rinnovando nella forma giuridica prediligendo le società<br />

di capitali, dall'altro stanno aumentando le forme stabili di aggregazione:<br />

il <strong>Veneto</strong> ha registrato un aumento di gruppi di imprese e nel 2003 contava<br />

7.732 gruppi distinti con all'interno circa 16.196 imprese controllate. In particolare,<br />

le imprese capogruppo costituite da società estere sono aumentate del<br />

28,4% in Italia e del 40,7% in <strong>Veneto</strong>, mettendo in evidenza la presenza di uno<br />

sviluppo multinazionale per il sistema produttivo.<br />

Nel <strong>Veneto</strong> però esistono realtà settoriali-distrettuali e imprenditoriali molto diverse<br />

in termini di investimenti in tecnologie, management, reti di vendita e marchi,<br />

oltre che in competenze necessarie a globalizzarsi. Oggi infatti la competizione<br />

internazionale esasperata basata sull'innovazione e sul tempo sta aumentando<br />

la volatilità dei business, e il nuovo ambiente competitivo richiede<br />

all'impresa di operare all'interno di una rete internazionale di relazioni produttive<br />

e scambi di conoscenza, e questo nella nostra regione sta avvenendo in vari<br />

modi che coinvolgono non solo le imprese e i loro rapporti, ma anche le tecnologie<br />

impiegate, i modi di produzione della conoscenza, i mercati, e anche<br />

le istituzioni locali.<br />

Nel contesto competitivo attuale conta la capacità di cogliere opportunità di<br />

business all'interno delle nuove reti del valore, attraverso una specializzazione

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