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medicale.pdf - Osservatorio Biomedicale Veneto

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Bio<strong>medicale</strong> veneto<br />

24<br />

L'Unità Locale è il luogo fisico<br />

dove un'impresa esercita la propria<br />

attività: il numero di unità<br />

locali pertanto non corrisponde<br />

a quello delle imprese, in quanto<br />

un'impresa può avere più stabilimenti,<br />

sedi, magazzini, ecc.<br />

In tal modo si considerano anche<br />

le unità produttive regionali<br />

di imprese con sede fuori regione.<br />

25<br />

Il quadro attuale può ovviamente<br />

registrare anche significativi<br />

cambiamenti, questo sia<br />

in funzione del tipo di dati considerati,<br />

sia in relazione al loro<br />

aggiornamento. In questo caso,<br />

si sono utilizzati i dati del censimento<br />

Istat del 2001 per fotografare<br />

in maniera omogenea<br />

il settore a discapito però della<br />

freschezza dei dati stessi.<br />

32<br />

Sulla base dell'ultimo Censimento dell'Industria (2001) in Italia risultano operare<br />

nel settore bio<strong>medicale</strong> allargato, includendo quindi i comparti dell'ottica<br />

e dell'odontoprotesica, oltre 20.000 imprese di produzione per un totale di<br />

53.853 addetti, che arrivano a 25.600 imprese per quasi 82.000 addetti se si<br />

considera anche la distribuzione, con una flessione percentuale rispetto al<br />

1991 del 2,1% in termini di imprese e di oltre il 10% in termini di addetti.<br />

Settore Imprese Imprese Var. % Addetti Addetti Var. %<br />

1991 2001 Imprese 1991 2001 Addetti<br />

Bio<strong>medicale</strong> allargato -<br />

Produzione<br />

Bio<strong>medicale</strong> ristretto -<br />

Produzione<br />

Bio<strong>medicale</strong><br />

Distribuzione<br />

Bio<strong>medicale</strong> allargato<br />

Totale<br />

Bio<strong>medicale</strong> veneto tra società del benessere e mercato<br />

20.441 20.020 -2,1% 60.053 53.875 -10,3%<br />

2.404 1.846 -23,2% 22.288 21.263 -4,6%<br />

5.165 6.091 17,9% 21.838 28.524 30,6%<br />

25.606 26.111 2,0% 81.891 82.399 0,6%<br />

Tabella 5<br />

Imprese e<br />

addetti del<br />

settore bio<strong>medicale</strong><br />

in<br />

Italia<br />

Se si considera invece solo il segmento del bio<strong>medicale</strong> ristretto nel 2001 si registrano<br />

1.832 imprese per 20.942 addetti, con una notevole perdita (-23%)<br />

di imprese e una meno sensibile (-5%) di addetti rispetto al 1991.<br />

25<br />

Se guardiamo invece le unità locali in Italia nel 2001 se ne contano 2.274<br />

con un dato occupazionale sostanzialmente uguale, ma in rapporto al 1991 vi<br />

è stata una riduzione di un quinto di UL e un calo di addetti del 6%.<br />

Nel bio<strong>medicale</strong> ristretto, il dato della dimensione media d'impresa sebbene<br />

sia cresciuto nel periodo considerato da 9,3 a 11,4 addetti, conferma come la<br />

struttura produttiva del settore sia piccola e polverizzata, in linea peraltro con il<br />

sistema produttivo nazionale.<br />

Guardando alla distribuzione territoriale, si evidenzia come il settore sia concentrato<br />

nel Centro-nord Italia - le prime quattro regioni (Lombardia, Emilia Romagna,<br />

Lazio e <strong>Veneto</strong>) raccolgono oltre il 56% delle unità locali - e che la<br />

26<br />

concentrazione spaziale indica anche la presenza di cluster o sistemi distrettuali<br />

più complessi, in cui interagiscono iniziative imprenditoriali, mondo della ricerca<br />

e intermediari del trasferimento tecnologico.<br />

È da sottolineare come, a fronte della crisi del settore negli anni '90, che ha visto<br />

una riduzione pressoché generalizzata a livello italiano del numero di unità<br />

locali, in alcune regioni - Emilia Romagna, <strong>Veneto</strong> e Toscana in particolare - si<br />

è registrato un significativo aumento del numero di addetti, segno che il processo<br />

di scrematura del mercato ha di fatto rafforzato i sistemi produttivi basati<br />

sulle piccole e medie aziende, più flessibili e capaci di riorientare know how e<br />

imprenditorialità su nuove nicchie e mercati.<br />

Il principale polo bio<strong>medicale</strong> nazionale è Milano dove, come detto, oltre alle<br />

multinazionali del farmaco e del bio<strong>medicale</strong>, risiedono il 35% delle imprese<br />

biotech italiane e un complesso sistema di università, ospedali e istituti di ricerca.<br />

Così come un'elevata concentrazione di attività biomedicali si registra anche<br />

a Roma, dove sono insediate filiali di multinazionali, start-up biotecnologiche<br />

e centri di ricerca come l'Istituto di Biologia Cellulare del CNR, l'Istituto Superiore<br />

di Sanità, il Regina Elena e l'Università Campus Biomedico, oltre ovviamente<br />

alla Direzione generale dei farmaci e dei dispositivi medici del Ministero<br />

della Salute.<br />

Nel Nord-Ovest il polo piemontese può contare sul Bio-Industry Park del Canavese<br />

di Ivrea, che ospita più di venti centri di ricerca pubblici e privati e spin-off,<br />

e sulla presenza della Sorin di Saluggia, focalizzata sui dispositivi per il tratta-

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