medicale.pdf - Osservatorio Biomedicale Veneto
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Bio<strong>medicale</strong> veneto<br />
57<br />
le altre Unità Operative e istituzioni<br />
che hanno aderito al<br />
Progetto sono: Regione Molise,<br />
Assessorato alla Sanità; Università<br />
Cattolica del Sacro Cuore,<br />
Policlinico universitario<br />
“Agostino Gemelli” Roma;<br />
USSLL 17 Monselice Regione<br />
<strong>Veneto</strong>; IRCCS Policlinico “S.<br />
Matteo” di Pavia, Servizio di ingegneria<br />
Clinica; Azienda Provinciale<br />
per i Servizi Sanitari di<br />
Trento, Direzione Generale;<br />
Università “G. 'Annunzio” di<br />
Chieti, Sezione di Epidemiologia<br />
e Sanità Pubblica - Dipartimento<br />
di Medicina e Scienze<br />
delll'Invecchiamento; Istituto Superiore<br />
di Sanità, Dipartimento<br />
delle Tecnologie Biomediche;<br />
Agenzia per i Servizi Sanitari<br />
Regionali, Sezione Innovazione,<br />
Sperimentazione e Sviluppo;<br />
IRCCS Casa Sollievo della<br />
Sofferenza, Opera Padre Pio,<br />
Servizio di Ingegneria Clinica;<br />
Regione Lombardia, Direzione<br />
Generale Sanità.<br />
58<br />
Il NI-HTA, al termine del 1°<br />
Forum italiano per la valutazione<br />
delle tecnologie sanitarie"<br />
ha elaborato i seguenti<br />
principi: la valutazione delle<br />
tecnologie sanitarie deve coinvolgere<br />
tutte le parti interessate<br />
all'assistenza sanitaria; deve<br />
riguardare tutti gli elementi<br />
che concorrono all'assistenza<br />
sanitaria e tutti i livelli gestionali<br />
dei sistemi sanitari e delle<br />
strutture che ne fanno parte;<br />
deve essere un'attività continua<br />
che deve essere condotta prima<br />
della loro introduzione e<br />
durante l'intero ciclo di vita, è<br />
una necessità e una opportunità<br />
per la governance integrata<br />
dei sistemi sanitari e delle<br />
strutture che ne fanno parte; è<br />
un processo multidisciplinare<br />
che deve svolgersi in modo coerente<br />
con gli altri processi assistenziali<br />
e tecnicoamministrativi<br />
dei sistemi sanitari<br />
e delle strutture che ne fanno<br />
parte<br />
80<br />
Bio<strong>medicale</strong> veneto tra società del benessere e mercato<br />
la crescita qualitativa dei servizi (innovazione tecnologica informatica e telematica).<br />
In linea con le esperienze europee più avanzate, al fine di governare l'introduzione<br />
delle tecnologie viene proposto di introdurre e sviluppare processi di Health<br />
Technology Assessment (HTA), ovvero procedure di valutazione globale e<br />
multidisciplinare delle tecnologie utilizzate per l'assistenza sanitaria.<br />
Viene poi riconosciuto che per guidare e supportare l'innovazione, sia organizzativa<br />
sia tecnologica nelle sue diverse componenti, è necessario sviluppare in<br />
modo mirato la ricerca e promuoverne la valorizzazione e l'utilizzo dei risultati,<br />
sottolieneando che una particolare rilevanza va data alle forme di ricerca sanitaria<br />
organizzativa, alle ricerche o sperimentazioni attinenti agli aspetti gestionali,<br />
alla valutazione dei servizi, alle tematiche della comunicazione e dei rapporti<br />
con i cittadini, alle tecnologie e biotecnologie sanitarie, in quanto forme<br />
che permetteranno lo sviluppo e la sempre maggiore capacità di performance<br />
del sistema socio-sanitario veneto.<br />
Le esperienze italiane di valutazione delle tecnologie sanitarie si sono sviluppate<br />
solo negli ultimi anni e non esiste una specifica agenzia nazionale di valutazione<br />
delle tecnologie. Nel 2003, sulla base di un Progetto finanziato dal Ministero<br />
della salute, è stato costituito il Network Italiano di Health Technology<br />
Assessment (NI-HTA) - del quale fa parte l'Azienda Ospedaliera Universitaria di<br />
Padova come struttura clinica di riferimento per la Facoltà di Medicina e Chirurgia<br />
- che nel 2006 ha elaborato la Carta di Trento sulla valutazione delle<br />
57 58<br />
tecnologie sanitarie in Italia. L'HTA è inoltre riconosciuto come una priorità nel<br />
Piano Sanitario Nazionale 2006-2008 ed è confermato anche dalla nuova<br />
Commissione Europea come una priorità per i prossimi anni, attraverso il finanziamento<br />
del progetto European Network for Health Technology Assessment<br />
- EUnetHTA.<br />
La Lombardia è stata tra le prime regioni che hanno avviato iniziative di carattere<br />
istituzionale per supportare l'HTA, attraverso la costituzione di una commissione<br />
consultiva per la valutazione delle tecnologie sanitarie a livello regionale;<br />
la predisposizione delle linee guida regionali per l'adozione del piano di<br />
organizzazione e funzionamento aziendale delle aziende sanitarie regionali,<br />
con le quali sono definiti ruoli e competenze nel processo di HTA aziendale ed<br />
un ruolo di primo piano è affidato agli ingegneri clinici; la definizione delle linee<br />
guida per l'applicazione della normativa UNI EN ISO 9001:2000 alla gestione<br />
delle tecnologie nelle strutture sanitarie (in esse vengono descritte tutte<br />
le fasi del macroprocesso aziendale di gestione delle tecnologie biomediche);<br />
l'impostazione di un progetto di ricerca per lo studio di fattibilità per la creazione<br />
di un nucleo regionale di valutazione delle tecnologie sanitarie.<br />
Dal lato invece delle Associazioni imprenditoriali e delle imprese biomedicali,<br />
è da citare il caso di Mirandola, dove è stato promosso un accordo con le<br />
Aziende sanitarie della provincia di Modena e l'Università degli Studi di Modena<br />
e Reggio Emilia per la realizzazione di un Quality Center Network nel bio<strong>medicale</strong>:un<br />
patto per l'innovazione, la ricerca, il trasferimento tecnologico e<br />
la formazione e le attività previste hanno come primo obiettivo la collaborazione<br />
con le istituzioni della sanità pubblica, con l'<strong>Osservatorio</strong> per l'Innovazione<br />
dell'Agenzia sanitaria regionale, con la Fiera e le Camera di Commercio di Modena<br />
per l'organizzazione di “Rimat Biomed” e nella attivazione di percorsi formativi<br />
e di orientamento rivolti agli studenti delle scuole medie superiori, agli<br />
studenti specializzandi e dottorandi dell'Università. Inoltre è prevista la costituzione<br />
di uno sportello informativo al servizio delle imprese - in particolare alle<br />
piccole e medie - per il trasferimento tecnologico e l'innovazio-ne, partendo