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Biomedicale veneto
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Relazione conclusiva del Comitato
Nazionale per la Biosicurezza
e le Biotecnologie -
Gruppo di lavoro sulle bionanotecnologie,
2006
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Biomedicale veneto tra società del benessere e mercato
sto aspetto è estremamente significativa l'esperienza di Biotekna, che ha sviluppato
sistemi diagnostici e terapeutici nell'ambito della medicina delle cure primarie
e della medicina complementare sviluppando da un lato un'interfaccia
molto semplice e dall'altro una piattaforma estremamente solida ed efficiente,
che conta ormai 4.000 macchine di clienti-medici generalisti e nutrizionisti collegate
e aggiornate in background.
Sul versante della bioinformatica invece ha da poco iniziato ad operare Neural
Engineering che ha sviluppato software neurali dedicati alla diagnosi di patologie
organiche, ed altri software dedicati al trattamento delle immagini.
Un altro aspetto che le società del settore informatico potrebbero utilmente trasferire
al biomedicale è la costante attenzione strategica a diversificare un applicativo
o una stessa piattaforma tecnologica in più settori.
Un interessante esempio di questo è la diversificazione settoriale di un'applicazione
informatica verso il medicale realizzata dallo Studio Synthesis Sistemi
Avanzati, che prima ha utilizzato le competenze sulla manipolazione digitale
del colore acquisite nell'industria della stampa tessile, per sviluppare un sistema
di supporto alla neurochirurgia, e che attualmente sta sviluppando un nuovo
applicativo nell'ambito delle ulcere (ad esempio piaghe da decubito) sempre
basato sull'elaborazione digitale del colore, che potrà venire utilizzato anche
per servizi di telemedicina nel monitoraggio a distanza da parte di chi svolge
assistenza domiciliare.
Mentre viceversa la protezione della proprietà intellettuale della componente
software, sempre più fondamentale per molti segmenti del biomedicali risulta
uno degli aspetti più delicati e che rende molto caute le imprese biomedicali
nel collaborare con altre imprese.
Infine le sinergie più recenti e ancora embrionali, ma che sicuramente ricopriranno
un ruolo importante nel prossimo futuro sono quelle nel campo delle nanotecnologie
e delle biotecnologie.
Le opportunità offerte negli ultimi anni dagli sviluppi della ricerca nell'area delle
scienze della vita a livello mondiale, si rivolgono in modo particolare al settore
dell'applicazione delle nano- e bio-tecnologie alla diagnosi e alla cura delle
maggiori patologie con la prospettiva di interventi sempre meno invasivi e
sempre più efficaci. Quanto più l'approccio diagnostico e terapeutico si potrà
avvalere dell'interdisciplinarietà delle tecnologie e delle innovazioni, tanto più
questo costituirà un'opportunità di sviluppo non solo della ricerca ma anche di
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tutto il settore legato alla salute . È evidente che tale settore necessita di
un'interazione e collaborazione attiva tra ricerca pubblica e privata, tra ricerca
di base e sviluppo industriale.
In questo ambito va senz'altro sottolineata la presenza di alcuni imprese partite
come società di ricerca e sviluppo e poi passate alla produzione e di alcuni
spin-off dell'Università di Padova.
Nel segmento tecnologie biomolecolari opera Xeptagen, un'impresa biotech
che ha realizzato nuovi marcatori tumorali per kit diagnostici e sta sviluppando
nuovi sistemi a bio-chip per l'analisi multimarcatori e autodiagnosi. Mentre
BMR Genomics e Wetware Concepts sono due spin-off dell'Università di Padova:
una offre sequenziamento di DNA e di genotipizzazione tramite analisi di
frammenti e altri servizi nell'ambito della biologia molecolare; l'altra, focalizzata
sulle biotecnologie e le nanotecnologie applicate a sistemi elettronici, ha realizzato
un biosensore innovativo, realizzato tramite l'impiego di cellule bioingegnerizzate
in grado di comunicare con un microchip con cui sono accoppiate.
Un terzo spin-off dell'Università di Padova, A.N.A.N.A.S. Nanotech, fonda
invece le sue basi sulla scoperta e messa a punto di una tecnologia innovativa